Incidente del bus a Mestre, 23 vittime e 15 feriti, 3 ottobre 2023: Esposto AIFVS

Fermare la strage stradale richiede ulteriori impegni perché la prevenzione sia reale priorità per lo Stato, nella doppia componente di istituzioni e cittadini...Nel caso di interesse, nell'aggravarsi della strage va posta attenzione anche al bus a conduzione elettrica ...e sull’uso delle batterie elettriche. Bisogna riflettere se questa novità sulla mobilità del veicolo sia in funzione di un progresso indifferente alla possibilità di mietere vittime..Affidiamo le indagini al perito Leopoldo Comparin chiedendo che venga inserito nel collegio peritale all'interno delle indagini della Procura di Venezia L’esposto dell’AIFVS è affidato all’avv. Devis Ceccato del Foro di Padova... " Così Giuseppa Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada in un esposto rivolto alle Istituzioni competenti

ROMA – L’ AIFVS Associazione Familiari e Vittime della Strada APS, richiamando l’assolutezza del principio di intangibilità della vita umana in un esposto rivolto alle Istituzioni competenti, ancora una volta sottolinea fortemente l’urgenza nel porre in essere strumenti a largo raggio diretti alla efficace prevenzione delle stragi stradali. Di seguito si riporta integralmente, quanto dichiarato dalla presidente nazionale AIFVS Giuseppa Cassaniti Mastrojeni nell’esposto:

“Noi dell’AIFVS affrontiamo i problemi partendo dalla nostra finalità “fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti”: ogni incidente contrasta il raggiungimento dei nostri obiettivi, viola la nostra immagine e richiede ulteriori impegni perché la prevenzione sia reale priorità per lo Stato, nella doppia componente di istituzioni e cittadini.

Noi non vogliamo né vittime e né imputati, ma perché ciò avvenga bisogna porre al centro della ricostruzione del sinistro, perché trovino soluzione, le cause della strage e le responsabilità del suo mantenimento, verificandole tramite i rilievi tecnici e ponendole in rapporto a quanto previsto dalle norme, comprese le linee generali del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2021-2030.

Nella ricostruzione del sinistro l’approccio deve essere quello del Safe System, già indicato dalla Commissione Europea e condiviso dall’Italia, che pone in relazione di aiuto i tre elementi fondamentali della mobilità: l’uomo, le strade e il veicolo.

Affidiamo le indagini al perito Leopoldo Comparin, componente del comitato scientifico di prevenzione dell’AIFVS, direttore INAE, esperto nella normazione tecnica e certificazione di sistemi, in particolare di infrastrutture stradali e di ritenuta stradale, e nella ricostruzione di sinistri: chiediamo che sia inserito nel collegio peritale al fine di dare il nostro contributo alle indagini che saranno espletate dalla Procura di Venezia. L’esposto dell’AIFVS è affidato all’avv. Devis Ceccato del Foro di Padova.

Evidenziamo, nell’incidente del bus, che sono sotto gli occhi di tutti le deficienze delle strade e delle strutture di contenimento che contribuiscono al verificarsi dei sinistri. Nel caso di interesse va posta attenzione anche al contributo che il veicolo a conduzione elettrica abbia dato all’aggravarsi della strage. Bisogna riflettere se questa novità sulla mobilità del veicolo sia in funzione di un progresso indifferente alla possibilità di mietere vittime, pertanto bisogna approfondire il problema con indagini rigorose ed assumere decisioni conseguenti anche sull’uso delle batterie elettriche, visto il loro notevole peso e il rischio di incendiarsi nel caso di forte urto, incendi difficilmente domabili“.

f.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

Presidente AIFVS

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