Conte bis, doppia via libera fiducia anche al Senato

Il premier Giuseppe Conte: Il Parlamento ha votato la fiducia al Governo. Un nuovo inizio per l’Italia, una stagione riformatrice di rilancio e speranza. Costituzione e rispetto delle Istituzioni la nostra bussola, gli interessi degli italiani il nostro obiettivo. Al lavoro con coraggio e determinazione

Roma, 10 settembre 2019 – Dopo l’affilato e venale discorso di Matteo Salvini che non si è risparmiato un attacco diretto a Giuseppe Conte nonché al nuovo esecutivo giallorosso e dopo l’altrettanto tagliente replica del presidente del Consiglio, anche il Senato ha dato avvio alla votazione di fiducia nei confronti del nuovo governo che si insedia ufficialmente con 169 sì.

Conte-bis, la fiducia c’è

Di questi momenti la notizia relativa alla conclusione della votazione di fiducia al Senato. Parte ufficialmente la nuova esperienza di governo che vede nuovamente al comando Giuseppe Conte, presidente del Consiglio bis. Dopo la fiducia votata alla camera il 9 settembre e che ha portato in tasca al nuovo governo 343 voti favorevoli, anche il Senato si è espresso e la votazione è positiva.

Sono stati 169 i sì alla nuova esperienza di governo; 133 i voti contrari e solamente 5 gli astenuti. Un doppio via libera che apre le porte al Conte-bis.

Le prime reazioni da Conte a Renzi

Arrivano le prime reazioni una dopo l’altra. Tra i primi a commentare la fiducia ricevuta in Senato è Matteo Renzi che su Twitter scrive: “Non si fa politica con i risentimenti personali ma mettendo al centro il bene comune. Buon lavoro al nuovo Governo, viva l’Italia“.

Arrivano in questi momenti anche le prime parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Il Parlamento ha votato la fiducia al Governo. Un nuovo inizio per l’Italia, una stagione riformatrice di rilancio e speranza. Costituzione e rispetto delle Istituzioni la nostra bussola, gli interessi degli italiani il nostro obiettivo. Al lavoro con coraggio e determinazione

Giuseppe Conte?@GiuseppeConteIT

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Il Parlamento ha votato la fiducia al Governo. Un nuovo inizio per l’Italia, una stagione riformatrice di rilancio e speranza. Costituzione e rispetto delle Istituzioni la nostra bussola, gli interessi degli italiani il nostro obiettivo. Al lavoro con coraggio e determinazione

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19:33 – 10 set 2019

Seguono i commenti di Alfonso Bonafede, anche questi arrivati via Twitter: “Anche il Senato ha votato la fiducia al Governo Conte II. Ora ci rimettiamo a lavoro per affrontare le sfide che abbiamo davanti – scrive Bonafede – Gli italiani meritano una giustizia efficiente e di qualità: tutte le nostre energie saranno al servizio di questo obiettivo difficile ma possibile“.

Alfonso Bonafede?@AlfonsoBonafede

Anche il Senato ha votato la fiducia al Governo Conte II. Ora ci rimettiamo a lavoro per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Gli italiani meritano una giustizia efficiente e di qualità: tutte le nostre energie saranno al servizio di questo obiettivo difficile ma possibile.

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19:12 – 10 set 2019

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Salvini: “10 settembre, giornata del tradimento nazionale

Non può essere una replica alla notizia della votazione perché è giunta su Twitter con larghi minuti di anticipo ma la risposta di Salvini è globale e da intendersi all’intera giornata che lo ha visto impegnato nell’aula di Senato in un faccia a faccia con Giuseppe Conte non troppo dissimile dal fatidico giorno in cui, seduti l’uno vicino all’altro, è caduto il governo. “10 settembre, giornata del tradimento nazionale“, scrive Salvini su Twitter allegando alle sue parole un’immagine, una tripla con Monti, Conte e Renzi.

Matteo Salvini?@matteosalvinimi

10 settembre, giornata del tradimento nazionale.

(www.thesocialpost.it)

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La replica di Conte al Senato dopo l’attacco di Salvini

Roma, 10 settembre 2019 –  A pochi minuti dalle Parole di Matteo Salvini  che nel pomeriggio intorno alle 16,20 che ha da poco concluso il suo discorso in Senato, arrivano le parole di Giuseppe Conte già reduce da un lungo colloquio alla Camera ieri quando di fronte ai deputati ha presentato l’esecutivo chiedendo la fiducia che è arrivata poi in tarda serata.

Giuseppe Conte in Senato

Giuseppe Conte ha appena iniziato a parlare a Palazzo Madama, sede del Senato e le sue parole arrivano immediatamente dopo il lungo, tagliente e venale discorso di Matteo Salvini che si è pronunciato apertamente sull’esecutivo che solamente ieri sera ha conquistato la fiducia alla Camera. Fin da subito quello di Salvini è stato un discorso mirato ad attaccare il nuovo governo giallo-rosso che trova rappresentazione fisica nel volto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Tutti possiamo convenire che ci è ancora molto preziosa la sua personale testimonianza su una delle pagine più buie sulla storia del ‘900 – intona Conte sulla Segre – Ho anticipato che questo governo si farà garante anche di un linguaggio più consono e più rispettoso, di un clima di dialogo tra cittadini e istituzioni“.

