A Maletto (CT) la 35° Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Il 17 settembre 2023

Alle pendici dell’Etna, don Salvatore Paolo Cucè e i parrocchiani vivono l’esperienza di essere una famiglia in perenne cammino.

www.unitineldono.it

Conferenza Episcopale Italiana

A Maletto, piccolo comune in provincia di Catania particolarmente noto per la sua straordinaria produzione di fragole, nella parrocchia dei Ss. Cuori di Gesù e Maria, c’è una comunità che si è fatta famiglia accogliendo l’unicità del contributo di tutti per vivere un progetto condiviso di testimonianza di fede. A guidarli c’è il parroco, don Salvatore Paolo Cucè, che ha cucito un percorso di reciprocità che vede bambini, giovani, adulti e anziani custodire, assieme, l’unità della parrocchia. Una casa grande dove c’è posto per tutti, al centro una roccia solida, l’amore della Chiesa.

Le loro vite sono illustrate su TV2000 nella docu-serie “La casa sulla roccia”, che racconta storie di comunità parrocchiali, con testimonianze di laici e sacerdoti, di giovani e anziani sul senso di essere Chiesa, intesa come una casa che accoglie tutti, che difende e cura chiunque bussi alla sua porta, rivelando un mistero profondo: l’amore per il prossimo.

La parrocchia è un luogo dove ci si incontra e si resta in comunione d’intenti – spiega don Salvatore Paolo Cucè nel video ‘La casa sulla roccia: Maletto (Catania)’ che si può vedere al link

www.youtube.com/watch?v=0v4CZ6SYVqA&list=PL6UQ3Q9l9_u4yXW1rPeGjxQ6JyeLTAlDr&index=8

ed è qui che si realizza il sogno di Gesù di essere una cosa sola, un sol corpo e una sola anima”.

Destinato ai giovani, per irradiarsi poi verso tutti i parrocchiani, è il messaggio di don Salvatore: “In chiesa si entra per pregare e si esce per amare”. E l’amore è il verbo di una comunità in cammino che lo interpreta in tutte le voci possibili: ascoltare, comprendere, perdonare, essere resistenti e sensibili. Un processo che si sviluppa a partire – spiega il don – da “un dialogo schietto e sincero, non ci sono muri tra me e i fedeli; viviamo un’intesa che è anche una comunione visto che tutti perseguiamo l’unica via, quella del Vangelo, la via che porta a Gesù Cristo”.

Preti come don Salvatore non si rivolgono solo ai più abbandonati ma ad ognuno di noi. Quotidianamente ci fanno spazio, ci offrono il loro tempo, dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le nostre difficoltà.

“I sacerdoti, donando sé stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana”. Sono circa 32 mila in Italia i sacerdoti che – come evidenziato da Papa Francesco – si dedicano agli altri.

Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 17 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane.

La Giornata – giunta alla XXXV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. Uno strumento di grande valore come spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni: “La Giornata è un appuntamento importante per dire ancora una volta ai fedeli quanto conti il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti, ma un’opportunità per ricordare che fin dalle origini le comunità si sono fatte carico di sostenere la Chiesa e questo dovrebbe essere, ancora oggi, il principio di base che spinge a farsi carico del sostentamento dei sacerdoti. Come allora l’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità è vitale. Le offerte da sempre, quindi, costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal proprio parroco al più lontano. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.

Don Salvatore, per tutti padre Salvo, è parroco da otto anni in questo paese di circa 3mila abitanti dell’area etnea. Nato nel 1978, ha ricevuto la sua formazione culturale allo Studio Teologico san Paolo di Catania, ottenendo il baccalaureato in teologia. Nel 2006 è stato ordinato sacerdote e ha cominciato il suo percorso come vicario parrocchiale in diverse realtà del centro cittadino. Da sempre in prima linea nella cura ed educazione dei più giovani, è stato insegnante di religione all’Istituto don Lorenzo Milani di Lineri, in provincia di Catania. Una formazione dedicata alle tematiche del mondo giovanile che è stata tenuta particolarmente in considerazione nel suo percorso presbiterale che oggi lo vede anche responsabile della pastorale giovanile e vocazionale del XV vicariato che comprende anche i centri di Bronte e Maniace.

