Addio a Dario Fo, giullare del ”Mistero Buffo” e Nobel per la letteratura 1997

Il grande drammaturgo aveva 90 anni, si è spento stamane nell'Ospedale Sacco di Milano

Milano, 13 ottbre 2016 – Addio a Dario Fo, attore, drammaturgo, scenografo,scrittore, attivista. Premio Nobel per la letteratura nel 1997. Aveva 90 anni, è morto qualche ora  all’ospedale Sacco di Milano, dove era stato ricoverato una decina di giorni fa per problemi respiratori. Non ha smesso di interessarsi alle sue attività artistiche e culturali, neanche per un attimo, lavorando anche durante il periodo di ricovero, fino a 10  ore al giorno,  "E' stato un gran finale e se ne è andato", ha detto  il figlio Jacopo in una intervista a Rainews 24. ''Lucido e collaborante fino a ieri", lo ha definito il professor  Delfino Luigi Legnani, direttore del reparto di pneumologia. Dario Fo è stato ""sposato con l’attrice Adriana Rame. La coppia è stata legata per tutta la vita da  affetto e complicità assoluti, fino al giorno della scomparsa della moglie nel 2013, a 84 anni. Fo, da un po’ di tempo non stava bene ma riusciva a nasconderlo anche a se stesso, andando avanti nel suo lavoro, e nei  progetti da realizzare, di cui  ironicamente parlava nell’ultimo periodo. La notizia della sua morte, è rimbalzata in tutti i giornali nazionali e internazionali, facendo il giro del mondo. Noto per la sua satira irrompente   ed accattivante, portata in modo straordinario e inimitabile nei palcoscenici, fino a qualche mese fa, in cui appariva un Fo smagrito, ma con la verve e la passione che lo hanno sempre accompagnato. ""Mistero Buffo è il lavoro che gli diede il grande successo, Dario Fo lo presentò per la prima volta come giullarata popolare nel 1969,  di fatto è un mix di monologhì  ispirati ad alcuni brani dei vangeli apocrifi  o a racconti popolari sulla vita di Gesù.  Fu replicato migliaia di volte, perfino negli stadi, Mistero Buffo divenne il suo capolavoro, recitato in una lingua reinventata, una miscela di molti linguaggi fortemente onomatopeica  detta  grammelot, che assume di volta in volta la cadenza e le parole delle lingue locali padane. L’ultimo italiano ad essere insignito 19 anni fa, il 9 ottobre 1997, del  Nobel per la letteratura, prima di Dario Fo fu assegnato ad Eugenio Montale nel 1975, Salvatore Quasimodo nel 1959, Luigi Pirandello nel 1934, Grazia Deledda nel 1926 e Giosue' Carducci nel 1906.  Il Premio svedese spaccò  in due la critica, quella che lo coprì di  attestazioni di stima ed ammirazione in linea con la motivazione dell’importante onorificenza "Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi", e l’altra  che lo dipinse  solo, un giullare di corte. Proprio oggi, nel  giorno della sua morte,  il conferimento del nuovo  Nobel per la Letteratura a Bob Dylan. Per il grande drammaturgo, dalle poliedriche e versatili attività,  unanime cordoglio è stato espresso dal mondo della cultura, dello spettacolo della politica.  

Venerdì 14 ottobre, nel foyer del Piccolo teatro Strehler di Milano, sarà allestita una camera ardente. Per sabato 15 ottobre il sindaco Sala ha proclamato a Milano il lutto cittadino e il feretro di Dario Fo sarà trasferito a piazza Duomo, per una cerimonia laica.  

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