Siria, attacco con autobomba a bus di sfollati

I bus trasportavano cittadini dei villaggi di Foua e Kafraya ed erano diretti ad ovest di Aleppo in virtù dell'accordo raggiunto tra il regime e i ribelli

In Siria  attentato con autobomba accanto ad un bus che trasportava persone sfollate da località siriane lealiste. Almeno 70 persone sono state uccise e altre 130 sono rimaste ferite. L’auto, riporta l’Osservatorio siriano dei diritti umani, è esplosa a Rashidine, quartiere ribelle a ovest della città di Aleppo dove si trovavano i bus che trasportano cinquemila persone sgomberate ieri da Foua e Kafraya, due località filogovernative  del nordovest della Siria assediate dai ribelli. Le immagini che circolano su Twitter sono di  autobus con le fiancate squarciate, i vetri in frantumi e decine di corpi in terra. Sui bus per la maggior parte erano cittadini provenienti da due villaggi evacuati nel quadro di un accordo tra le fazioni in lotta,in attesa di entrare nella  città di Aleppo. L’accordo raggiunto sulla base di una  intesa tra Damasco e i ribelli, con la supervisione di Iran, Turchia e Qatar, prevedeva l’evacuazione di circa 5.000 persone e il loro ingresso nello zone controllate dal regime di Assad in cambio del permesso accordato ai ribelli e alle loro famiglie di lasciare le città di Madaya e Zabadani, a Nord di Damasco, per raggiungere Idlib .  I ribelli avrebbero voluto rimodulare l’accordo e  ottenere nuove condizioni, e nel  frangente  di giungere ad un aggiornamento  dell’intesa avrebbero  però fermato il convoglio sciita a Rashideen .La richiesta di evacuazione dei villaggi accolta il 14 aprile,  era partita dalle Nazioni Unite.

Stampa Articolo Stampa Articolo