Aids: A 12 anni di distanza guarito il secondo paziente al mondo grazie a un trapianto di cellule staminali

Passi avanti nella lotta all’Aids. Secondo quanto si legge nella rivista Nature, un uomo, indicato come  “paziente londinese”,  sarebbe guarito dall’infezione da HIV. Si tratta del secondo paziente al mondo in cui il virus dell’Hiv, che dai primi anni ‘80 a oggi ha fatto oltre 35 milioni di morti, e’ stato sconfitto grazie ad un trapianto di cellule staminali.  Entrambi i casi di infezione virale sono infatti stati curati con un trapianto di cellule staminali del midollo osseo da donatori portatori di una rara mutazione genetica, che li rendeva resistenti all’Hiv.

 Il primo caso, risalente a 12 anni fa , riguarda Timothy Ray Brown, noto come il “paziente berlinese” . Dopo due trapianti di midollo e la carica virale sul sangue, a oltre dieci anni di distanza, il virus risulta ancora non rilevabile. Fino ad oggi  Brown  era stato l’unico paziente per il quale il trapianto di staminali aveva avuto successo. Oggi il traguardo della remissione del virus  è stato nuovamente raggiunto in un uomo sieropositivo e malato di tumore curato a Londra, che ha potuto interrompere i trattamenti antiretrovirali senza che il virus si ripresentasse.

.   Il “paziente londinese“che ha chiesto di mantenere l’anonimato,  non ha più traccia del virus nel sangue18 mesi dopo aver smesso di prendere i farmaci antiretrovirali. Il professore dell’Università di Cambridge Ravindra Gupta, che ha guidato la ricerca, ha commentato così la scoperta: “Ottenendo la remissione in un secondo paziente con un approccio simile, abbiamo dimostrato che il paziente di Berlino (il primo caso) non era un’anomalia“. 

 Un successo quindi  che rappresenta sicuramente una base di partenza per studi e sperimentazioni future. Infatti il  trapianto di midollo osseo,  un intervento complesso e non privo di  rischi  purtroppo non può rappresentare una cura sempre percorribile, ma da questo  risultato i medici possono riuscire a comprendere in che modo agisce la  mutazione genetica  e  di conseguenza  sviluppare una strategia per il trattamento dellamalattia, fornendo  nuove potenti armi al sistema immunitario della persona malata per renderlo resistente al virus. 

Ad oggi   i sieropositivi nel mondo, sono circa 37 milioni. Non si conosce ancora una cura per l’infezione, che viene tenuta sotto controllo grazie a una terapia antiretrovirale. E molte persone continuano a  morire  per cause legate all’HIV.

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