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Bombardamenti in Siria, Papa Francesco subito tregua e aiuti umanitari

In Siria violata la tregua umanitaria approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Stamattina a poche ore  dalla firma della risoluzione Onu, il regime di Assad ha ordinato attacchi aerei sulla Ghuta orientale, roccaforte dei ribelli alle porte di Damasco. Chifouniya, località alla periferia di Duma è stata bombardata due volte, mentre sei missili sono stati lanciati su Harasta, quattro su Hamriya  ed altri quattro su Kafr Badn. Dall’inizio dei bombardamenti, il 18 febbraio, a Chifouniya per la prima volta si sono anche verificati combattimenti tra le forze governative e i combattenti del gruppo ribelle dell’Esercito dell’Islam. Lo riferisce l’Osservatorio per i diritti umani secondo cui almeno 8 sarebbero i morti ed oltre 30 i feriti.

Sulla situazione siriana hanno discusso telefonicamente, secondo fonti del Cremlino, i presidenti russo Vladimir Putin e francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Durante il colloquio i tre leader si sono impegnati a continuare gli sforzi comuni nell’applicazione della risoluzione Onu sulla tregua umanitaria di trenta giorni in tutto il Paese, adottata ieri dal Consiglio di Sicurezza di cui non si conosce ufficialmente la data di inizio. La richiesta di tregua è stata estesa a tutte le parti ad esclusione dei gruppi terroristici Isis ed  Al Nusra ex gruppo jaedista..

Intanto l’Iran in difesa del regime siriano di Assad ha fatto sapere che nel complesso la tregua sarà rispettata. Teheran  ha escluso dal piano le periferie di Damasco controllate dai terroristi su cui proseguiranno i raid aerei.  

Un dramma che continua, per il quale Papa Francesco al termine dell’Angelus di oggi ha lanciato un nuovo accorato appello per la fine immediata delle violenze nell’ “amata e martoriata Siria dove la guerra è riesplosa specialmente nel Ghouta”. ‘’Questo mese di febbraio è stato uno dei più violenti in sette anni di conflitto – ha detto anche Francesco – sono stati colpiti gli ospedali, centinaia di vittime civile tra bambini, donne e anziani che non hanno da mangiare. Tutto questo è disumano.

Non si può combattere il male con altro male. E la guerra è male. Sia dato accesso agli aiuti umanitari – cibo e medicine – e siano evacuati i feriti e i malati. Preghiamo Dio che questo avvenga senza indugio’’.