Dopo il successo del progetto Cinema in classe, organizzato da Artemisia onlus in collaborazione con la Regione, gli istituti delle scuole superiori romane aprono le loro classi a Matteo Costanzo, il musicista ventiseienne appena rientrato dall’esperienza di XFactor, la kermesse televisiva alla quale ha partecipato classificandosi fra i dodici finalisti convocati alle puntate finali “Live”. Un artista che si è già distinto nel panorama italiano vincendo due volte il “Disco di Platino”, arrangiando canzoni di numerosi artisti quali “Ultimo”, vincitore di Sanremo giovani 2018, “Briga” e molti altri. Ha lavorato inoltre nel mondo delle colonne sonore per film e fiction, come “La Strada Dritta”, “Sotto copertura” e “L’isola di Pietro”.
Con la sua chitarra e la voce roca dal timbro inconfondibile, ha raccontato la sua esperienza di vita nella musica, alternando pezzi del suo repertorio al confronto e al dibattito aperto con gli studenti. Matteo Costanzo ha risposto in maniera diretta e sincera anche alle domande più scottanti o di attualità: dal messaggio pericoloso che certe canzoni possono trasmettere,soprattutto ai più giovani o fragili, alla tragedia di Corinaldo, la discoteca in provincia di Ancona dove hanno perso la vita sei persone.Il giovane artista ha raccontato dellla sua esperienza e di quell’amore per la musica che lo ha portato a fare di questa passione un mestiere, dei suoi progetti futuri, tra questi un disco tutto suo, molto introspettivo. «Che vorrei chiamare ‘Sei’, come il mio numero preferito o il verbo essere, nel senso: tu sei, esisti, e quindi, sei in grado di ragionare con la tua testa». Costanzo ha creduto da subito in questo progetto: ha già incontrato i ragazzi dell’Istituto tecnico “Livia Bottardi”, primo degli appuntamenti organizzati da Artemisia Onlus, l’associazione impegnata, fra l’altro, sui temi del disagio giovanile. «Abbiamo ritenuto importante e significativo promuovere incontri presso le scuole con un giovane esperto musicista che, con le proprie esperienze professionali, unitamente alla partecipazione attiva degli studenti, possa stimolare riflessioni sulla vita oltre la scuola», spiega Elena Pollari, direttore Artemisia Onlus. E adesso, altre scuole accoglieranno la testimonianza del giovane musicista: dopo l’istituto “Federico Caffè”, a Monteverde toccherà al “Plinio” (lo stesso istituto dove Matteo si è diplomato, ndr), giovedì 20, dalle 11,00 alle 13,00, e il giorno dopo all’istituto Montessori. Altre due tappe, al Righi e all’Avogadro, sarebbero, rispettivamente, da confermare e definire. Una bella opportunità offerta ai ragazzi, che attraverso l’esempio positivo di un giovane musicista al quale ispirarsi, possono comprendere come passione e dedizione a volte rendano un sogno realizzabile.