Filosofia e letteratura del “Casanova. Il seduttore nobile” di Pierfranco Bruni

Una analisi filosofica e letteraria per approfondire libertà individuale e responsabilità, fondamenti dell'esistenza umana. Teorizzazioni che mettono in relazione Giacomo Casanova con le idee di filosofi come Jean-Paul Sartre e Martin Heidegger. Credo che dopo i libri di Piero Chiara (autobiografia in ricerca) e Roberto Gervaso (saggio complesso) "Il seduttore nobile' di Bruni per Solfanelli Editore rappresenti un'opera aperta alle indagini ontologiche oltre che filologiche

Marilena Cavallo

Finalmente un lavoro in cui l’idea prende il sopravvento sulle “cose” e il pensiero sulle avventure. Uomo e personaggio sono un intreccio indelebile nel “Casanova. Il seduttore nobile” di Pierfranco Bruni pubblicato in questi giorni da Solfanelli Editore.
Bruni offre una visione approfondita e dettagliata della figura di Giacomo Casanova, uno dei personaggi più affascinanti e complessi della storia letteraria e culturale europea. Sul piano letterario può essere analizzato come un esempio di biografia letteraria, che cerca di ricostruire la vita e l’opera di Casanova attraverso una narrazione avvincente e dettagliata.
La scrittura di Bruni è esemplare ed è caratterizzata da una grande attenzione al dettaglio e da una profonda conoscenza della vita e dell’opera di Casanova, che consente al lettore di immergersi nella sua storia e di comprendere meglio la sua personalità e la sua arte.

In termini filosofici può essere letto come un’analisi della filosofia esistenziale di Casanova, che enfatizza la libertà individuale e la ricerca della felicità. La figura di Casanova può essere vista come un esempio di individuo che vive la vita con passione e intensità, senza mai fermarsi a riflettere sulle conseguenze delle sue azioni. Tale filosofia esistenziale potrebbe essere messa in relazione con le idee di filosofi come Jean-Paul Sartre e Martin Heidegger, che hanno teorizzato la libertà individuale e la responsabilità come fondamenti dell’esistenza umana. Non mancano i suoi contemporanei da Voltaire a Rousseau.
La complessità della figura di Casanova emerge come un tema centrale nel lavoro di Bruni, che non può essere ridotta a una semplice etichetta di “seduttore” o “avventuriero”. Al contrario, Casanova emerge come un personaggio multiforme e contraddittorio, che combina elementi di genialità e di follia, di creatività e di distruzione. Questa complessità può essere vista come un riflesso della complessità della vita stessa, che non può essere ridotta a schemi o categorie semplici.
“Casanova. Il seduttore nobile” offre una visione approfondita e dettagliata della figura di Giacomo Casanova, che può essere letta e interpretata da diverse prospettive. La sua analisi filosofica e letteraria consente di comprendere meglio la personalità e l’opera di Casanova, e di apprezzare la sua complessità e la sua ricchezza.
Credo che dopo i libri di Piero Chiara (autobiografia in ricerca) e Roberto Gervaso (saggio complesso) “Il seduttore nobile’ di Bruni rappresenti un’opera aperta alle interpretazioni ontologiche oltre che filologiche.

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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