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Gentiloni: Legislatura travagliata ma fruttuosa L’Italia è di nuovo in moto dopo la grave crisi

Immagine: Gentiloni in conferenza stampa

“Questa legislatura travagliata è stata fruttuosa. La verità è che l’Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi dal dopoguerra”. Lo ha affermato Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno. Poi si è recato in visita dal Presidente della Repubblica. Da parte sua Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere e ha fissato per il 4 marzo le prossime elezioni politiche. 

Secondo Gentiloni l’Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra. “Il Governo – ha detto – non tira i remi in barca, governerà. Ora ci affidiamo a Mattarella, grazie per il ruolo garante”. Poi si è chiesto: ”Un Bis dopo le elezioni, larghe intese con me ancora premier? Qualsiasi cosa io dica in risposta a questa domanda credo che sarebbe usata contro di me. Governerò fino alle elezioni, dove mi auguro che la mia parte politica prevalga per poi avere un esecutivo con determinate caratteristiche, Sicuramente dobbiamo farci carico della gestione della situazione per evitare instabilità”.

“Dovevamo evitare interruzioni brusche e traumatiche in un momento molto delicato per l’economia italiana e per la nostra società che stava leccandosi le ferite e riprendendo fiato in alcune regioni sta rimettendosi a correre. Sarebbe stato grave, devastante arrivare a interruzioni traumatiche ed esercizi provvisori. Non dilapidare gli sforzi fatti finora deve essere il primo impegno della prossima legislatura, sarebbe da irresponsabili non impegnarsi. Siamo all’inizio di questo percorso. C’è molta strada da fare. Dopo la crisi abbiamo recuperato un milione di posti di lavoro perduti, in maggioranza a tempo indeterminato.

La crescita italiana nell’anno passato ha preso un buon ritmo e raddoppia le previsioni di un anno fa. E il famoso fanalino di coda dell’Europa non siamo più noi”.

Riferendosi alla crisi dei migranti, Gentiloni ha ricordato che, grazie all’Italia, le vittime in mare sono diminuite. “Più di un terzo di arrivi in meno, il 70 per cento da luglio ad oggi con una diminuzione drastica di morti in mare. I rimpatri sono passati da 1.200 a più di 20mila quest’anno, il primo corridoio umanitario dalla Libia è stato attivato qualche giorno fa. In sostanza – ha concluso – abbiamo dimostrato che c’è una strada seria da percorrere per gestire il problema in modo umano e nella sicurezza dei nostri cittadini”.