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G7 positivo per Conte. Tensione sui dazi

9 giugno 2018 – Il G7 di Charlevoix in Canada si è chiuso senza la possibilità di trovare un compromesso tra i leader europei e gli Usa sul commercio mondiale. Donald Trump, come annunciato, ha lasciato il vertice dopo la prima sessione dedicata all’eguaglianza di genere. Il presidente degli Stati Uniti ha saltato così lo spinoso dossier del clima. E prima di andar via ha ammonito: reagire ai dazi sarebbe un errore. Ma Canada ed Europa hanno già pronte le contromisure. Per Giuseppe Conte  il  bilancio del G7 è positivo. A margine dei lavori, alla conferenza stampa finale il presidente del Consiglio ha dichiarato: “Dal mio punto di vista il bilancio complessivamente è positivo per l’Italia perché sono stati due giorni veramente intensi’’. Poi, sulla Russia ‘’ la posizione dell’Italia è nel contratto di governo”. E spiega:  “Ho ottimi rapporti con Di Maio, ma io mi assumo la piena responsabilità di guidare questo governo e indirizzarne la politica”. Con Christine Lagarde, direttrice dell’Fmi il colloquio “è stato assolutamente sereno, toni distesi: nessuna preoccupazione da parte mia e nessuna da parte sua” per lo stato dell’economia italiana,  dice il premier Conte.

Sui migranti “Italia valuterà comportamento degli altri. Non ce l’abbiamo con le ong” Conte affronta anche la questione migranti.  “Il tema dell’immigrazione è stato un tema continuamente evocato, non era specificamente indicato nell’agenda del G7, ma in tutti gi incontri l’ho toccato direttamente. Perché’ su questo tema si gioca il futuro dell’Europa. Merkel ha detto che Italia è rimasta abbandonata a se stessa in questi anni. L’Italia per una volta valuterà gli altri, ci aspettiamo solidarietà vera. Questo significa che il regolamento di Dublino sarà modificato per dimostrare che questa Europa la vogliamo più equa. Non vogliamo più soldi, vogliamo che la gestione dei flussi migratori e delle procedure di rimpatrio sia un problema gestito a livello collettivo europeo e condiviso”. Poi: “Questo governo non ce l’ha con le Ong. Per adesso la gestione dei flussi migratori con l’approccio articolato sta funzionando, ma non può essere questa la soluzione”.   “Non contenti dei dazi. Individuato un percorso proficuo” “Il problema degli scambi commerciali è quello che ha creato maggiore conflittualità nell’agenda del G7. E’ il mio primo G7 ma non ce n’erano stati altri così conflittuali alla vigilia. I Paesi europei, e noi siamo tra quelli, non possono essere contenti perché da quelle misure possono essere svantaggiati. Alcune dichiarazioni alla vigilia hanno creato un’escalation”, ammette il presidente del Consiglio. Ma aggiunge: “Abbiamo individuato un percorso condiviso che in tempi ragionevoli porterà a rivedere il sistema del WTO che è un regolamento elaborato molto tempo fa e che va adattato. Noi partner europei abbiamo condiviso la necessità di intervenire. Le misure protezionistiche in un sistema così integrato genera reazioni e controreazioni”. “Missioni militari, nessun disimpegno” “Lunedì vedrò Stoltenberg. La nostra posizione sulla Nato rimane la stessa, non cambiamo posizione di giorno in giorno. Siamo collocati nella Nato e ci rimarremo. Quanto alle missioni militari internazionali “valuteremo le missioni che ci vengono richieste di volta in volta. Non abbiamo valutato di disimpegnarci nelle missioni in corso. Quelle future? Speriamo non ci siano perché vorrebbe dire che non ci sono crisi nuove”, dice Conte. “Isolare la Russia non conviene a nessuno” In precedenza il premier, incontrando i giornalisti a margine dei lavori, aveva parlato anche dei rapporti con la Russia: “Per quanto riguarda le sanzioni, gli accordi di Minsk sull’Ucraina non sono ancora attuati. Ma noi abbiamo prospettato a tutti che avere la Russia isolata non conviene a nessuno, quindi ho rappresentato l’auspicio mio e dell’Italia che ci spossa essere quanto prima un G8 con la Russia seduta al tavolo”.  “Trump è contento del nuovo governo, presto incontro in Usa” “Con Trump abbiamo avuto un colloquio molto cordiale, ha fatto le congratulazioni a me personalmente e al nuovo governo, era molto contento di questa nuova esperienza governativa, del fatto che due forze nuove avessero ricevuto un consenso elettorale e siano riuscite a formare una maggioranza di governo”, ha aggiunto Conte. “All’esito di questo colloquio molto franco c’è stato un invito alla Casa Bianca che abbiamo concordato verrà raccolto al più presto possibile, non appena sarà possibile trovare una data comune nelle rispettive agende”. Trump: “Conte una brava persona, farà un grande lavoro” E il presidente Usa conferma la sintonia con Conte e l’invito alla casa Bianca. “Ho appena incontrato il nuovo primo ministro italiano Giuseppe Conte, davvero una brava persona”, scrive Donald Trump su Twitter. “A breve sarà ricevuto con tutti gli onori a Washington, alla Casa Bianca. Farà un grande lavoro”. Trudeau: documento finale G7 firmato da tutti Il premier canadese, che ha ospitato il difficile summit, ha detto che tutti i Paesi del G7 hanno sottoscritto il documento finale, malgrado le forti tensioni con gli Stati Uniti. Trudeau nella conferenza stampa finale ha detto che Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Giappone hanno elaborato un “testo condiviso” da tutti. Con Trump, ha ammesso, “ci sono state conversazioni piuttosto ruvide riguardo i dazi”. Merkel: documento comune sul commercio ma restano distanze Angela Merkel ha annunciato che i leader del G7 si sono messi d’accordo su una posizione comune in tema di commercio, anche se rimangono divergenze di vedute. “Parto dal principio che avremo un testo comune sul commercio ma non risolve i problemi nel dettaglio: abbiamo opinioni differenti dagli Usa”, ha detto la cancelliera tedesca parlando con i giornalisti a margine del G7. Macron: dichiarazione sul commercio non risolve tutto  Sulla stessa linea in presidente francese Emmanuel Macron. La dichiarazione comune del G7 sul commercio “non risolve ogni problema”, afferma il capo dell’Eliseo, in sintonia con le parole di Angela Merkel. “Questo era uno step importante ma ciò nonostante è solo uno step e non risolve tutto, e per questo prevediamo di continuare il nostro lavoro nei prossimi mesi “, spiega Macron. Trump: “Usa trattati ingiustamente” Prima di andar via il presidente Usa ha tenuto una conferenza stampa. “Abbiamo concluso un G7 di grande successo. Ora parto per Singapore”, ha detto Trump prendendo la parola. Il presidente ha toccato il tema del commercio e ha detto: “Gli Usa sono stati trattati ingiustamente”.  “Io non do la colpa agli altri, do la colpa ai nostri leader passati. abbiamo perso 817 miliardi di dollari sul commercio, è ridicolo e inaccettabile”. “Dazi? Non possiamo perdere” “Non possiamo perdere”: così Trump ha risposto a chi gli chiedeva se temesse rappresaglie per i dazi e una guerra commerciale a livello mondiale. “Non possiamo andare avanti con una situazione in cui gli Stati Uniti sono il salvadanaio da cui tutti rubano”, ha aggiunto riferendosi agli squilibri commerciali degli Usa anche verso i paesi alleati. “Vogliamo un’area libera da dazi, nessun sussidio e nessuna barriera: è così che vorrei il mondo, questo è l’obiettivo finale quindi sì, l’ho suggerito e ci stanno pensando”, ha detto Trump. “È stato forte il linguaggio utilizzato perché le cose non possono andare avanti così, perché i leader del passato negli Usa non hanno fatto un buon lavoro sul commercio. Questo deve cambiare, i dazi devono abbassarsi, non possono continuare a sfruttarci”. “Fiducioso sul vertice con Kim” Per quanto riguarda i rapporti con la Corea del Nord, il presidente americano si è detto fiducioso sul prossimo vertice con il leader  Kim Jong-un. “Sono fiducioso”, ha detto, nella conferenza stampa finale, “sento che Kim vuole fare qualcosa di grandioso e ora ha questa opportunità e non l’avrà più. Ha un’opportunità che pochissime persone hanno mai avuto nella storia. E mi sento positivo”.  “Mosca torni nel G8” Trump ha ribadito che “avere la Russia di nuovo nel G8 sarebbe una cosa positiva, noi cerchiamo la pace, non siamo qui per fare giochi”. Così Donald Trump insiste nel dire che considera che un ritorno della Russia nel gruppo dei Grandi “sarebbe una cosa positiva per la Russia, per gli Stati Uniti e per il mondo intero”. Riguardo poi alle posizioni degli altri leader, il presidente americano ha detto che “si è discusso, non c’è stato un voto, ad alcuni piace l’idea”. Il ritardo del presidente Usa Trump era arrivato in ritardo. Il presidente del Canada Justin Trudeau, vista l’assenza del leader Usa, aveva comunque fatto cominciare la sessione dedicata all’uguaglianza di genere. Quando poi Trump era arrivato nella sala dei lavori aveva preso posto vicino al direttore del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. Dopo le dichiarazioni muscolari della giornata di ieri via Twitter, tuttavia, i toni si sono placati con l’avvio del vertice e dei faccia a faccia tra i leader.