Domenica di voto calda quella di ieri che, in parte, ha confermato le previsioni elettorali della vigilia. Dopo maratone estenuanti – fino a tarda notte – stamattina ormai è chiaro l’esito di quella che è stata una lunga campagna senza esclusioni di colpi. Colpi duri ma che sostanzialmente hanno lasciato l’amaro in bocca a tanti, da destra a sinistra. E veniamo ai risultati: le cinque maggiori città italiane sceglieranno il sindaco al secondo turno, Raggi-Giachetti a Roma, Magistris-Lettieri a Napoli, Fassino-Appendino a Torino, Merola-Bergonzoni a Bologna. A Cagliari vince Zedda al primo turno. Il Movimento 5 stelle sfonda a Roma con la Raggi che supera di ben 10 punti percentuali il candidato forte di Renzi (35% contro 24%) e Giorgia Meloni che raccoglie “solo” il 20%. A Torino il Pd di Fassino è avanti ma in sofferenza a Milano dove Sala (41,7%) prevale sul candidato del centrodestra Parisi di poco (40,8%). Sono andati alle urne 1342 comuni di cui 25 capoluoghi di provincia, 7 di regione per un totale di 13.301.765 italiani chiamati alle urne, circa il 25% del totale degli iscritti alle liste elettorali nazionali. Ad ogni modo il risultato di Roma è definito “storico” da Grillo che nel suo blog precisa “”Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica a Roma e a Torino. Virginia Raggi al momento è in testa per la corsa alla carica di sindaco e andrà al ballottaggio, un risultato storico! Chiara Appendino tallona Fassino a Torino e tra due settimane sarà al ballottaggio, un risultato storico”. Renzi non ha commentato e verso le 3 di notte ha lasciato il Nazareno dove ha seguito i risultati elettorali. I vicesegretari Matteo Orfini e Debora Serracchiani si sono alternati nelle dichiarazioni del post-voto, la lotta tra Roberto Giachetti e Giorgia Meloni secondo le proiezioni, è stata serratissima: “I cittadini quando si esprimono vanno rispettati e la campagna elettorale non è ancora chiusa. A Roma, Giachetti ha pagato il prezzo del disastro Marino” commenta il dem Rosato. Il leghista Salvini dichiara: “Dove c’è la Lega si va, dove Berlusconi ha fatto altre scelte… campa cavallo…sono orgoglioso della coerenza e del contributo fondamentale della Lega al centrodestra – aggiunge -. La bassa affluenza è stata voluta da una vergognosa scelta di Renzi. Adesso contiamo di recuperare ai ballottaggi”. E ancora: “A Milano la sfida è tutta aperta fra quindici giorni: zero a zero e palla al centro, c’è una città da rilanciare” continua “a Roma Berlusconi ha sbagliato pesantemente e ha aiutato la sinistra, a prescindere da chi andrà al ballottaggio”. Dichiarazioni forti. Appuntamento tra due settimane con i ballottaggi che rischiano di far saltare alleanze e promettono nuovi colpi di scena.
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