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L’INMP sempre al fianco delle persone più svantaggiate festeggia il Natale con i propri pazienti e il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin

Roma – Natale si festeggia in famiglia e anche quest’anno, come da tradizione, i pazienti e il personale dell’INMP – l’Istituto Nazionale per la promozione della Salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà – festeggiano insieme questo gioioso momento.
Venerdì 16 dicembre, alle ore 13, piccoli e grandi, italiani e stranieri, tutti vestiti a festa, si danno appuntamento nella sede di via di S. Gallicano 25/A, per trascorrere insieme un paio d’ore serene e respirare in un’atmosfera cordiale l’aria prenatalizia. Gli ospiti sono i pazienti dell’INMP, la maggior parte dei quali vivono situazioni di grave fragilità e di profonda emarginazione sociale, e ogni giorno si rivolgono ai nostri sportelli per ricevere assistenza sociosanitaria, spesso complessa, e dove trovano operatori che li prendono in cura con professionalità, dignità e rispetto.
E’ in questo clima di festa dove le luci, la tavola imbandita, l’allegro vocìo dei grandi, i giochi discreti dei piccoli, i differenti idiomi che si incrociano, i sacchetti colorati e allineati in attesa delle mani tremanti dei bimbi e dei grandi, entrambi dagli occhi brillanti, che la meraviglia dello spirito natalizio diventa reale anche per i più vulnerabili, ma non soltanto per loro.
E’ forte l’emozione del regalo, forse l’unico dono dell’anno; chissà cosa ci sarà dentro, ma poco importa, ciò che conta è il gesto. I bambini sprizzano gioia con pacatezza, e i grandi partecipano con l’entusiasmo di chi ha la consapevolezza dei propri problemi, che accantona per vivere insieme momenti di lieto ristoro. Poi c’è il panettone, lo spumante e gli abbracci festosi di tutti, è Natale! E d’un tratto si sente una voce che tremula intona in crescendo “Tu scendi dalle stelle”. E tutti si uniscono in coro, fra lacrime e gioia. E quella donna, prima solo voce e canto prende poi la parola; lei che sperimenta ogni giorno sulla sua pelle la crudezza del vivere in strada è qui, lei spiega, dove trova un briciolo di umano rispetto, non solo risposte alle sue malattie. Per lei questa è casa e il personale è famiglia. I riflettori si accendono e per un attimo questa donna diventa la stella di una favola che coinvolge tutti, e che solo la magia natalizia può rendere vera. Grazie, donna coraggio, per averci emozionato col canto e con le parole del cuore, facendoci assaporare l’importanza del nostro lavoro! Hai ribaltato la festa ed è veramente Natale anche per noi, che viviamo la nostra missione ogni giorno dell’anno, con impegno e abnegazione, ma anche con umiltà ed empatia, e con la forza di chi crede di poter fare di più. Tu ci hai capito e forse anche tutti gli altri che con fiducia si rivolgono a noi per una cura oltre la cura. Ci chiediamo se anche quest’anno parteciperai alla festa, donna coraggio, per allietarci commossa e farci sentire di nuovo, con generosa semplicità, delle persone davvero speciali, come sei tu e come sono tutti quelli che, come te, affrontano senza un lamento e senza pretese i baratri più profondi della povertà e dell’emarginazione sociale, alla quale noi ci opponiamo con forza.
All’annuale appuntamento voluto dal Direttore Generale, dott.ssa Concetta Mirisola, per festeggiare il Natale insieme ai pazienti dell’Istituto sarà presente il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che da sempre sostiene la mission istituzionale, le attività e i progetti di medicina sociale dell’INMP, ente pubblico del Sistema sanitario nazionale con il compito di promuovere assistenza, ricerca e formazione per la salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà. Queste malattie i cui confini si fondono quasi sempre col male dell’animo, non sono mai puri problemi del corpo, e gli operatori dell’INMP lo sanno e l’approccio alla cura che adottano è sempre centrato sulla persona, di tipo multi-professionale e, nel caso degli stranieri, anche transculturale. “E’ questa la forza di un ente che ha saputo coniugare il mandato istituzionale con la complessità del compito da svolgere, scegliendo attività, strategie e programmi basati su qualità, efficacia, efficienza, trasparenza ed equità ma anche sulla comprensione umana e sulla dignità della persona” dichiara Concetta Mirisola augurando a tutti un sereno Natale.
Equità, salute, sviluppo, la base valoriale dell’INMP
L’INMP, che negli anni è divenuto riferimento per le politiche nazionali su salute, migrazione e povertà eroga un’assistenza socio-sanitaria di carattere inclusivo ed ha, tra i propri obiettivi strategici, quello di sviluppare sistemi innovativi per contrastare le disuguaglianze nell’ambito della salute in Italia, rendere più agevole l’accesso al Servizio sanitario nazionale per i gruppi sociali più svantaggiati e assicurare un alto livello di qualità delle prestazioni fornite. Parlando dell’INMP, il Ministro della Salute Lorenzin ha dichiarato che questo ente, che è unico nel suo genere a livello europeo, “rappresenta una risposta concreta e strutturata a fenomeni complessi come quelli che stanno attraversando i nostri giorni. Grazie all’Istituto, affrontiamo le sfide difficili della migrazione e della povertà, temi che impegnano le Istituzioni e la società, questioni che sollecitano soluzioni concrete in termini di capacità di accoglienza e di garanzie di welfare, con particolare riferimento alla tutela della salute che l’articolo 32 della Carta costituzionale riconosce come fondamentale diritto erga omnes, senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza delle persone di fronte al Servizio sanitario nazionale (…)”.