La replica di Conte a Matteo Salvini

Conte poi, rivolgendosi a Matteo Salvini con le stesse identiche difficoltà riscontrate ieri alla Camera, tra urla e cori contro di lui: “Ha ritenuto nell’ordine di attivare una crisi di governo e questo è pienamente legittimo e ha ritenuto ancora di poter unilateralmente decidere di portare il Paese alle elezioni, alla campagna elettorale da ministro dell’Interno e ancora, arbitrariamente di concentrare definitivamente nelle proprie mani pieni poteri”.

Il contrattacco al leader della Lega

Se questo era il progetto è comprensibile che chiunque l’abbia ostacolato, tutti coloro che l’hanno ostacolo pur nel rispetto della Costituzione, per responsabilità ed evitare al Paese una grave incertezza politica ed economica-sociale, tutti costoro siano diventati nemici“, taglia netto il presidente del Consiglio.

Sempre in riferimento a quanto pronunciato in questi giorni dalla Lega: “Gli amici di ieri, gli interpreti del cambiamento non diventano avversari, diventano nemici – chiosa Conte per poi rivolgersi poi ancor più miratamente al leader della Lega – Assegnare ad altri le proprie colpe è un più limpido e lineare discorso per rimanere deresponsabilizzati a vitaper non confrontarsi con le conseguenze delle proprie decisioniUn modo per conservare la propria leadership e scacciare via gli errori politici“.

Investimenti necessari per il futuro

Sul programma di governo, insiste Conte sul necessario e cruciale bisogno di un cospicuo numero di investimenti che guardino al futuro. “Dovremo fare di tutto per confidare di poter realizzare le riforme che stanno tanto a cuore al nostro Paese. Quello che riusciremo a costruire in questa legislatura andrà a beneficio di tutti gli italiani. Vogliamo modificare, rivedere il patto di stabilità e crescita. Vogliamo che ci siano maggiori piani di investimento per quanto riguarda le tante periferie dell’Europa. Vogliamo che l’Europa investa più cospicuamente nel continente africano. È impensabile che l’Europa investa una misura molto meno consistente rispetto a quello che investe la Cina in Africa“. 

Scuola, università e ricerca

Poco dopo l’attacco a Salvini, la ripresa di Conte sul ruolo degli investimenti nella scuola, nell’università e più in generale sul futuro dell’Italia: “Sono contento perché è stato riconosciuto che questo programma rimarca molto l’importanza di investire nella scuola, nell’università e nella ricerca. Il nostro obiettivo non è solo investire di più ma investire meglio nella conoscenza perché il volto futuro dell’Italia verrà disegnato soprattutto da quello che riusciremo a fare in termini di investimenti in questo comparto“. 

Imprese e lavoratori: la manovra fiscale

Conte: “Vogliamo orientare il Paese verso un’economia circolarePer questo nella prospettiva delle riforme anche costituzionali, ci impegneremo a inserire il principio di tutela dell’ambiente, il rispetto della biodiversità e dello sviluppo sostenibile“. Per quanto riguarda la riforma fiscale, imminente: “La vogliamo impostare con riguardo ad un incentivo per le imprese. Non vogliamo siano dissuase dal crescere per una tassazione più pesante. Vogliamo rendere il fisco amico delle imprese oltre che dei cittadini, alleggerire la pressione fiscale, quando ragioniamo di un cuneo fiscale a vantaggio del lavoratore è perché siamo consapevoli che le risorse scarseggeranno, ed è chiaro che immaginiamo un intervento a totale vantaggio dei lavoratori ma ci auguriamo di avere maggiori risorse anche a favore delle imprese“.

Affidi illeciti, Conte: “Obiettivo senza colore politico

Largo spazio poi, nel corso del discorso del presidente del Consiglio, alla questione degli “affidi illeciti”. “Ovviamente il governo non entra in merito delle inchieste in corso e la politica non si sovrappone alle inchieste giudiziarie. Una misura è stata già adottata: è stata istituita presso il Ministero di Giustizia “giustizia per la protezione dei minori”. Riteniamo urgente un monitoraggio della legislazione vigente e un più efficace censimento degli affidi“. A conclusione di questa parentesi, Conte: “Questo non è un tema di opposizione o maggioranza. Dobbiamo creare sicuramente una banca data nazionale per gli affidi in modo da poter incrociare i dati e rilevare eventuali anomalie già dall’incrocio dei dati. Ovviamente siamo disponibili in ragione di questo obiettivo, che non ha colore politico, anche a condividere proposte e misure in questa direzione“.

Sull’immigrazione: “Basta allo slogan ‘porti aperti’ – ‘porti chiusi’”.

