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USPI informa. Censis: italiani leggono online, continua il tracollo della stampa

Roma, marzo 2024 – Unione Stampa Periodica Italiana Uspi [1] analizza la relazione Censis, istituto italiano di ricerca socio-economica, in ordine alla pubblicazione del 19esimo Rapporto sulla comunicazione [2] intitolato “Il vero e il falso”. Il report indaga, oltre ai media preferiti dagli italiani, il sentimento generale sul tema del deepfake [3] e la sua correlazione con l’Intelligenza Artificiale [4].

Media e dati

In generale, tutti i media analizzati dal rapporto Censis riportano il segno positivo. L’unico mezzo di comunicazione che continua a mostrare una forte flessione è la stampa. 

La crisi perenne della carta stampata [5] non accenna, infatti, a diminuire. Il numero delle copie vendute nelle edicole  [6]è sempre minore e si attesta anche una leggera contrazione delle copie digitali. 

Nel 2007, i cartacei erano venduti al 67,0% degli italiani, mentre nel 2023 la percentuale si contrae fino ad arrivare al 22,0%. Stiamo parlando di un calo del -3,4% annuo e del -45,0% in 15 anni

lettori  [7]dei settimanali e dei mensili mostrano una flessione rispettivamente del -1,7% e del -2,8% in un anno. I lettori dei quotidiani online, invece, raggiungono quota 30,5% (-2,5% rispetto al 2022). Stabili i lettori di siti di informazione online che rimangono il 58,1% come l’anno precedente (ma in crescita rispetto al 2011 del +21,6%).

Internet  [8]continua ad essere il canale di informazione preferito dagli italiani. Tra il 2022 e il 2023 si è registrato un +1,1% di utenza attiva, con una percentuale totale dell’89,1%. Quasi tutti questi utenti usano lo smartphone (88,2%) e social network (82,0%) e la maggior parte di essi sono giovani tra i 14 e 29 anni.

Consumi e Intelligenza Artificiale

Il Censis ha esaminato anche i consumi degli italiani e i loro acquisti. Nonostante il calo generale dei consumi (-2,3% dal 2008), la spesa per gli apparecchi digitali si è moltiplicata. Un vero e proprio boom rispetto a 15 anni fa: un mercato che cresce del +727,9% dal 2008, per un valore totale che arriva oltre gli 8,7 miliardi di euro. 

Tra i temi più di interesse per il Censis troviamo anche l’Intelligenza Artificiale. Il report ha studiato il sentiment degli italiani verso l’IA ed emerge una diffusa incertezza  [9]per il lavoro del futuro. 

Non mancano, tuttavia, gli ottimisti, che trovano nell’IA una spinta verso una società digitale e tecnologica. Inoltre, il 73,2% di loro pensa che questo nuovo strumento non potrà mai sviluppare una intelligenza autonoma come quella umana e che, quindi, la società rimarrà di stampo antropocentrico.

Gli allarmisti (circa il 60%) ritengono invece che non si riuscirà più a distinguere tra il vero e il falso e che l’IA segnerà la fine della privacy dei cittadini.

Articolo di T.S.

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