Consultazioni concluse. Mattarella: ‘’Governo nella pienezza delle sue funzioni’’

Possibile l’incarico di formare il nuovo governo a Paolo Gentiloni

Roma – Consultazioni conluse. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella leaveva avviate giovedì  per uscire dalla crisi di governo, dopo le dimissioni di Matteo Renzi  per la  pesante sconfitta subita dall’esito del  referendum costituzionale. Iniziati con l’incontro con il presidente del Senato Pietro Grasso, seguito dalla presidente della Camera Laura Boldrini e dal Presidente emerito Giorgio Napolitano, Mattarella ha chiuso oggi i colloqui con i gruppi di  Forza Italia, Movimento 5 stelle e il Partito Democratico. Nelle prossime ore, ha annunciato il Capo dello Stato al termine delle consultazioni, farà ‘’le sue valutazioni e prenderà iniziative per la soluzione della crisi’. . Mattarella ha poi auspicato  che il clima politico possa articolarsi e svolgersi in modo dialettico, come è naturale e costruttivo” sottolineando che il Paese ha bisogno di un ‘’governo nella pienezza delle sue funzioni’’, nell’imminenza di adempimenti e  scadenze che ‘’vanno affrontati e rispettati di carattere interno, europeo e internazionale’’.  Condizione indispensabile  per  il Presidente  è ‘’l’ armonizzazione delle due leggi elettorali per elezione della Camera e del Senato’’. La prima tra le priorità del  nuovo governo, ha aggiunto Mattarella,  è  “il sostegno alle popolazione terremotate e la ricostruzioni dei loro territori”.

 La proposta  avanzata dal Pd di un governo di responsabilità nazionale non ha avuto seguito nel corso dei colloqui con il Presidente della  Repubblica, al quale il partito di Renzi ha ‘’assicurato tutto il sostegno alla soluzione della crisi che riterrà più opportuna”. Lo afferma Luigi Zanda, capogruppo del Pd al termine delle consultazioni. “L’obiettivo è sempre quello di andare al voto in tempi il piu’ rapidi possibili”.

Presto una  legge elettorale condivisa  e poi al voto, ha detto Berlusconi dopo l’incontro con il Capo dello stato. Forza Italia –  ha  aggiunto l’ex premier  -‘’non è disponibile a sostenere un governo di larga coalizione. Spetta al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la piu’ breve possibile”. 

Per la mobilitazione in piazza invece il  Movimento 5 stelle favorevole al voto subito.  Dalla decisione emerge una presa di distanza del M5s con il presidente Mattarella, malgrado l’incontro sia stato ‘’positivo e cordiale’’.

Sul nome tra i probabili candidati a premier, al Quirinale vi è al momento il massimo riserbo. Da qualche giorno  in cima alla classifica tra i papabili per Palazzo Chigi  è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni e uomo di fiducia di Renzi,  seguito dal ministro alle  Infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente del Senato  Pietro  Grasso ed anche il  ministro all’Economia, Pier Carlo Padoan. Si è pure detto di un  reincarico a Matteo Renzi che nel corso dei colloqui con Mattarella avrebbe escluso questa ipotesi.

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