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#CRESCEREINSIEME L’hashtag che indicizza la crescita dell’accoglienza nel Lazio

Il Lazio è la regione con la più alta percentuale di nuclei familiari costituiti da mamme sole, 250.000 (Istat – Censimento 2011). Tra queste, diverse migliaia vivono in condizioni di povertà assoluta e di forte disagio per violenze subite, patologie psichiatriche e altri problemi. Mamme sole, con i loro figli, senza un lavoro, né una casa. Molte sono straniere, in fuga da situazioni di sfruttamento, prive di riferimenti e di reti parentali.

Secondo una recente ricerca (Oasi, 2016)nella regione si contano circa 50 strutture preposte all’accoglienza delle mamme con i loro bambini. Annualmente vengono accolte circa 550 donne e 700 bambini. Moltissimi altri nuclei ricevono supporto dai servizi sociali e dalle organizzazioni benefiche in diversi modi, dall’assistenza domiciliare al sostegno scolastico, fino all’aiuto materiale. Ma questo crescente impegno non basta. Uno dei problemi è il ritardo con cui questi nuclei sono individuati e presi in carico dai servizi territoriali, il che impedisce l’attivazione di interventi tempestivi per far fronte al disagio. Ciò ha conseguenze drammatiche sullo sviluppo del bambino, che assorbe anche inconsapevolmente i disagi della madre.

È questo il contesto da cui nasce il progetto #crescereinsieme, che unisce 14 organizzazioni con un’esperienza pluriennale sul campo, per migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi a sostegno dei nuclei fragili mamma/bambino e contrastare la povertà educativa. Il progetto, finanziato dell’Impresa Sociale “Con i Bambini”, è partito lo scorso mese di maggio e ha una durata di tre anni.

«Le difficoltà economiche, le difficili condizioni abitative, l’assenza di un lavoro e altri fattori personali e relazionali – spiega il responsabile del progetto Martino Rebonato, della cooperativa sociale Kairos, organizzazione capofila – possono ostacolare l’accesso ai servizi educativi per le mamme e per il loro piccoli. Il nostro progetto affronta i problemi della povertà educativa in un’ottica integrata e multidimensionale, favorendo il lavoro in rete tra i servizi sociali, le agenzie educative e le organizzazioni del terzo settore».

Il progetto intende soprattutto favorire l’autonomia delle mamme, offrendo loro nuove opportunità attraverso una serie di azioni tra loro strettamente collegate: un’agenzia per la ricerca della casa e del lavoro; interventi di sostegno alla genitorialità (visite domiciliari, supporto psicologico, promozione dell’allattamento materno, gruppi di mutuo-aiuto); attivazione di reti di famiglie solidali, che accompagnino le mamme nella loro quotidianità; consolidamento della Rete delle strutture e dei servizi per i nuclei vulnerabili mamma-bambino.

«Il modello di intervento che proponiamo mira alla costituzione di una comunità educante, in cui ciascuno faccia bene la sua parte. Dobbiamo essere consapevoli che il problema della monogenitorialità e della vulnerabilità sociale sono spesso interconnessi – sottolinea Salvatore Carbone, Portavoce della Rete delle strutture e dei servizi per nuclei vulnerabili mamme-bambino – e che il fenomeno delle mamme sole in condizioni di forte disagio sociale ha assunto una dimensione che non può più essere sottovalutata».

Comunitario è quindi l’approccio proposto dai promotori del progetto, 14 organizzazioni che hanno unito le forze e messo a disposizione le competenze ed esperienze maturate in anni di impegno: la cooperativa sociale Kairos, l’associazione OASI, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita, MYTANDEM Snc di Chiù Sara e Melandri Sabina, il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, la cooperativa sociale Zoe, l’associazione Tutela Minori e Sostegno Adulti Fragili, il Consorzio Universitario Humanitas, l’Istituto Comprensivo Statale Via dei Sesami, l’associazione Ecococcole, l’Università LUMSA, l’associazione Romana Pro Juventute Tetto, l’associazione Rimettere le Ali, la cooperativa sociale La Nuova Arca.

Un partenariato forte e variegato, che sta già operando per costruire un sistema integrato di servizi innovativi e coordinati con i presidi socio educativi del territorio.

Organizzazioni Promotrici

Kairos società cooperativa sociale a r.l. Onlus, Associazione Rimettere le Ali Onlus, La Nuova Arca Società cooperativa sociale, OASI, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita,  Associazione Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi Onlus, Cooperativa Sociale Zoe, TU.MI.S.A.F. Tutela Minori e Sostegno Adulti Fragili, Consorzio Universitario Humanitas, Istituto Comprensivo Statale Via dei Sesami, Associazione di promozione sociale Ecococcole, Libera Università Maria Santissima Assunta – LUMSA, Associazione Romana Pro Juventute Tetto Onlus, Mytandem Snc di Chiù Sara e Melandri Sabina

percorsiconibambini.it/crescereinsieme/ [1] – facebook.com/Crescereinsieme.Progetto [2]

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org [3]

Questo progetto, che coinvolge 14 organizzazioni, trasformerà il panorama dell’assistenza ai nuclei familiari mamma-bambino, a Roma e nel Lazio. 

Il progetto ha una durata di tre anni e sarà presentato ufficialmente in una conferenza stampa che si terrà a Roma a fine settembre. 

Per informazioni:

percorsiconibambini.it/crescereinsieme/ [1] – facebook.com/Crescereinsieme.Progetto/ [2]