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2018: che anno ci aspetta?

Roma – Che anno sarà il prossimo? Politica, economia, scienza, clima, Chiesa. Proviamo a guardare avanti partendo proprio da quelle che si preannunciano le elezioni meno certe di tutta la storia repubblicana italiana. Trattative interminabili, governi fragilissimi, convergenze parlamentari di vario genere e i soliti nomi sulla griglia di partenza: Giuliano Amato e Paolo Gentiloni. Il rischio è questo qualora le urne non esprimeranno (come pare probabile) una maggioranza stabile. Siamo ancora in una “fase fluida” che a marzo potrebbe arrivare ad una qualche forma precisa oppure no, i tre poli sono le uniche certezze: Pd e alleati minori, Cinque Stelle e centrodestra al momento diviso tra berlusconiani, leghisti e seguaci di Giorgia Meloni. L’incognita? La sinistra di Grasso e Boldrini. Non sarà facile per Mattarella cucire una buona stoffa, il processo potrebbe richiedere mesi, un po’ ciò che sta accadendo in Germania da mesi senza un governo. L’Europa un po’ zoppa a causa dell’incertezza politica tedesca, Angela Merkel sta ancora trattando con i socialdemocratici per formare un governo stabile, fallito il tentativo coi liberali. Un letargo politico che dura ormai dal 24 di settembre, un Era fa, inoltre la partecipazione dei socialdemocratici a un’altra edizione della “grande coalizione” sarebbe positiva per tutta l’Europa ma lascerebbe all’estrema destra (AFD) il ruolo di principale opposizione al Budestag, soluzione senza precedenti dalla fine del secondo conflitto mondiale che dà la cifra dell’incedere populista. Come scritto in precedenza al momento è Macron l’uomo nuovo, il futuro di un’Europa senza più leader archetipico, ma Parigi senza Berlino ci regala una visione europeista molto ristretta. Senza contare il difficile momento del nostro Paese, la crisi catalana e la resistenza di Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria: una piccola Mitteleuropa capace di decidere il destino di una gran fetta di europei. Tutto questo mentre da Est soffiano venti di antico Impero russo con lo zar Putin pronto a riconquistare la Russia per la quarta volta di fila, altri sei anni per un totale di 24, un’epoca quando nel 2023 non potrà più ricandidarsi. Malgrado la grave perdita dell’Ucraina Putin ha riportato la Russia a giocare un ruolo importante in Medio Oriente e in altre regioni del Mondo lasciate “sole” dal disimpegno americano. La “stramba alleanza” Cina-Russia riequilibra – al momento – lo strapotere Usa, Putin al momento si pone come il più cattivo dei buoni e mira di fare da mediatore tra la Corea del Nord e gli americani per legittimare la sua leadership mondiale. Vedremo. Oltreoceano intanto Trump è sempre più avviluppato intorno alle quattro risposte che dovrà dare a stretto giro, non solo agli americani, al Mondo: i 3,5 miliardi di dollari regalati dalla riforma fiscale alle grandi corporation; l’indagine giudiziaria sulla corruzione e la complicità con gli oligarchi russi #Russiagate; le elezioni di midterm dell’8 novembre dove se alla Camera passeranno in maggioranza i democratici potrebbe prendere corpo l’ipotesi di impeachment; Kim Jong Un e i suoi missili, quanto ancora durerà questo gioco folle? In tutto questo l’economia segna un momento favorevole, tira l’America dello stesso Trump e la Cina grazie ai maxi-investimenti infrastrutturali della Nuova Via della Seta. È comunque la prima volta dal 2007 che la congiuntura mondiale è così favorevole, così come veleggia al quinto anno di pontificato – senza intoppi – papa Francesco, oggi più che mai paladino contro i populismi che soffiano sul continente. Dalla fede alla scienza il prossimo anno potrebbe svelare qualche segreto sull’universo in più, riusciremo ad ascoltare i buchi neri e ampliare la storia del cosmo che negli ultimi anni non ha smesso di stupirci. Nuovi pianeti e nuove forme di vita? Siamo sempre più vicini alla scoperta che segnerà una nuova Era per l’umanità. Il nostro, di pianeta, soffre però ormai da decenni, l’Artico secondo le previsioni continuerà a riscaldarsi a un passo pari al doppio del resto del nostro pianeta, la fine del 2017 è un monito preciso: temperature sulla terraferma seconde solo a quelle record stabilite nel 2016. Siamo sempre di più in un pianeta che offre sempre meno aree abitabili. Costume e sport ci offriranno due eventi imperdibili ma che lasciano fuori gioco, diciamo così, l’Italia. Il matrimonio in salsa british tra il principe Harry e l’attrice MeghanMarkle in maggio ed a seguire i Mondiali di calcio in Russia che non vedranno protagonisti gli azzurri – dei 4 titoli vinti – per la prima volta dopo sessant’anni. Fermiamoci qui, questo sarà solo l’inizio. Buon anno.