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Roma. Casa di Goethe presenta la mostra ‘Collezionare e disegnare’ dedicata a Friedrich Wilhelm von Erdmannsdorff (1736–1800)

[red]Roma.Mercoledì, 12 novembre 2014 in lingua italiana e tedesca
la [b]Casa di Goethe[/b] presenta una mostra dedicata all’architetto, collezionista e docente d’arte [i][b]Friedrich Wilhelm von Erdmannsdorff[/b][/i] [b](1736–1800[/b]).

L’evento rappresenta una prima assoluta e il progetto espositivo più importante del 2014. Le vedute romane, gli studi e riproduzioni dell’arte architettonica e pittorica classica romana, che [i]Erdmannsdorff[/i] realizzò personalmente durante i suoi tre soggiorni nella Città Eterna tra il 1765 e 1790 o che acquistò da artisti qui residenti, non sono mai stati esposti all’estero.

Numerose delle opere esposte alla Casa di Goethe dopo 250 anni tornano quindi nel loro luogo di provenienza.
Sono i disegni romani di [i]Erdmannsdorff[/i] del suo voluminoso lascito, ma anche le opere di pittori di architettura con i quali aveva stretto amicizia durante i suoi soggiorni a Roma: ad esempio di Charles-Louis Clérisseau (1721–1820), Vincenzo Brenna (1741–dopo 1806), Giuseppe Manocchi (ca. 1731–1782) e dello scultore e decoratore Nicolas-François-Daniel Lhuillier (morto 1793). Userà i loro disegni di antichi sistemi decorativi e ornamenti architettonici per la sua progettazione degli interni neoclassici a Dessau, Wörlitz e nel castello di Berlino.

Momento culminante della mostra alla Casa di Goethe sono i dieci disegni di figure a mano di Federico Barocci (1535-1612), acquistati a [i]Erdmannsdorff[/i] dal restauratore e scultore Bartolomeo Cavaceppi.

I suoi tre soggiorni romani sono stati fondamentali per l‘ideatore [i]Erdmannsdorff[/i]. A Roma conosce Clérisseau, che gli impartisce lezioni di disegno architettonico nel 1766. Grazie a questo incontro nasce in Erdmannsdorff la „vocazione“ di architetto. A Roma approfondisce il modello dell’arte architettonica antica e rinascimentale grazie a Johann Joachim Winckelmann. A Roma progetta gli interni del castello di Wörlitz, „costruzione fondatrice“ del neoclassicismo tedesco.

A Roma, durante l’ultimo soggiorno 1789/90, lavora ai suoi scritti teorici di architettura e arte e ai suoi progetti pedagogici riformisti.

Erdmannsdorff è considerato il fondatore dell’architettura neoclassica in Germania. Durante la reggenza del principe Leopoldo III Federico Francesco di Anhalt-Dessau, di cui fu per molti anni amico e consigliere, [i]Erdmannsdorff[/i] progettò gran parte del “Regno giardino” di Dessau-Wörlitz, con i suoi impianti verdi e i suoi edifici, che nel 2000 è stato inserito dall’UNESCO nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità.

Dopo la tappa romana, la mostra sarà presentata alla [i]Anhaltische Gemäldegalerie Dessau.[/i][/red]