XXXI GIOCHI OLIMPICI ESTIVI Rio de Janeiro (Bra) – Sambodromo – 5 – 12 agosto

Le frecce azzurre sono pronte a volare - World Archery ha ufficializzato la partecipazione delle arciere russe - Numeri, statistiche e curiosità

Immagini: Le olimpiche Claudia Mandia, Lucilla Boari e Guendalina Sartori  – Gli olimpici Marco Galiazzo, David Pasqualucci e Mauro Nespoli. 

 

Le frecce azzurre sono pronte a volare a Rio de Janeiro. Domani partirà il terzetto maschile composto dagli olimpionici Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e l'esordiente David Pasqualucci con il CT Wietse van Alten. Dopodomani raggiungerà il Brasile il trio femminile con le esordienti Guendalina Sartori, Claudia Mandia e la junior Lucilla Boari con il coach Ilario Di Buò e il fisioterapista Andrea Rossi.

Tra le avversarie delle azzurre confermata la presenza delle tre arciere della Russia: World Archery ha infatti ufficializzato la partecipazione del terzetto russo composto da Tuiana Dashidorzhieva, KseniaPerova e Inna Stepanova.

L'Italia del tiro con l'arco è pronta a spiccare il volo. Direzione Rio de Janiero, sede della XXXI edizione dei Giochi Olimpici Estivi. 
A fare da "apripista" alla delegazione FITARCO il Presidente Federale Mario Scarzella e il Segretario Generale M.d.S. Alvaro Carboni, che nella giornata di ieri hanno preso il volo per Brasile e verranno raggiunti oggi dai Vicepresidenti Federali Paolo Poddighe e Sante Spigarelli. 
 
Domani, giovedì 28 luglio, alle ore 21.05 partirà dall'aeroporto di Fiumicino la squadra maschile composta dai Campioni Olimpici in carica Mauro Nespoli e Marco Galiazzo, con il giovane esordiente David Pasqualucci, classe '96. I tre arcieri dell'Aeronautica Militare viaggeranno insieme al Responsabile Tecnico della Nazionale Olimpica Wietse van Alten
Venerdì 29 luglio, sempre alle ore 21.05 da Fiumicino, partirà invece il terzetto femminile. Le esordienti Guendalina Sartori (Aeronautica Militare), Claudia Mandia (Fiamme Azzurre) e la più giovane del gruppo, la junior classe '97, Lucilla Boari (Arcieri Gonzaga). Con loro affronteranno il viaggio e poi l'avventura a Cinque Cerchi il coach Ilario Di Buò e il fisioterapista Andrea Rossi.

IL PROGRAMMA – Le gare di tiro con l'arco si disputeranno al Sambodromo di Rio dal 5 al 12 agosto. Gli azzurri avranno quindi il tempo per smaltire il fuso orario, ambientarsi e allenarsi per mettere a punto gli ultimi dettagli. Poi il via alle frecce che valgono la gloria olimpica… 
Le 72 frecce di Ranking Round (si tira a 70 metri di distanza su bersagli da 122 centimetri) verranno scoccate senza pubblico sugli spalti venerdì 5 agosto nella giornata in cui è prevista la cerimonia di apertura. I punteggi ottenuti dai singoli atleti al termine della Ranking Round andranno a comporre il tabellone degli scontri diretti individuali (tutti i 64 arcieri in gara partono dai 32esimi) e a squadre (per la squadra si sommano i punteggi dei tre atleti e le prime 4 squadre in ranking accedono direttamente ai quarti di finale). Sabato 6 agosto verranno assegnate le prime medaglie: giornata dedicata alle eliminatorie e finali dei terzetti maschili. Domenica 7 agosto saranno invece assegnati i podi a squadre femminili. Da lunedì 8 a mercoledì 10 agosto si disputeranno invece gli scontri diretti individuali maschili e femminili che varranno per i trentaduesimi e i sedicesimi di finale. Giovedì 11 agosto si parte dagli ottavi fino alle finali per le medaglie individuali femminili, mentre venerdì 12 si chiude con ottavi, quarti, semifinali e finali maschili.
La partenza della delegazione azzurra per l'Italia è invece prevista per sabato 13 agosto, con arrivo previsto a Roma – aeroporto Leonardo Da Vinci – domenica 14 agosto alle ore 7.00. 

 

 

World Archery ammette le arciere russe ai Giochi Olimpici?

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Comitato Esecutivo World Archery ha reso pubblica la propria posizione in merito, precisando che per prendere tale decisione, non è stato consultato il russo Vladimir Esheev – membro del Comitato Esecutivo – considerato l’ovvio conflitto di interessi. Inoltre, il Presidente World Archery Prof Dr Ugur

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ha dichiarato di non aver preso parte alla discussione del Comitato Esecutivo per evitare qualsiasi presunto conflitto di interessi, considerato il suo ruolo all’interno del Comitato Esecutivo del CIO.

Sin dalla pubblicazione del “Rapporto McLaren”, gli arcieri russi sono stati sottoposti a controllo antidoping supplementari, sia durante le competizioni, sia in altre occasioni, e nessuno è risultato positivo ai test effettuati. 
World Archery ha quindi deciso che le atlete russe Tuiana Dashidorzhieva, KseniaPerova e Inna Stepanova sono ammesse ai Giochi Olimpici di Rio 2016 e conferma che sono state sottoposte a controlli approfonditi, senza mai risultare positive a sostanze dopanti.

