Al G7 di Taormina mancano poche ore. Terrorismo migranti e clima priorità e sfide del vertice

L'esordio di Trump, Gentiloni, Macron e May al tavolo dei grandi della Terra

Taormina, 25 maggio 2017 – A Taormina mancano poche ore per il  vertice del G7 dei grandi  della Terra. Assolutamente blindata la fascinosa  città di respiro internazionale della provincia di Messina, per la due giorni che vede riuniti capi di stato e di Governo delle maggiori economie mondiali. L’impegno per la lotta al terrorismo sarà il focus del summit a poche ore dall’ultimo attacco a Manchester dove 22 persone tra cui molti bambini hanno perso la vita e 130 sono stati i feriti. Al centro dell’incontro , migrazione e clima, quest’ultimo definito spinoso che forse dividerà gli intenti sulla scia del presidente Usa, che sul clima sembra intenzionato a cambiare rotta rispetto all’accordo  siglato a Parigi nel 2015, che secondo Trump sarebbe molto oneroso.

In arrivo a Sigonella dal vertice della Nato a Bruxelles, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. A Catania è atterrato l’aereo del premier Paolo Gentiloni che insieme a Emmanuel Macron e Theresa May faranno il loro esordio al tavolo dei leader mondiali.

Sarà una discussione non semplice – ha detto Gentiloni cui spetterà il ruolo di mediatore.  Lo farà iniziando dai temi più condivisi, come la lotta al terrorismo: “Va alzato il livello”, ha ricordato. Ed è attesa una dichiarazione ad hoc, allegata al documento finale, quest’anno più leggero  delle solite 30-40 pagine.

 In cima all’agenda della presidenza italiana ci sono soprattutto i migranti, una  priorità per Roma con Matteo Renzi che scelse Taormina proprio per dare un segnale dell’emergenza siciliana. Il messaggio da far passare e condividere riguarda, in particolare, la Libia. Convincendo i Grandi che si tratta di un elemento di instabilità globale e non solo di una crisi regionale, da affrontare quindi tutti insieme.

Altri temi del  confronto di domani il nodo del commercio Con il fronte Ue e non solo (al vertice c’è anche il Giappone di Abe) che ribadirà quel ruolo chiave del multilateralismo che mal si concilia con i venti protezionistici che spirano, almeno nelle dichiarazioni, dall’altra parte dell’oceano. Emergenza Africa, altro tema del dibattito,  fame e carestie nel continente   d’origine delle migrazioni. Si parlerà pure della necessità di spingere crescita e lavoro e delle crisi internazionali, dalla Siria all’Ucraina, dal Medio Oriente alla penisola coreana. Passando per il ruolo delle donne. E, anche, del rapporto con Mosca. L’Italia manterrà ferma la sua posizione del rispetto di Minsk per l’Ucraina nell’intenzione comunque di  tenere aperto il dialogo. Gentiloni la scorsa settimana è stato da Putin che, scherzando, ha detto di avergli dato un messaggio ‘segreto’ per i Grandi.

Altissimo il livello per la sicurezza del G7 che si articolerà tra i lavori serrati dei leader della Terra ed eventi culturali. Dal concerto della Filarmonica della Scala ad una mostra con Leonardo e ‘L’Ignoto Marinaio’ di Antonello da Messina. 

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