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USA, Ferguson in rivolta contro la polizia

Il commissariato di Ferguson, città dello Stato del Missouri, è stato preso di mira da manifestanti dopo la polemica conseguente alle dimissioni del capo della polizia Thomas Jackson. I cittadini del piccolo centro sono tornati in strada per protestare contro il presunto atteggiamento razzista riservato dagli agenti di Ferguson, in maggioranza bianchi, contro la popolazione afroamericana. Colpiti e feriti due agenti. All’inizio la protesta era contenuta quando si sono udite delle detonazioni che hanno fatto fuggire i dimostranti.

Dopo poche ore la conferma ufficiale: “Sono stati colpiti due agenti davanti alla sede della polizia, uno è ferito a una spalla, un altro al volto”. Successivamente il commissario della contea di St. Louis, Jon Belmar, ha annunciato che i due agenti hanno riportato ferite gravi ma sono vigili. Uno è stato colpito al volto, l’altro a una spalla. Tensione vera quindi. Prima della manifestazione si era dimesso il capo della polizia, Thomas Jackson, noto ormai in tutto il mondo per l’esplosione di violenze e proteste seguite alla morte di Michael Brown, diciottenne afroamericano.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ottenuto anche le dimissioni del city manager John Shaw, che ricopriva la carica dal 2007, mentre lo scorso dicembre due agenti della polizia erano stati uccisi da Brooklyn, un ragazzo afroamericano che intendeva, col suo gesto, vendicare Michael Brown e un altro giovane, Eric Garner, morto a New York per soffocamento dopo essere stato bloccato a terra da un agente della polizia. Sul web intanto sono state diffuse sia le foto sia i video della notte di Ferguson.
Lo scontro tra i cittadini e le forze dell’ordine non sembra quindi placarsi e nuove sfide di politica interna attendono il presidente Obama, che più di tutti ha la possibilità di fermare quest’escalation di follia.