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Carovana per la Giustizia del Partito Radicale passando per Parigi e Londra

La scorsa settimana è partita la Carovana per la Giustizia [1] del Partito Radicale – a cui partecipano tra gli altri i membri della Presidenza Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Antonio Cerrone e il coordinatore calabrese, l’avvocato Gianpaolo Catanzariti – che sta attraversando la Calabria e il 14 giugno il Ministro Andrea Orlando ha fatto una dichiarazione in relazione allo sciopero della fame che Rita sta conducendo da 20 giorni per non dilapidare quanto fatto finora sulla riforma dell’ordinamento penitenziario e sulla legalizzazione della cannabis. A tale riforma il Ministro stesso aveva infatti dato un impulso importante con la convocazione degli Stati Generali degli istituti di detenzione. Successivamente però, i propositi scaturiti da quella grande iniziativa non hanno trovato applicazione e anzi sono a rischio. Da qui nasce l’iniziativa nonviolenta di Rita alla quale il Ministro Orlando dice che “Se questo rapporto non fosse dialettico non sarebbe con il Partito Radicale. Devo dare atto che su questo terreno ha dato un contributo importante di cui faremo tesoro nei decreti attuativi”. In basso puoi trovare la dichiarazione completa del Ministro della Giustizia e due lanci di agenzia con la risposta di Rita Bernardini. Il TG2 ha dedicato un servizio [2] all’iniziativa in Calabria, mentre il TG3 ha dedicato qualche secondo [3] allo sciopero di Rita Bernardini.

L’impegno prosegue anche a livello transnazionale, con una tavola rotonda sulla transizione verso lo Stato di Diritto attraverso l’affermazione del diritto alla conoscenza tenutasi al Senato a Parigi [4] con il senatore André Gattolin, Laura Harth e Maurizio Turco e gli storici amici e compagni Sam Rainsy, Vanida Thephsouvanh, Penelope Faulkner. Abbiamo anche avuto la presenza di Daniel Cohn-Bendit che ha ricordato Marco Pannella. Pochi giorni dopo, il 13 maggio, a Londra ho incontrato uno degli avvocati dei familiari dei soldati caduti in Iraq e Lord Taverne, che ha spiegato come anche decisione che ha portato alla Brexit si sia fondata su un cumulo di menzogne e su un dibattito fuorviante. Da  ricordare che quest’anno Nessuno tocchi Caino ha preso la cruciale decisione di rinunciare alle iscrizioni all’associazione stessa per dare la precedenza al Partito Radicale. La storia e il presente di Nessuno Tocchi Caino, con l’approvazione della moratoria universale sulla pena di morte e il lavoro che sta attualmente svolgendo anche in Medio Oriente e Africa per contenere la pena di morte in tempi di guerra al terrorismo, assieme alla decisione di favorire le iscrizioni al PR rinunciando alle proprie, sono ottime ragioni per versare loro il 5×1000. A questa pagina [5] ci sono tutte le istruzioni necessarie.