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Presidenziali USA: Hilary Clinton mette a segno il secondo colpo

Il secondo dibattito presidenziale vede nuovamente Hilary Clinton aggiudicarsi il favore della platea rispetto al suo avversario Donald Trump. Tuttavia, secondo un sondaggio del canale televisivo americano CNN, per il 63% del pubblico Trump ha fatto meglio della volta precedente.

Aldilà di chi siano stati i vinti e quali i vincitori gli esperti concordano nel dire che questo sia stato uno dei dibattiti peggiori nella storia delle presidenziali USA, fatto quasi completamente di colpi bassi e pochi discorsi concreti.

Dopo aver evitato i media per due giorni, a causa dello scandalo suscitato dal video [1] del Washington Post dove Trump faceva volgari (e a tratti criminali) commenti sessisti, il candidato repubblicano ha convocato a sorpresa una conferenza stampa a sole due ore prima del dibattito.

Ad accompagnarlo c’erano tre donne che hanno accusato Bill Clinton, marito di Hilary, di essere un molestatore e una quarta che afferma di aver subito una violenza a soli 12 anni da parte di un uomo che fu difeso dall’allora avvocatessa Hilary Clinton.

Il dibattito quindi si è aperto con i due contendenti che non si sono neanche stretti la mano ed è stato monopolizzato per buona parte da accuse personali. L’apice è stato raggiunto quando Trump ha affermato di voler vedere Hilary in carcere per lo scandalo delle mail segrete e la Clinton ha ribattuto definendolo completamente inadatto a governare il popolo americano e citando le parole dette da Michelle Obama durante la convetion democratica: “quando loro volano basso, noi voliamo alto”.

Sulla questione siriana i candidati hanno ribadito le loro posizioni inconciliabilmente opposte: Hilary è a favore di una continuità con la strategia adottata da Obama mentre Trump definisce la stessa completamente sbagliata e a favore dei terroristi, proponendo nuovamente un allineamento con la Russia. Tuttavia nessuno dei due è riuscito a fare affermazioni concrete sulle politiche che adotterebbero qualora si ritrovassero a occupare lo studio ovale.

Donald Trump è riuscito, rispetto al primo dibattito, a mantenere la calma e assumere un tono più pacato ma i suoi consensi continuano a calare. Aumentano invece, nelle file repubblicane, coloro che si schierano a favore di una sua rinuncia alla candidatura e addirittura personaggi famosi dal calibro di Robert De Niro lanciano appelli, letteralmente senza mezzi termini, affinché il popolo americano non voti a suo favore. 

Hilary è già a un passo dalla Casa Bianca? Di questo non possiamo esser certi, quel che è certo è che questo dibattito non sarà fra i più ricordati della storia delle presidenziali americane.