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La Chiesa fa politica?

Immagine: Papa Francesco e il presidente palestinese Abu Mazen

L’interrogativo si è posto ripetutamente nel lungo cammino dell’umanità riguardo al rapporto tra Chiesa e potere politico. Superati finalmente potere temporale, clericalismo e tentazione di strumentalizzare la Chiesa per interessi di parte, enormi vantaggi ne sono derivati alla stessa Santa Sede.

Qualcuno ha riproposto l’interrogativo a proposito dell’incontro caloroso tra il Papa e Abu Mazen che ha partecipato domenica anche alla canonizzazione delle 2 prime sante palestinesi. Atti differenti perché l’incontro tra lo stato Vaticano e quello Palestinese sanciva il riconoscimento a pieno titolo allo stato di Palestina, secondo la filosofia mai smentita dal Vaticano: 2 Stati , 2 popoli, Israele e Palestina.

Papa Francesco ha impresso una spinta significativa all’accordo con la recente visita in Terra Santa e si è così conclusa una preparazione che durava da molti anni. Posizione coraggiosa quella di papa Francesco e Abu Mazen segnale importante a tutta la comunità internazionale, in una fase storica contrassegnata dalle barbarie del califfato, dal dramma del Mediterraneo con lo sbarco dei disperati che proseguono e con una iniziativa europea inadeguata e avara di solidarietà. C’è al riguardo da ricordare l’improvvisa missione di pace di Papa Francesco a Lampedusa e il suo grido di dolore e di dialogo rivolto a tutti i Paesi alle prese con guerre crudeli e fratricide nel l’impotenza della comunità internazionale. Sottovalutare il valore anche politico di simili gesti sarebbe imperdonabile superficialità. La testata del Vaticano, l’osservatore romano oltre a “unicuique suum” reca la scritta “quotidiano politico religioso”.

La Santa Sede annovera ambasciatori accreditati di tutti gli Stati e non meno numerosi sono i nunzi apostolici presenti nei diversi Paesi del mondo. La Santa Sede è attivamente presente nelle principali istituzioni internazionali, dall’Onu alla Fao. Ovviamente ispirazione religiosa e spirituale sono le stelle polari dell’azione della Chiesa specialmente dopo il Concilio Vaticano II.

Talvolta viene evocata la vecchia formula di Enrico IV di Francia:”Parigi val bene una messa”.

Il Papa perciò ha voluto la canonizzazione delle due suore palestinesi alla presenza di Abu Mazen in una piazza San Pietro pienissima di pellegrini. Il rito solenne cadeva nella domenica 17 maggio festa dell’Ascensione. Il Signore lascia i discepoli per tornare accanto al Padre. Non li abbandona però, non li lascia soli. Sarà sempre accanto a loro – dice Papa Francesco – perché propaghino il Vangelo e ne diffondano il messaggio di pace a tutti gli uomini della terra.

(da www.aje.it)