Leggenda delle OLIMPIADI di AMSTERDAM 1928. Le ginnaste di Pavia omaggiate da Sportmemory

Amsterdam, 10 agosto 1928. Alle prime Olimpiadi che consentivano la partecipazione femminile alle gare di atletica, 12 bambine di Pavia vincono la medaglia d’argento per la ginnastica a squadre ed entrano nella storia dello sport. La più piccola 11 anni e 300 giorno, la più grande 17 anni.

Nel mese della straordinaria impresa italiana a Tokyo 2020, Sportmemory dedica l’editoriale di agosto alla storia delle ginnaste di Pavia, una storia da ricordare e da continuare a raccontare.

Recuperare memorie personali e collettive, continuare a raccontarle per portarle al futuro, alimentare esempi, sogni e suggestioni è la missione di Sportmemory, il magazine dedicato allo storytelling dello sport ideato da Marco Panella, on line dallo scorso mese di aprile e che continua a crescere con le sue 170.049 pagine lette nel mese di luglio.

25 le storie di Sportmemory di agosto. In copertina il campione di pallanuoto Amaurys Perez racconta la sua vita vissuta tra piscina e spettacolo e poi, sempre in tema olimpico, in evidenza altre quattro grandi storie: Alice Milliat la donna che nel 1921 entrò in competizione con il Comitato Olimpico per consentire la partecipazione femminile alle Olimpiadi; Emilio Lunghi, prima medaglia olimpica italiana, argento negli 800 metri a Londra nel 1908; Pietro Mennea, il ragazzo del Sud che senza una pista dove allenarsi stupì il mondo con il record di Città del Messico  nel 1979 e l’oro olimpico di Mosca nel 1980; Ludwig Guttmann, il medico scampato alla Shoah al quale dobbiamo le Paralimpiadi.

Alle storie olimpiche se ne affiancano poi tante altre che spaziano dal tennis del Maestro Peppe Pozzi alla Muai Thay del diciassettenne neo campione italiano Light Contact cat-71kg Emanuele Maramai, dalla vita sportiva del manager Renato Vichi al racconto di quella straordinaria di Marvin Hagler The Marvelous, dal drone racing alla prima Curva Sud di un ragazzino degli anni ’60 che da allora non l’ha mai più lasciata, dal calcio di quartiere della Pro Tevere Roma all’handbike raccontata da Simona Calipari.

Ancora una volta, quindi, con Sportmemory lo sport cambia storia all’insegna della sua formula innovativa basata sul racconto comune di emozioni, esperienze ed esempi che vengono dalla vita e dalle imprese sportive di campioni, di professionisti e di semplici appassionati.

http://www.sportmemory.it/

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