Rome Conference 2015, convegno internazionale sulla moda alla Sapienza – 20 e 21 maggio

Fashion through History. Costumes, symbols, communication

Roma – Nove sessioni ripartite in due giorni, più di centottanta partecipanti, sei aule coinvolte tra la facoltà di Lettere e il palazzo del Rettorato della Sapienza, ventisette panel, sono questi i numeri della conference 2015 – Fashion through History – organizzato magistralmente dal direttore scientifico Giovanna Motta, full professor di Storia Moderna presso il primo ateneo romano.

La professoressa Motta, nel corso della sua lunga carriera, si è occupata dei processi di trasformazione della società europea con particolare attenzione alla modernizzazione dell’economia in area fiamminga, alle dinamiche mediterranee, alla mobilità sociale e alla storia di genere. L’esperienza, maturata attraverso gli studi a Firenze e Parigi con Federigo Melis, Fernand Braudel e Georges Duby, ha portato Giovanna Motta a misurarsi sempre su nuove idee e progetti scientifici e infine a coordinare una scuola di dottorato – in Storia d’Europa – formando decine di allievi.

 

La moda, dicevamo, può essere considerata con riferimento al modus (maniera, regola, norma) che sovrintende al cambiamento di stile di ogni epoca. Nella storia politica, economica, sociale, antropologica, ogni segno serve a indicare un cambiamento che assume nuove forme e nuovi significati e trasmette, con l’immagine di sé, i valori, i codici, i simboli per mezzo dei quali manifesta la sua identità. Attraverso l’evoluzione dell’abbigliamento si seguono i ceti dominanti e quelli emergenti, l’antica nobiltà e le nuove borghesie multiformi che per mezzo dell’abito dichiarano il proprio ruolo sociale e professionale. La moda propone una concezione filosofica ed estetica, afferma un progetto politico ed economico, esprime arte e tecnica, coniuga stoffe colori, misure costruendo un proprio linguaggio.

 

Il network Rome Conference 2015, Fashion through History intende promuovere proprio l’incontro e la partecipazione degli studiosi e dei professionisti che in Italia e nel mondo si occupano della galassia moda. La conference del 20-21 maggio  vede la partecipazione di 180 studiosi che si confrontano sul tema della moda, declinato – con metodologia segnatamente interdisciplinare – in molti modi e lungo percorsi diversi che, partendo dai contenuti indicati, si allargano ad altri comprendendo contributi di grande interesse riferibili alla storia politica, sociale, economica, alle strategie di comunicazione dei ceti dominanti e delle classi emergenti, agli abiti del rito, alla controcultura giovanile, a una serie di tematiche, insomma, che consentono l’analisi delle società in divenire nel loro processo evolutivo.

 

Il Convegno si articola in diverse sessioni con relativi panel: Storia; Cultura e società; Costumi tradizionali; Teorie sulla moda, linguaggio dei media, nuovi strumenti di comunicazione; Storia economica, brands, tutela del marchio; Made in Italy; Accessori; Maisons italiane e straniere; Tipologie di tessuti; Moda e storia di genere; Letteratura, arte, spettacolo.      

 

Nell’ambito della conference verrà poi presentato e distribuito il nuovo “quaderno del dottorato in storia d’Europa” La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente, edito da Nuova Cultura, a cura della professoressa Motta che, nell’ambito del più grande progetto del convegno internazionale, ha coinvolto giovani studiosi sul doppio binario interpretativo moda-storia. Si spazia quindi dall’abbigliamento dei nobili, degli eroi e dei mercanti ai costumi del teatro elisabettiano, dalla realtà e la finzione nell’immaginario letterario della Francia dell’Ottocento alla corte degli zar, dall’islam bosniaco alle uniformi austro-ungheresi del XIX secolo, dai simboli delle vesti religiose alla beat generation. Insomma un viaggio che sorprende e che fa sognare. 

 

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