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Il re del Marocco Mohammed VI ha concluso la visita di lavoro e di amicizia in Costa d’Avorio, iniziata il 30 maggio

Si è conclusa la visita di lavoro e di amicizia del re del Marocco Mohammed VI in Costa d’Avorio, iniziata il 30 maggio e terza tappa del suo tour nell’Africa subsahariana, dopo Senegal e Guinea Bissau. Il sovrano è accompagnato da una folta delegazione di ministri, direttori di istituti pubblici e semi-pubblici, operatori economici, e diverse personalità del mondo dell’industria. Durante questa visita il re ha avuto un colloquio con il presidente Alassane Ouattara presso il palazzo presidenziale di Abidjan, incentrato su varie questioni d’interesse comune tra i due paesi e volto a consolidare la cooperazione sud-sud attraverso vari progetti di sviluppo.

Le convenzioni riguardano la cessione di una parte della partecipazione statale nella Società Ivoriana di Banca (Sib) alla marocchina Attijariwafa Bank attraverso un contratto che prevede l’acquisizione da parte della banca marocchina del 75 per cento del capitale della Sib; la realizzazione di una struttura per la pesca artigianale nella città Grand-Lahou, progetto che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro per 2.790 pescatori e quindi di creare posti di lavoro; l’autorizzazione alla diffusione delle onde di Radio Mediterranea Internazionale (Radio Medi 1) in Costa d’Avorio. Vi sono inoltre tre protocolli di accordo tra Casablanca Finance City Authority e il Centro di Promozione degli Investimenti ivoriano; l’Agenzia Nazionale di sostegno allo sviluppo rurale in Costa d’Avorio e l’Office Cherifien dei Fosfati (OCP S.A.); il Consiglio Caffè-cacao e OCP S.A.

A margine della cerimonia di firma sono stati presentati i membri e le commissioni del Gruppo d’Impulso Economico Marocco-Costa d’Avorio, in cui la co-presidenza è composta dai ministri degli Affari Esteri ed i presidenti dei patronati dei due paesi.

Sono ben 22 accordi firmati dal Gruppo d’Impulso su progetti “maturi e pronti ad essere eseguiti”, ha spiegato Salaheddine Mezouar, ministro marocchino degli Affari Esteri.

Nella stessa visita re Mohammed ha inaugurato l’avvio dei lavori di costruzione di un complesso di formazione professionale qualificata per l’edilizia e il turismo a Youpougon, che sarà pronto nell’ottobre 2016; ha quindi donato al Centro Ospedaliero Universitario di Youpougon due tonnellate di medicinali per il trattamento di malattie infettive e la lotta all’Aids.

Nella città di Grand-Lahou il sovrano ha avviato i lavori per la realizzazione del progetto Punto di Sbarco di Pesca Strutturato finanziato dalla Fondazione Mohammed VI per lo Sviluppo Duraturo nell’ambito della cooperazione sud-sud.

I due Capi di Stato hanno poi presieduto la cerimonia di presentazione del Progetto per salvaguardare, valorizzare e riabilitare ecologicamente la Baia di Cocody e la laguna d’Ebrie, le quali costituiscono zone nevralgiche e altamente simboliche d’Abidjan, ma nello stato attuale rispecchiano la grande fragilità ambientale.

Tale progetto, illustrato dal presidente di Marchica Med Said Zarrou, è stato elaborato grazie all’Orientamento reale del febbraio 2014, quando il sovrano aveva chiesto ai responsabili di questa istituzione marocchina pubblica di mettere la propria esperienza a disposizione degli ivoriani. Nello specifico il progetto riguarda la costruzione di infrastrutture stradali e idriche. Per la sua realizzazione sono state firmate quattro convenzioni.

Nella Grande moschea d’Abidjan il re, che è Capo dei Credenti, ha svolto la preghiera collettiva del Venerdì e ha donato 10mila copie del Corano alle moschee ivoriane.

Alla conclusione della visita è stato pubblicato una comunicato congiunto in cui viene sottolineato che “la visita s’inserisce nell’ambito del consolidamento di un partenariato forte, ambizioso e mutualmente benefico tra i due paesi in tutti i settori, nonché il rafforzamento delle consultazioni politiche regolari tra i due Capi di Stato sulle questioni africane ed internazionali”.

Il comunicato prosegue indicando che “fedeli della loro convinzione secondo cui Africa deve aiutare Africa, i due capi di stato hanno riconosciuto la necessità di coniugare i loro sforzi per la lotta contro le nuove forme di criminalità, cioè terrorismo, cybercriminalità, pirateria marittima, traffico di droga; a questo riguardo hanno riaffermato l’impegno di dar vita nello spazio Nord-Est Africano a importanti sinergie nei settori strategici dell’ambiente, della sicurezza alimentare, dell’interconnessione logistica, cose che verrebbero a costituire una concertazione politica di coordinazione della sicurezza e dell’integrazione regionale per lo sviluppo e la prosperità del continente”.

Il comunicato congiunto conclude che “il presidente Alassane Ouattara ha salutato gli sforzi del Marocco per trovare una soluzione definitiva al conflitto regionale attorno della questione del Sahara marocchino, e ha ribadito il sostegno fermo della Costa d’Avorio alla proposta marocchina di concedere una larga autonomia alla regione del Sahara nel quadro della sovranità, dell’unità e dell’integrità territoriale del Marocco”.

Il sovrano marocchino è quindi partito alla volta della quarta tappa del suo viaggio: il Gabon.