Essere formati alla solidarietà: ecco il corso della Caritas di Roma

Dall’aiuto ai senza tetto, alle famiglie in difficoltà

C’ tempo fino al 18 febbraio per iscriversi al Corso base di formazione al volontariato promosso dalla Caritas di Roma. Le ‘lezioni’ inizieranno il 26 febbraio e termineranno il 1 aprile. Una formazione necessaria per lavorare nel sociale e nei diversi progetti animati dall’organizzazione.

Non è solo per operare sul campo, ma anche per conoscere il mondo del volontariato e le sue leggi e regole. Alla fine chi vorrò potrà operare nei progetti per i senza dimora, l’aiuto agli anziani e famiglie in difficoltà e l’integrazione dei cittadini immigrati.

Attraverso un’architettura capillare tra le diverse diocesi e parrocchie la Caritas anima da progetti sociali di prossimità, come raccolta di indumenti o pacchi alimentari, fino a progetti nazionali ma anche internazionali.

Non va dimenticato l’intervento che la Caritas ha promosso per l’emergenza sanitaria pandemica da Covid19. Come riportato sul sito istituzionale: “Nei 211 giorni che vanno dal 1 settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone. Le donne sono la maggioranza: 53,7%, così come sono la maggioranza gli italiani (57,8%)Quasi una persona su quattro (24,4%) è un “nuovo povero”, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale. In questo caso l’incidenza degli italiani è ancora maggiore: il 60,4% dei nuovi poveri è infatti un nostro connazionale. Uomini e donne sono in eguale numero. Complessivamente, in oltre un anno di pandemia, si sono rivolti alle Caritas 453.731 nuovi poveri”.

Un’azione di monitoraggio importante che ha permesso di annunciare da subito quali problemi sarebbero esplosi dietro e più a lungo termine di quelli sanitari: “Quasi tutte le Caritas diocesane interpellate evidenziano che, accanto a situazioni legate ai bisogni fondamentali della persona (il lavoro, la casa…), compaiono bisogni inerenti alla sfera formativa e al disagio psico-sociale, che colpiscono soprattutto le donne e i giovani: difficoltà legate al precariato lavorativo/occupazione femminile (93,2% delle Caritas); al precariato lavorativo/occupazione giovanile (92,1%); persone/famiglie con difficoltà abitative (84,2%); povertà educativa (abbandono, ritardo scolastico, difficoltà a seguire le lezioni, ecc.) (80,5%) e disagio psico-sociale dei giovani (80,5%)”, dati che statistiche di diversi enti e organizzazioni istituzionali e del terzo settore, ma anche realtà di riferimento scientifiche oggi confermano soprattutto per i giovani.
A fondare la Caritas romana fu Don Luigi Di Liegro che nel 1987 aprì l’ostello della stazione Termini: “Non si può amare a distanza, restando fuori dalla mischia, senza sporcarsi le mani” diceva, e ancora: “Bisogna ridare all’amore il suo vero posto e la sua vera dimensione”. Un manifesto che nelle sere di distribuzione di pasti caldi ai senza dimora, soprattutto nelle giornate fredde e deserte del lockdwon, è rimasto impresso agli occhi dei pochi passanti e dei soldati addetti alla sicurezza di quella che sembrava diventata una cattedrale sotto al cielo di tanti anonimi santi.

Foto: da caritasroma.it (press kit)

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