Alla XXXVII Marcia della Pace Perugia – Assisi , Tre luoghi simbolo dei tre mali del nostro tempo

Trasformiamo il futuro, campeggiava lo striscione in testa al corteo composto da giovani convinti nella necessità di un cambio di rotta alle atrocità nel mondo di cui l'uomo si fa protagonista del male


Pace e fraternità, lo spirito della marcia Perugia-Assisi invocatrice dei principi di Gesù, svolta domenica 21 maggio in uno spirito corale di migliaia di bambini, ragazzi e adulti, partecipanti alla manifestazione, giunta alla XXVII edizione.

Nel solco della prima, 24 settembre 1961, ideata da Aldo Capitini vissuto tra le due guerre, filosofo e politico nato a Perugia,  anche quest’anno, la marcia si ispira alla Pace e alla solidarietà tra i popoli, partendo appunto da Perugia città della Pace per un percorso di 25 chilometri, riflettendo  sui Tre luoghi simbolo dei tre mali del nostro tempo.
Guerra, naufragio di persone migranti, crisi climatiche,  alcuni dei drammi prodotti  dall’uomo su questa Terra, disattendendo   con le proprie  azioni il volere di Dio Creatore.
La marcia non è altro che un pellegrinaggio che accomuna valori e ideali  tendenti al benessere armonicamente condiviso tra uomini, al di là del proprio credo, uniti nel dono della Pace e della Fraternità. Non luoghi comuni ma pilastri fondanti di un radicale cambiamento. Una svolta su cui puntare  per un mondo in armonia.

Trasformiamo il futuro, campeggiava lo striscione in testa al corteo composto da giovani cinvinti nella necessità di un cambio di rotta. Un numero sempre crescente di studenti che in rappresentanza di 119 scuole e 71 Università italiane, hanno preso parte alla marcia 2023, aperta da Alì Sohna proveniente dal Gambia testimone della  morte del fratello in mare. Una tragedia che  ne richiama tante altre dolorose e devastanti. Vite spezzate  trascinate sul bagna asciuga della costa a Cutro, le ultime che si aggiungono alle vittime delle atrocità nel mondo di cui l’uomo si fa  protagonista del male.

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