Pur esprimendo il proprio sgomento e preoccupazione in merito all’indagine della WADA e alle implicazioni che questa può avere sulla reputazione dello sport, il Comitato Esecutivo World Archery si è congratulato con il CIO per la coraggiosa decisione di non squalificare l’intera squadra olimpica della Federazione Russa, evitando quindi che atleti ‘puliti’ vengano ingiustamente penalizzati per il comportamento antisportivo di altri connazionali.
In occasione delle Olimpiadi estive, il Comitato Esecutivo World Archery si riunirà per rivedere il regolamento anti-doping in modo da adeguarlo a casi simili a quelli citati nell’indagine della WADA.Qualora un arciere venisse riconosciuto responsabile di un qualsiasi illecito in merito ai controlli della WADA, verrebbe immediatamente sanzionato dalla World Archery e così anche la sua federazione di appartenenza.

Con l’obiettivo di prevenire casi come quello della Federazione Russa, World Archery ha dichiarato che verranno aumentati i controlli anti-doping al fine di garantire il rispetto delle direttive della WADA e dell’integrità dell’immagine dello sport. World Archery da anni sostiene e promuove la campagna della WADA “Shootclean” (tira pulito) per dire di no al doping.

 

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Verso Rio 2016: numeri, curiosità e statistiche

A CACCIA DEL SECONDO SUCCESSO IN CARRIERA – C’è chi in Brasile proverà ad entrare nella storia vincendo due titoli individuali ai Giochi a cinque cerchi. Ad oggi c’è riuscito solamente Darrel Pace, a Montreal 1976 e a Los Angelese 1984. In corsa per provare a pareggiare il suo record ci sono Marco Galiazzo, campione ad Atene 2004, e l’ucraino Viktor Ruban, d’oro a Pechino 2008. Insieme a loro sogna la doppietta più bella anche Ki Bo Bae (KOR) che potrebbe essere addirittura la prima a vincere due ori di fila dopo la vittoria a Londra 2012.
La coreana, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli sono gli unici tre arcieri che si presenteranno a Rio dopo aver vinto l’oro a Londra.

GLI SCONTRI DIRETTI FANNO LA DIFFERENZA – Nel tiro con l’arco degli ultimi anni sempre più importanza hanno avuto gli scontri diretti uno contro uno. Anche in Brasile chi vorrà vincere l’oro dovrà dimostrare di saper reggere la pressione in partite molto particolari. La World Archery sul suo sito pubblica le statistiche dei migliori atleti in questa fondamentale parte di gara. I coreani Choi, Lee, Kim e Ki sono i migliori con una media di vittoria per scontro altissima: si va dall’89 all’82 %. Al 76 % si piazzano Brady Ellison (USA) e l’atleta paralimpica Zahara Nemati. Quest’ultima, oro ai Giochi Paralimpici di Londra nel 2012 in finale contro l'azzurra Elisabetta Mijno, ripeterà l'impresa di Paola Fantato (Atlanta '96): gareggerà sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi di Rio, oltre ad essere la portabandiera iraniana il 5 agosto. Per chi è invece appassionato di shoot off è bene ricordare che è glaciale quando tira questo tipo di frecce Yasemin Anagoz (TUR).

LA QUARTA OLIMPIADE PER SEI – Sarà un'Olimpiade giovane per il tiro con l’arco. Molti sono i debuttanti e se nelle passate edizioni qualcuno raggiungeva traguardi come cinque o sei Giochi in carriera, in terra carioca si vivrà una sorta di ricambio generazionale. In sei otterranno la loro quarta presenza alle Olimpiadi. Si tratta dell’azzurro Marco Galiazzo, Viktor Ruban (UKR), delle

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eorgiane Khatuna Narimanidze e Kristine Esebua, Naomi Folkard (GBR) e di Takaharu Furukawa (JPN).
Incredibile è il dato dei debuttanti, saranno 85 gli arcieri che a Rio competeranno per la prima olimpiade. Per 26 sarà la seconda volta e per 11 la terza. Tra gli esordienti anche l'azzurro David Pasqualucci (junior) e il trio femminile composto da Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari (junior). 

DALL’OLIMPIADE DEI GIOVANI A QUELLA DEI “GRANDI” – Saranno dodici gli arcieri che hanno già conosciuto la ribalta olimpica. Per loro però il salto sarà molto importante perché passeranno dai Giochi Giovanili di Singapore del 2010 e di Nanjing 2014 a quelli dei "grandi". Gli arcieri in questione sono: Tan Ya-Ting (TPE), Atanu Das (IND), Lidiia Sichenikova (UKR), Alice Ingley (AUS), Alexandra Mirca (MDA), Lusi Tatafu  di Tonga, lo slovacco Boris Balaz, i turchi Yasemin Anagoz e Mete Gazoz, il brasiliano Marcus Dalmeida, l’indonesiano Hendra Purnama e il libico Ali El Ghrari.
L’arciere più esperto a Rio arriva dalla Mongolia: Gantugs Jantsan, 44 anni, il più giovane dal Cile Ricardo Soto, 16 anni. Azerbaijan, Repubblica Dominicana, Libia, Malawi, Nepal e Slovacchia saranno alla loro prima partecipazione alle Olimpiadi nel tiro con l’arco.

NUMERI E STATISTICHE – Nella news della World Archery che potete trovare nel link in fondo a questa notizia ci sono anche altre statistiche interessanti. Alcune di questi ci regalano un quadro in forte crescita nelle frecce di qualifica scoccate dai partecipanti a Rio soprattutto al femminile. Straordinaria la media sulle 72 frecce dei coreani Ku Bonchan, Kim Wojin e Lee Seungyun. 
A proposito di numeri salgono i partecipanti rispetto al passato di Oceania, 7 a Rio, Africa (8) e America (25) mentre scendono a 44 ciascuno Europa e Asia. 

 

 

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