Quirinale. Sergio Mattarella, consegna al Paese con emotiva essenzialità forse, una pagina già scritta

Roma, 29 gennaio 2022 – Ad avvolgere la tornata quirinalizia appena conclusa, un grande grande clima di incertezza. Il Mattarella bis è il risultato di una settimana esplorativa dai contorni controversi, per molti aspetti artificiosi. Sergio Mattarella torna al Colle, mentre sotto la lente di ingrandimento degli analisti internazionali, continua a campeggiare l’interrogativo sulla stabilità delle istituzioni italiane. Una tenuta emersa vacillante e in bilico malgrado la estenuante passerella politica, invocasse alla saldezza dei principi dello Stato. La palpabile incertezza diffusasi dentro e fuori dai confini nazionali, per l’elezione del capo dello Stato, nell’ambiente dei partiti in perdita di consensi come il Movimento 5 stelle, legata alle sorti del governo Draghi ha fatto temere fortemente una crisi di governo. Una stasi che avrebbe potuto portare ad elezioni anticipate prima della naturale conclusione della legislatura, fissata per la primavera del 2023.

Contro la candidatura di Mario Draghi al Quirinale, si erano pure schierati diversi esperti della stampa straniera, per l’incapacità delle forze politiche di trovare un successore che potesse proseguire il lavoro delle riforme attese dall’Europa e nel saper tenere insieme la coalizione ideologicamente eterogenea che sostiene il governo.  

Allo scenario, soprattutto quello delle ultime ore decisivo per il  ritorno di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica italiana, tra giochi di potere e palleggiamenti di candidati/e dai tratti, alcuni di alto profilo ed altri dai variegati contorni, l’indebolimento degli equilibri internazionali probabilmente ha giocato un ruolo decisivo per la ricomposizione dell’accordo e una certa ripresa in corner di una responsabilità politica, troppe volte apparsa pallidamente sbiadita. Una pagina, secondo i maggiori osservatori, probabilmente già scritta, malgrado Mattarella avesse sempre ribadito con fermezza di chiudere il proprio mandato, con l’espressa intenzione di non volere prolungare per un altro settenato, la sua permanenza al Quirinale.

A chiusura della lunga manche, scandita da fibrillanti negoziazioni, i grandi elettori puntano sul Mattarella bis. Rieletto da un Parlamento plaudente, Sergio Mattarella, poi raggiunto al Quirinale dai presidenti di Camera e Senato Fico e Alberti Casellati, ha cosi consegnato al Paese la sua riconferma alla presidenza della Repubblica con emotiva essenzialità. Poche parole, da uomo delle Istituzioni per ricominciare con gli italiani, un percorso lungo sette anni.  

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