Oltre a quello delle Istituzioni, in occasione del Pranzo di Natale con i pazienti, l’apprezzamento per l’impegno e le attività dell’Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà anche quest’anno viene concretamente espresso dal mondo dell’imprenditoria italiana, attenta agli aspetti etici e umanitari. Numerose sono infatti le aziende di eccellenza italiana della filiera gastronomica che, pur impegnate nel generoso sostegno alle popolazioni colpite dai recenti terremoti nel Centro Italia, non hanno voluto far mancare la presenza dei loro prodotti sulla tavola della festa natalizia organizzata dall’INMP.
 “Anche quest’anno, in occasione del Natale, l’INMP ha il piacere di brindare insieme a pazienti, colleghi e operatori, organizzando il tradizionale pranzo di Natale – osserva il DG Mirisola –. Ogni giorno dell’anno, attraverso l’impegno costante di medici, psicologi, mediatori transculturali e antropologi, presenti negli ambulatori polispecialistici di Roma e nei Centri di Accoglienza di Lampedusa e Trapani, e di tutti gli altri operatori, l’INMP prende in carico vecchie e nuove vulnerabilità: persone indigenti, i cui numeri risultano aumentati del 40% negli ultimi anni, i senza fissa dimora, i migranti, i rifugiati, i minori non accompagnati. Ci prendiamo cura di tutti coloro che hanno bisogno di assistenza sanitaria di base e specialistica e che trovano qui da noi – grazie alla presa in carico olistica dei loro bisogni, incluso quelli psicologici, sociali e legali – un solido punto di riferimento. Ma la presenza accanto a queste persone con un vissuto di sofferenza e di disagio, deve essere tanto più partecipe in occasione del Natale, per vivere insieme una giornata di accogliente comunità. Ed è un sentire collettivo, che coinvolge tutto il Personale dell’Istituto, il desiderio di condividere con le persone più vulnerabili, i nostri pazienti, il calore di questa festa gioiosa. Consci del fatto che molti vivono in situazioni di emarginazione, solitudine o doloroso sradicamento dagli affetti più cari, il nostro augurio è quello di creare per queste persone, per un giorno, un senso di inclusivo sentirsi ‘a casa’, quella casa che in realtà per molti l’INMP rappresenta davvero.
E’ il tessuto relazionale e umano che riusciamo a sviluppare con i nostri pazienti, che va al di là del formale approccio professionale, a renderci un ente speciale, che ci permette di vivere a fondo i nostri valori fondanti, equità, salute, sviluppo, pur in un contesto di grande complessità nel quale noi operiamo.  E in tutto ciò – conclude Mirisola – sono stati fondamentali il supporto continuo delle istituzioni, la rete sul territorio, l’impegno e la dedizione di tutti, soprattutto degli operatori di questo ente pubblico, senza i quali nulla sarebbe stato possibile. In linea con il proprio mandato e con i principi ispiratori, l’INMP continuerà a prodigarsi per rendere disponibile a tutti, nessuno escluso, servizi e assistenza sociosanitaria di maggiore efficacia, efficienza, accessibilità e umanità a beneficio di tutti, in particolar modo delle fasce più vulnerabili della nostra società”.

Dall’assistenza alla ricerca, la mission dell’INMP
Oltre 380mila accessi per 91mila pazienti, di cui il 67% composto da persone immigrate e il resto da italiani in condizione di indigenza. Sono questi i numeri dell’Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà dal 2008 a dicembre 2016. Un ente pubblico, unico nel suo genere, che da 8 anni si impegna, 7 giorni su 7, per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, attraverso un approccio orientato alla persona e una modalità inclusiva e di alta qualità. Quella dell’INMP è una presa in carico olistica del paziente che coinvolge medici, psicologi, odontoiatri, infermieri, mediatori transculturali e antropologi negli ambulatori di Roma come a Lampedusa e più recentemente, anche a Trapani-Milo dove, dal maggio 2015, l’Istituto ha allestito nei rispettivi hotspot una propria équipe medica multidisciplinare. Diversi i progetti che impegnano l’Istituto, da quelli nell’ambito dell’attività sociosanitaria sui migranti in transito a Roma alla definizione del curriculum del mediatore transculturale in ambito sanitario. Nel campo della medicina sociale, nel 2016 la Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute ha finanziato quattro progetti, rivolti alle fasce fragili della popolazione italiana e straniera, che mirano alla diagnosi e cura, gratuite, di patologie in quattro aree specifiche: dermatologia, medicina interna, infettivologia e odontoiatria. In attuazione del proprio mandato, l’INMP ha dato impulso allo sviluppo della Rete nazionale, assieme alle Regioni italiane e a Enti qualificati che lavorano nel campo della salute della migrazione e della povertà, e aderisce a reti collaborative anche a livello internazionale. Una rete grazie alla quale le Regioni, il privato sociale e il mondo scientifico, coordinati dall’INMP, affrontano le vecchie e le nuove sfide poste al sistema sanitario, in un momento di crisi come questo in cui aumentano le disuguaglianze sociali, economiche e, conseguentemente, anche di salute. La Rete si arricchisce delle conoscenze scientifiche elaborate dall’Osservatorio epidemiologico nazionale istituito dall’INMP, con la partecipazione attiva di esperti di varie regioni italiane, che conduce un monitoraggio attivo sullo stato di salute delle popolazioni povere e immigrate avendo l’obiettivo di raccogliere, analizzare e diffondere ai vari attori del sistema informazioni e conoscenze sullo stato di salute e sull’accesso ai servizi da parte dei gruppi di popolazione più vulnerabili. Oltre alla ricerca epidemiologica, l’INMP sviluppa ricerca clinica, traslazionale e ricerca qualitativa su aspetti che riguardano la salute delle popolazioni migranti e le malattie della povertà e realizza attività formative, anche sul territorio nazionale, sui temi di specifico interesse.
Per info: www.inmp.it