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Libia. La stampa saudita avverte Haftar. Ipotesi ritiro dal conflitto

Tripoli, 16 luglio 2020 –  In conflitto in corso in Libia potrebbe essere vicino a una svolta decisiva. Per la prima volta, infatti, la stampa del Golfo comincia a parlare non solo del ritiro del generale Khalifa Haftar da Sirte, la città a metà strada fra Tripoli e Bengasi che oggi rappresenta la linea del fronte, ma anche del possibile invio di una forza militare dell’Europa sotto l’egida delle Nazioni Unite nella strategica zona della Mezzaluna petrolifera, l’area costiera che ospita i termina di esportazione del greggio libico. A riferirlo è il più importante quotidiano panarabo di proprietà saudita, “Asharq al Awsat”, con sede a Londra, in un articolo rilanciato anche dalla principale emittente televisiva satellitare saudita “Al Arabiya”, con sede a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Secondo fonti ufficiose citate dal quotidiano, una delegazione militare e politica statunitense “di alto livello” avrebbe incontrato Haftar ieri nella sua base di Rajma, in Cirenaica, proponendo di evacuare la Mezzaluna petrolifera da qualsiasi forza militare con la supervisione di forze europee sotto il cappello dell’Onu. Fonti vicine a Haftar, citate sempre da “Asharq al Awsat”, l’hanno descritta come “l’ultima possibilità” per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con il Governo di accordo nazionale (Gna) alleato della Turchia.

Il giornale saudita edito a Londra spiega che sarebbero in corso forti pressioni a livello internazionale nei confronti del generale Haftar per convincerlo a ritirare le sue forze da Sirte in direzione di Agedabia. Secondo “Asharq al Awsat”, se da un lato si rafforzano i venti di guerra in Libia, dall’altro sono in corso trattative segrete tra diverse parti regionali e internazionali per convincere Haftar e i suoi alleati russi a ripregare verso Agedabia, città natale del “feldmaresciallo” classe 1943. Il giornale parla anche di minacce statunitensi di isolamento e di sanzioni contro Haftar nel caso in cui quest’ultimo continuasse a bloccare la ripresa della produzione petrolifera. Fonti del giornale arabo parlando anche della possibilità che gli aerei turchi possano colpire direttamente la base di Rajma, fuori Bengasi, sede di Haftar in caso di conflitto aperto. “Asharq al Awsat”, peraltro, sostiene che i caccia turchi avrebbero di recente già condotto una serie manovre davanti alle coste libiche, in una sorta di “prova generale” per un attacco mirato contro Rajma. (Res).  © https://www.agenzianova.com/ [1]