Quando la filosofia svela la bellezza nell’arte, nel volume di Massimiliano Pappalardo

"Filosofia della bellezza. L’essenziale è visibile agli occhi": la presenza quasi eterea dell'autore accompagna il lettore nel rivolgere lo sguardo alla bellezza intrinseca nell’arte ed estrapolata da un pensare filosofico. Massimiliano Pappalardo, racconta l’arte svelando significati nascosti, leggendo tra le pieghe delle opere, l’animo degli artisti "testimoni della consistenza dell’essere". Emblematica la cover del volume, “la mia ombra” è sineddoche di quello che sarà attraverso la lettura. Una lettura che coinvolge, appassiona, interpretando "l’urto dell’arte"

Catania, 22 ottobre 2022 – L’incontro con Massimiliano Pappalardo in occasione del Catania Book Festival a maggio di quest’anno mi ha spinto a leggere il suo libro “Filosofia della bellezza. L’essenziale è visibile agli occhi” per la Effatà Editrice, dando l’abbrivio a una profonda collaborazione volta alla rinascita della Fondazione Culturale Brancati della quale rivesto il ruolo di membro del CdA.

Il tema della bellezza intrinseca nell’arte ed estrapolata da un pensare filosofico cattura immediatamente l’attenzione facendo leggere il testo quasi di getto.

L’autore, alla stregua di un moderno Virgilio, prende per mano il lettore e lo accompagna attraverso un percorso, per educare lo sguardo all’arte, per una sua con-versione al senso della bellezza. Presenza discreta, quasi eterea, racconta l’arte nelle sue declinazioni, indica, svela significati nascosti, legge tra le pieghe delle opere l’animo degli artisti che le hanno generate. La scelta dell’immagine di copertina diventa così emblematica, “la mia ombra” è sineddoche di quello che sarà attraverso la lettura. Una lettura che coinvolge, che appassiona, che interpreta “l’urto dell’arte”.

L’apparente casualità della scelta degli artisti ha come filo conduttore l’interpretazione unica e univoca della realtà che scaturisce dalla «ricerca costante e dolorosa» di quell’altro che solo uno sguardo diverso può cogliere. Uno sguardo che «tras-forma il quotidiano facendone sinfonia per gli occhi».

La realtà viene metabolizzata e restituita in altra forma, denuncia di un mondo interiore spesso controverso e articolato non privo di domande, sempre proteso alla ricerca di «un incontro dell’io con le cose».

Ecco che il legame tra le varie figure, man mano che si procede nella lettura del volume, inizia a prendere forma e si identifica con la messa a fuoco dell’animo ribelle e indomabile dell’artista spesso scollato dal comune senso del tangibile, il solo che riesce a restituire una realtà espressiva priva di fronzoli o ostentazioni «come fa l’argilla che proprio attorno al vuoto trova la possibilità del vaso». D’altronde quando si crea si dà forma al vuoto. E qui traspare il senso di onnipotenza quasi divino che caratterizza ogni opera artistica, che trasmuta il reale, l’usuale, in opera d’arte, in bellezza, in carezza visiva, che «trasforma le immagini consuete, rendendole più intense e più corrispondenti all’attesa degli occhi».

Silenzio, contemplazione, dramma, nostalgia, desiderio, isolamento, sperimentazione, compassione, spiritualità, accomunano l’esistenza di questi grandi personaggi. L’arte è l’unica ad aprire squarci a mostrare il vero senso di quello che il reale nasconde.

L’artista legge oltre le righe del quotidiano, è «testimone della consistenza dell’essere» – scrive l’autore – col fine di attivare nel lettore ricerca di significato in ciò che esso vuole esprimere, per «spezzare i lacci del legame ordinario e abitudinario con l’ordine delle cose».

Viene messa in luce l’arte come «accadimento, evento relazionale tra il gesto inedito e la realtà». Il fine dell’artista è quindi quello di aiutare lo sguardo dello spettatore ad interpretare la realtà scardinando il senso comune ad essa assegnata, agendo contro le abitudini per «contemplare il mistero della realtà con occhi incontaminati», ritornando ad una visione primigenia, di stupore infantile. L’artista, sia esso pittore, scultore, poeta, fotografo o altro, mediante la sua «sensibilità quasi oracolare» percepisce, scopre i segni segreti presenti nelle cose traducendoli in opere tanto straordinarie quanto semplici nel loro rivelarsi, pertanto cariche di bellezza.

Il libro si svela così come un invito al viaggio della realtà attraverso l’arte.

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Cenni biografici dell’autore

Massimiliano Pappalardo, nato a Catania, è filosofo, storico, autore di canzoni con un master in controllo di gestione. Oggi ricopre il ruolo di Responsabile Ricerca e Innovazione presso EXECO HR una società di consulenza e formazione manageriale.

È tra i massimi esperti in Italia di temi quali la consapevolezza, la responsabilità, la delega educativa su cui tiene corsi in ambiti imprenditoriali.

È stato direttore responsabile dei Campus del Politecnico di Milano e dell’Università Vita e Salute dell’Ospedale San Raffaele. Con Effatà Editrice ha pubblicato nel 2013, insieme a Laura Guzzo, Dammi vita! Le parole  delle relazioni,  seguito nel 2018 dal successo editoriale Filosofia dell’educazione, nel 2020 Filosofia della bellezza. L’essenziale è visibile agli occhi e nel 2021 dal libro Essere antifragili o del coraggio.

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