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Roma ricorda il cantautore Chris Cappell nel diciottesimo anniversario della morte

Immagine: Christian Cappelluti, in arte Chris Cappell

 

di Redazione

 

Mercoledì 14 settembre 2016 alle ore 19 a Roma-Eur nella Chiesa dell’Istituto Massimo, via Massimiliano Massimo 7, sarà rinnovato l'incontro con gli amici di Christian Cappelluti nel diciottesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel 1998, per una rara forma di allergia alimentare sopraggiunta in Scozia dov’era in vacanza. Una Messa sarà celebrata da Padre Antonio Spadaro. Il coro con canti gospel è organizzato come di consueto da Gabriele Giorgi, ex compagno delle elementari di Christian.

 

Singolare figura di giovane musicista, Christian Cappelluti era nato a Roma-Eur il 17 agosto 1975. Amava farsi chiamare col nome d’arte Chris Cappell. La sua vita è stata breve, appena 23 anni, ma molto intensa, segnata da una grande passione per la creatività e l'espressione artistica, musicale in special modo. Di questa esperienza creativa rimangono tracce profonde composte da scritti personali e di studio, testi lirici, canzoni, arrangiamenti e registrazioni; era un musicista di grande talento che preferiva scrivere le sue canzoni in lingua inglese.

 

A 19 anni, quando si trasferisce in un College statunitense per il suo corso di laurea in business, la sua conoscenza e la sua pronuncia della lingua inglese sono così perfette da trarre in inganno gli altri studenti della Wake Forest University, i quali non riusciranno a credere che quel loro compagno di studi provenga dall’Italia e non sia, invece, un loro connazionale.

 

La giornalista Eugenia Sciorilli spiega in un suo saggio che “Christian ha sempre riconosciuto di essere stato fortunato per un'infanzia ricca di possibilità, doni, amici, giochi e fantasia. Ha scritto: When I was a child I had a dream: to posses a super musical ear (Quand'ero un bambino avevo un sogno: avere un forte orecchio musicale). E nel brano Ain't a looser (Non sono un perdente) del 1989, scritto cioè a 14 anni: Now'I know my way is the music (Adesso so che la mia strada è la musica). Quindi la musica sopra ogni cosa, sopra ogni desiderio. Una vera e propria passione sbocciata nel dicembre del 1983, quando riceve come regalo di Natale dai genitori una chitarra. La chiamerà “Kate” e carezzando le sue corde scoprirà l’armonia