Padre Luigi Giuliano, missionario dell’educazione a 100 anni dalla nascita

Fondatore dell’istituto “Santa Maria della Mercede” di Sant’Agata Li Battiati (Catania), Padre Luigi Giuliano (6 agosto 1923 - 5 settembre 2018) ha rivolto particolare attenzione alla crescita integrale del bambino. Intere generazioni di studenti hanno ricevuto la prima formazione scolastica presso l’Istituto cattolico paritario di P. Giuliano. Un'artistica icona della Madonna della Mercede custodita nella cappella dell’Istituto, condensa il suo messaggio sacerdotale

Sono trascorsi 100 anni dalla nascita di Padre Luigi Giuliano, nato a Sant’Agata Li Battiati (Catania) il 6 agosto del 1923, e rispondendo alla vocazione religiosa, da piccolo entrò in Seminario e venne ordinato sacerdote nel 1949 dall’Arcivescovo di Catania,  Mons. Carmelo Patanè.

Il successore, Mons. Luigi Guido Bentivoglio, gli assegnò l’incarico di dirigere   il Piccolo Seminario “San Nicolo” di Trecastagni e per diversi anni è stato Rettore della Chiesa Madonna dell’Aiuto di Trecastagni, promuovendo a più riprese opere di restauro e di ampliamento dei locali.

 Dopo la chiusura del Piccolo Seminario di Trecastagni, nel 1960, continuando la missione di maestro ed educatore, si dedicò alla fondazione di una scuola cattolica paritaria con le caratteristiche dell’innovazione tecnologica, fu tra le prime ad adottare il computer nella didattica, attrezzando l’aula multimediale ed oggi pratica la robotica anche come interazione sociale ed apprendimento efficace.

Intere generazioni di studenti e famiglie, provenienti anche dai Paesi vicini, hanno ricevuto la prima formazione scolastica presso l’Istituto di Padre Giuliano.

L’educazione impartita nella scuola cattolica e l’attenzione pedagogica alla crescita integrale del bambino sono stati sempre al centro del suo zelante ministero, alimentato e rinforzato da una intensa e costante preghiera. Lo si incontrava sempre con la talare, prete in divisa, e con il rosario in mano.

La malattia degli ultimi giorni di vita l’ha purificato come oro nel crogiuolo ed il 5 settembre del 2018 ha raggiunto la Casa del Padre, lasciando un grande vuoto nell’Istituto, che è stato da sempre la sua casa.

Umile riservato, viveva nel nascondimento e, nel silenzio, ha realizzato una cattedrale di educazione e di formazione integrale del cittadino, offrendo non solo un’attrezzata struttura scolastica con ampi spazi esterni, ma anche un elegante Centro sportivo a servizio dell’intera Comunità cittadina.

Il sigillo e il carisma di Padre Giuliano sono vivi nelle sue opere. Egli ha saputo tracciare un solco che ha aperto un sentiero che molti hanno percorso, studenti, genitori, docenti e tutti sono stati “segnati”, come gli angeli dell’Apocalisse

Il segno ha un passato e si coglie nel ricordo dei cento anni della sua esistenza, sacerdotale “offerta” come un dono per gli altri; ha un presente ed è orientato alla formazione dell’alunno persona e cittadino, attore sociale, costruttore di una società giusta, onesta, pulita, impegnata nella ricerca del bene comune.

Il segno di Padre Giuliano resta vivo se è orientato al futuro e proiettato al domani dei ragazzi che crescono, e affrontano la gioventù nel tunnel del dubbio, dell’incertezza, della paura del domani, dei cattivi esempi che trascinano e coinvolgono.

Per quanti hanno avuto la fortuna di incontrare Padre Giuliano, padre, maestro e pastore, brilla in fondo al tunnel una luce intensa che guida i loro passi verso i sentieri del bene.

Padre Giuliano ha sempre cercato, inventato, elaborato, progetti di innovazione e di creatività per i suoi ragazzi, seguendo l’istinto paterno di offrire ai figli le cose migliori e con saggezza pedagogica ha inventato ante litteram il “portfolio delle competenze”, il librone, libro-quaderno giorno per giorno, monumento della didattica valutativa e di autovalutazione, descrizione fedele del percorso didattico e formativo che ogni studente compie nel processo formativo.

Ha voluto per i suoi ragazzi un attrezzato Centro sportivo, perché potessero trovare dopo la scuola spazi adeguati e sicuri di incontro e di sano divertimento.

Il suo volto sorridente accoglie i bambini a scuola e i suoi occhi attenti e penetranti parlano al cuore, trasmettono bontà e serenità

Padre Giuliano è stato maestro di virtù, che significa coraggio, valore, dedizione, sprezzo del pericolo. La virtù contrasta con il calcolo, e stimola abilità individuali per superare le difficoltà e conseguire gli ideali Virtuoso è colui che riesce a trasformare con prontezza e lucidità i propri programmi al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Da Sacerdote ha insegnato con la testimonianza della vita la vera carità, che è amore verso il prossimo, i piccoli, le famiglie ed ha testimoniato la fortezza, la prudenza, la giustizia, la temperanza ed il tutto  è stato condito dalla sapienza

Come ha più volte dichiarato il Sindaco Marco Nunzio Rubino,  “Padre Giuliano ha scritto una bella  pagina di storia per Sant’Agata Li Battiati, ed ora  brilla dal cielo, come radiosa stella a protezione dell’intera comunità cittadina.

Il suo messaggio sacerdotale è condensato nell’artistica icona della Madonna della Mercede, che ha commissionato al pittore M° Antonio Brancato, custodita nella cappella dell’Istituto e recentemente una copia è stata consegnata dalla delegazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi a Papa Francesco.

Nel dipinto le immagini allegoriche sono presentate con un incantevole effetto cromatico e viene descritto il percorso di purificazione attraverso il viaggio in un misterioso giardino della vita e i vari simboli: la tartaruga, l’angelo, i bambini, l’Agnello, sono raffigurati in cammino verso la Madonna della Mercede.

È questo il suo testamento spirituale di educatore, maestro di vita, zelante missionario dell’educazione e della formazione integrale dei giovani. 

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