Io chiedo a tutte le forze e a tutti i cittadini, d’ora in poi evitiamo di concentrarci ossessivamente sullo slogan ‘porti aperti’ e ‘porti chiusi’, ha tuonato Conte. “Il tema dell’immigrazione è un tema sul quale abbiamo già chiarito che lavoreremo su un piano multilivello come meritaquindi intensificheremo la cooperazione con i Paesi di origine dove origine hanno i traffici illeciti – prosegue – Lavoreremo con i Paesi in cui transitanolavoreremo per contrastare soprattutto i traffici illeciti perché è una tratta inumanalavoreremo per contrastare l’immigrazione clandestina perché uno Stato sovrano ha diritto a regolamentare gli accessi nei suoi confini”.

Modificare il regolamento di Dublino

In conclusione, sempre sul tema dell’immigrazione: “Lavoreremo per consentire una più completa integrazione a chi abbia diritto di stare nel nostro territorioQuesto tema quindi va gestito anche a livello europeo per modificare il regolamento di Dublino“.

Matteo Salvini chiama il premier Conte – Monti, durante l’intervento al Senato prima del voto per la fiducia al governo 

Roma , 10 settembre 2019 – Il leader della Lega ha appena parlato nell’aula del Senato, in occasione della giornata del voto di fiducia al governo Conte bis. Da giorni l’ormai ex Ministro ha abbracciato la dialettica dell’opposizione, dopo che la sua stessa (e della Lega)  mozione di sfiducia al primo governo Conte aveva portato allo scioglimento della squadra di governo e alla fine della sua carriera come Ministro. il suo intervento è arrivato dopo una lunga serie di interventi in aula da parte di senatori di maggioranza ed opposizione.

Scambi di parole al vetriolo

Matteo Salvini è arrivato in aula acclamato dai sui e fischiato dagli oppositori politici, in un contesto di dialogo politico al vetriolo.

Prima di lui ha parlato Daniela Santanché, che punta il suo discorso su una presunta fallacia del legame M5S-Pd, per la senatrice pieno di contraddizioni e sempre legato a Matteo Renzi: “Presidente Conte, siete consapevoli che lei fa il ldc e che il ministro di Maio fa il ministro degli esteri per decisione e grazia ricevuta per Matteo Renzi?”. Per FdI al governo ci sono solo “ladri di democrazia”, e “se dovessero arrivare alle urne, gli italiani vi manderebbero a casa”.

Matteo Salvini e “Conte-Monti”

Ora, in aula, le sue parole sono state forti e nette come sempre.

Stamattina, davanti ai microfoni, aveva definito il Premier Conte “un nuovo Monti”: “Ho conosciuto per mesi quello che sembrava un Presidente del Consiglio. Poi non so che cosa è cambiato, cosa gli hanno promesso. Da un premier mi aspetto un’idea per l’Italia, non insulti continui. E’ un uomo organico al potere, senza dignità. Abbiamo scoperto un nuovo Monti, un nuovo Gentiloni. Chi si somiglia, si piglia“. E ancora: “Lascio la poltrona, mi tengo la dignità”.

Gli attacchi al nuovo governo

Ora, Matteo Salvini prende la parola rivolgendosi a “Conte-Monti” e si rivolge agli ex compagni di maggioranza commentando aspramente le parole del Presidente del Consiglio: “Quando uno deve leggere un compitino scritto a casa a cui non crede neanche lui”.

Parla poi di prossime elezioni: non a livello nazionale bensì a livello locale, regionale, perché “alcuni italiani avranno la fortuna di votare”.

Torna il refrain sull’inciucio contro la Lega: “Per voi l’importante è fermare la Lega, per noi l’importante è far ripartire l’Italia” dice il leader del Carroccio.

Vecchie e nuove questioni

Matteo Salvini tira fuori dal secchio la questione Bibbiano, altro tema caro agli oppositori del Pd: “Non dovrebbe infastidire nessuno parlare di Bibbiano (…)” e incentra il discorso sulla famiglia: “Se qualcuno pensa di portare in aula lo Stato spacciatore, non vi facciamo uscire a mangiare e a dormire”.

Spunta però anche un nuovo cavallo di battaglia ovvero parlare del curriculum vitae di Giuseppe Conte: “In un Paese libero si è condannati quando si è condannati ma prima si è innocenti e quando ci sono state polemiche sulla sua laurea o sui suoi studi noi non abbiamo mai detto una parola, questa è la diversità di stile”.

Non manca un accenno a Paolo Gentiloni, neo commissario agli affari economici, giudicato una sorta di “inciucio fatto male” con l’Europa, per via del ruolo che avrà nei confronti di Valdis Dombrovskis. Una mano tesa è quella invece nei confronti del nuovo Ministro dell’Interno, al quale Salvini offre la sua completa disponibilità invitandolo però a non eliminare i due decreti sicurezza perché“non fate un torto a Salvini, fate un torto agli italiani”.

La chiusura di Matteo Salvini è tipica dello stile dialettico sfoggiato in questo periodo: “Torneremo a governare questo Paese per amore dell’Italia e non per amore della poltrona”. (www.thesocialpost)

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