- Paese Italia Press - https://www.paeseitaliapress.it -

Premiazione Campioni FIDS con lo sguardo rivolto a Roma 2024

Roma – Si è conclusa oggi, in un vero e proprio bagno di folla la quinta 
cerimonia di Premiazione dei Campioni FIDS nel Salone d'Onore del CONI 
di Roma. Emozionatissimo e orgoglioso il Presidente Zamblera che in poco 
più di tre ore ha premiato quasi 300 Atleti, di fronte ad un pubblico 
talmente numeroso da costringere gli organizzatori a dividere l'evento 
in due tranche. Doppia apparizione, molto sentita ed apprezzata, per il 
Presidente del CONI Giovanni Malagò, che, accompagnato anche dal 
Segretario Generale Fabbricini, ha voluto rinnovare i suoi saluti, 
sottolineando più volte il suo apprezzamento per l'atmosfera unica che 
si respira agli eventi della Federazione Italiana Danza Sportiva. 
Malagò, ha poi affrontato di fronte ai numerosi presenti il discorso 
olimpico, tanto caro all'intero movimento, portando una ventata di 
speranza in merito alla prossima inclusione della Danza Sportiva nei 
Giochi Olimpici: “ Lo Sport sta cambiando, inclusioni come quelle 
previste per Tokyo 2020, di sport come lo skateboard o l'arrampicata, 
erano impensabili qualche anno fa. Dieci anni fa sarebbe sembrata una 
follia. Lo skateboard, l'arrampicata e il surf entreranno nelle 
Olimpiadi, ma sono sicuro che prima o poi anche la Danza Sportiva 
entrerà nelle Olimpiadi. Non dobbiamo mollare, bisogna fare un grande 
sforzo collettivo, per portare i Giochi del 2024 a Roma, io mi sto 
spendendo molto e so che la Danza Sportiva e la sua attuale dirigenza 
sono al mio fianco in questo progetto”. In un tripudio di applausi e con 
una standing ovation generale, Malagò ha lasciato il Salone d'Onore, non 
prima di aver premiato Susanna Spugnoli e Francesco Galuppo, Argento ai 
Mondiali di Roma e protagonisti della copertina del primo numero di DS, 
il magazine della FIDS, presentato in esclusiva proprio oggi.
Molto apprezzata, la presenza delle celebrities della Danza Sportiva, 
Raimondo Todaro e Valeria Belozerova, che con la consueta umiltà hanno 
presenziato l'evento, senza mai negare una foto ricordo o un autografo a 
chi lo chiedeva, incarnando ancora una volta, lo spirito giusto dello 
Sport: quello con i piedi per terra e il cuore al posto giusto.