E di fedeli pronti a testimoniare la forza trainante di don Salvatore ce ne sono tantissimi, come testimoniato dalla meticolosa organizzazione delle attività parrocchiali – presenti sul sito parrocchiamaletto.it – e dalle decine di persone che si sono messe a disposizione per legare la comunità con i fili stretti e robusti dell’amore condiviso. Tra costoro ci sono certamente Claudio e Annunziata, due catechisti, che hanno vissuto storie individuali fatte anche di dubbi e riflessioni e che adesso, insieme, costituiscono una bellissima testimonianza di una coppia che vive e promuove la fede cristiana. “Siamo una famiglia costruita sulle fondamenta del Signore – spiega la donna che potrebbe resistere anche a un terremoto, alle prove più difficili”. Un senso di appartenenza che i coniugi ritrovano anche nei bambini del catechismo: “Noi non abbiamo figli, i primi anni sono stati difficili – prosegue Annunziatapoi ci siamo affidati al Signore e anche poter fare il catechismo ci permette di trasmettere l’amore in un altro modo, così tutto diventa anche più semplice”. E qui, ricorda Claudio, “abbiamo trovato la nostra seconda famiglia che è imperfetta ma qui sentiamo la presenza di Dio”.

Storie e vite che s’intrecciano per crescere nel solco di una comunità edificante che raccoglie il contributo di tutti. “Dai miei fedeli non mi aspetto collaborazione ma corresponsabilità   – conclude don Salvatore perché io non voglio servirmi di loro, ma voglio dargli la possibilità di esprimersi, di mettere in gioco i loro carismi, i loro talenti, perché credo nell’azione dello Spirito Santo che realizza grandi cose attraverso l’umano, soprattutto nell’umano”.

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento. Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di un sistema che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani. Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 227 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi più poveri del mondo e 2.500 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2022 si è attestato appena sopra gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2021. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

In occasione della Giornata del 17 settembre in ogni parrocchia i fedeli troveranno locandine e materiale informativo per le donazioni ed avranno la possibilità di ricevere un “dono speciale”: le riflessioni di Papa Francesco. Basterà inquadrare il Qr code, presente sulla locandina con l’immagine del Santo Padre e lasciare i propri dati per ricevere via e-mail ogni settimana i commenti del Papa al Vangelo.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati sulle numerose storie di sacerdoti e comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/unitineldono

https://www.instagram.com/unitineldono/

https://www.youtube.com/unitineldono

Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

Allegato 1

La raccolta storica delle offerte per i sacerdotidestinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero

Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 32 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2022.

Dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti

(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)

        AnniDonazioni (migliaia di €)Numerosità delle offerteNumerosità degli offerenti*Offerta media (in €)
198913.193105.70498.367125
199020.377175.132139.821116
199121.232185.370143.124115
199223.535211.138168.051111
199322.492189.213152.362119
199423.736196.417163.018121
199522.397190.057156.395118
199621.879203.044162.825108
199721.773197.588155.712110
199821.398192.072150.781111
199920.553189.475148.049108
200020.031181.453143.091110
200119.293182.634143.476106
200219.036182.272143.215104
200318.326176.801140.280104
200418.229177.890138.682102
200517.470169.764133.411103
200616.369155.501122.643105
200716.803171.544128.94398
2008  16.562160.878120.607103
200914.908147.065114.481101
201014.017137.319106.556102
201112.794126.94099.207101
201211.837113.09388.881105
201311.251117.27288.30996
201410.546110.83181.99695
20159.68797.58271.82299
20169.36699.90678.33094
20179.609102.82078.17694
20188.80198.92674.92889
20197.83785.75666.50991
20208.718109.98378.85379
20218.438106.18475.82679
20228.473104.29074.89181

*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, inclusi a partire dal 2016
Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

Allegato 2

Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2022

Nel consuntivo relativo al 2022, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.

A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 15,9% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 6,5% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 70,2% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille.

Nel 2022 le fonti di finanziamento sono state:

Copertura costi del clero – 2022                              Milioni di euro                %

Totale proventi per il sostentamento del clero                                      395,0                 76,7%

Redditi degli Istituti diocesani               33,3           6,5%

Offerte per il sostentamento                               8,5           1,6%

Quota dall’otto per mille              353,2         68,6%

Totale entrate personali e parrocchiali                          119,7                 23,3%

Remunerazioni proprie dei sacerdoti               82,1         16,0%

Parrocchie ed enti ecclesiastici                             37,6           7,3%

Sono stati circa 32mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 29.722 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.573 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.

Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

Allegato 3

Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:

1 – Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

2 – Carta di credito

Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

3. Paypal

Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/

4- Versamento in banca

Si può donare con un bonifico sull’iban IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.

L’elenco delle altre banche disponibilia ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/sostienici/.

5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

L’offerta è deducibile. 

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

Stampa Articolo Stampa Articolo