Capodanno di sangue a Istanbul. Attentato al Reina club

Ennesima ondata di sangue a chiusura del 2016. "Attentato punta a seminare il caos" ha dichiarato il presidente turco Erdogan

Istanbul, 1 gennaio 2017 – A Istanbul Capodanno di terrore e sangue. Qualche minuto prima dello scoccare della mezzanotte (11.30 ora italiana-1.30 ora locale) una sparatoria al Reina club discoteca della capitale turca, sono rimaste uccise 39 persone e molti sono i feriti. Almeno 600 gli ospiti, dell’esclusivo night club nel quartiere di Besiktas con affaccio nello splendido panorama del Bosforo circondato dal mare, che la notte del 31 dicembre sono stati travolti da spari senza fine da killer armati di kalashnikov. Alcuni testimoni dell’ennesima strage degli  ultimi minuti del  2016, hanno detto che alcuni uomini, hanno fatto irruzione nel locale,  travestiti da Babbo Natale. Notizia smentita qualche ora fa dal primo ministro turco, Binali Yildirim,  in una intervista televisiva, secondo cui solo uno sarebbe l’attentatore e non avrebbe avuto alcun travestimento, ‘’qualunque altra informazione se non quella che vi sto dando io non è giusta’’così Yildirim  che ha inoltre affermato, che le forze dell’ordine in sinergia con la sicurezza turca stanno lavorando nelle indagini alla ricerca del killer fuggito dal posto dell’agguato, e che le notizie verranno aggiornate nelle prossime ore.

 Tra le vittime 15 stranieri alcuni di nazionalità saudita, marocchina, libanese e libica. Per quanto riguarda gli stanieri coinvolti nella sparatoria, una ragazza araba israeliana è morta nell’attacco, secondo fonti del  ministero degli Esteri, mentre Bruxelles parla di una probabile vittima turco-belga, un giovane ventenne residente nella regione fiamminga del Limburgo. Non ci sarebbero al momento italiani coinvolti, ma  continuano le verifiche della Farnesina.  

Secondo testimoni, un uomo è entrato nella discoteca dopo aver neutralizzato i buttafuori e ha quindi iniziato a sparare a raffica sulle persone, caricando a più riprese il kalashnikov. Molte persone colte dal panico degli spari, si sarebbero gettate nelle acque dello stretto del Bosforo per tentare di sfuggire al killer che avrebbe urlato ”Allah Akbar”prima di dileguarsi, facendo perdere le tracce. “L’ho visto uccidere una guardia e una donna”, ha detto Mehmet Dag, 22 anni, sotto shock che in un  filmato da lui girato  mostra le ambulanze e le luci di un ponte di Istanbul, mentre l’assordante rumore degli spari risuona dall’interno del club.

“Vogliono creare caos, non cederemo a sporchi giochi”, ha detto oggi alla Tv turca il presidente Recep Tayyp Erdogan, e che il Paese combatterà fino alla fine contro ogni forma di attacco da parte di gruppi terroristici. “Stanno cercando di creare il caos, di demoralizzare la nostra gente e di destabilizzare il Paese con attacchi abominevoli che colpiscono i civili. Noi ci manterremo calmi come nazione, stando ancora più vicini e non cederemo ai loro sporchi giochi ”  ha ribadito ed aggiunto poi   il presidente Erdogan in una dichiarazione scritta.  

”Sono molto addolorato e vicino al popolo turco”, ha dichiarato Papa Francesco sui  fatti di sangue di Capodanno ad Istanbul.  

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