Orlando agli Stati Generali dell’Esecuzione penale: gratitudine a Pannella per l’incessante monito sulle carceri

Andrea Orlando: "A Pannella dobbiamo gratitudine per avere tenuto alto questo monito e questa voce"

Immagine: Andrea Orlando, ministro della Giustizia

da Newsletter settimanale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito

Roma, 18 aprile 2016 – “Oggi che sulla testa dell’ Italia non pende più la spada di Damocle della sentenza Torregiani e che invece possiamo registrare da più parti riconoscimenti importanti al nostro lavoro, se è oggettivamente vero che questo percorso ha trovato uno stimolo fondamentale nell’ammonimento della CEDU è altrettanto vero che esso ha ricevuto la sua ispirazione dalla nostra storia e tradizione giuridica, una tradizione che da Beccaria in poi ha contribuito in maniera determinante a formare una concezione moderna della pena, non solo in Italia ma nel mondo.
In queste mie parole c’è un po’ di orgoglio nazionale che non voglio nascondere, ma c’è anche la consapevolezza di una colpevole distanza fatta di disattenzione e ritardi tra le voci che nel nostro Paese hanno richiamato l’ attenzione sul carcere e le reali condizioni dell’ esecuzione pena penale.
Qualche giorno fa con alcuni detenuti sono stato trovare a Marco Pannella; le soluzioni che negli anni lui ha proposto su questo fronte possono essere condivisibili o meno , ma i suoi incessanti moniti su una realtà trascurata sono stati troppo spesso inascoltati e a lui credo dobbiamo gratitudine per avere tenuto alto questo monito e questa voce”

Estratto dall’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando agli Stati Generali dell’Esecuzione Penale. Roma, 18 Aprile Auditorium Casa Circondariale Nuovo Complesso Rebibbia “Raffaele Cinotti” 

Stati Generali dell’Esecuzione Penale – Documento finale

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