Andrea Purgatori, il giornalista d’inchiesta che non ha mai smesso di cercare la verità

E' scomparso un grande professionista del giornalismo, indissolubilmente legato a numerose inchieste. Tra le più importanti quella sulla strage di Ustica, divenuta anche un film cui Andrea Purgatori curò la sceneggiatura. "Il muro di gomma", presentato alla 48esima edizione del Festival del Cinema di Venezia

Roma, 19 luglio 2023 – Il mondo del giornalismo italiano piange oggi la immatura e fulminea scomparsa di Andrea Purgatori, conosciuto in particolare per le inchieste pubblicate dal Corriere della Sera e che lo hanno portato da giovanissimo a seguire numerosi casi di cronaca.

È morto oggi in ospedale a Roma, vittima di una improvvisa malattia. Andrea Purgatori aveva 70 anni.

Inizia la sua carriera come inviato di guerra nel conflitto in Libano, nel 1982, e oltre alla collaborazione con il Corriere della Sera è stato anche autore televisivo per alcuni programmi di approfondimento giornalistico per la Rai e negli ultimi anni ha condotto “Atlantide”, in onda su La7.

Il suo nome resterà indissolubilmente legato alla vicenda di Ustica, l’incidente aereo che il 27 giugno 1980 costò la vita agli 81 passeggeri del DC 9 della compagnia aerea Itavia. Decollato da Bologna, sarebbe dovuto atterrare a Palermo, ma alle 20 e 59 di quella sera il velivolo sparì dai radar.

Cosa accadde realmente? A distanza di decine di anni ancora nessuna certezza ma furono le inchieste del Corriere della Sera, firmate da Andrea Purgatori, a mantenere sempre viva l’attenzione.

In una intervista rilasciata ad AGI, Purgatori racconta così l’inizio dell’inchiesta: “La sera della tragedia  non scrissi nulla, chiamai il Corriere e chiesi che cosa era accaduto, non  potevo certo scrivere un pezzo su qualcosa che mi era stato detta al telefono. Il 29 io scrissi il mio primo articolo nel quale avanzavo anche l’ipotesi dell’abbattimento, perché il giorno dopo la tragedia avevo lavorato ascoltando piloti, una serie di persone e tutti, chi con un sospetto chi con qualcosa più di un sospetto pensavano fosse accaduto questo. In prima pagina c’era anche un disegno con le varie ipotesi, tra cui anche l’abbattimento dell’aereo. Tra le informazioni che avevo avuto, quello che avevo raccolto e le posizioni ufficiali c’era una distanza abissale – chiarisce –  la tesi era quella dell’aereo che aveva dei problemi, privo della manutenzione giusta, si parlava di cedimento strutturale, tutta la responsabilità andava a ricadere sull’aereo e sulla compagnia

Una scena de “Il muro di gomma”

La sua meticolosa attività giornalistica è poi sfociata nella sceneggiatura de “Il muro di gomma“, il film diretto da Marco Risi nel 1991, che trasmette allo spettatore la stessa amarezza provata da Purgatori di fronte a quel muro di gomma, un muro di omertà, che il giornalista ha percepito fin dai primi giorni e che tutt’ora avvolge il fatto.

Sempre dal suo lavoro di giornalista d’inchiesta sono nate altre collaborazioni, quali la sceneggiatura de “Il giudice ragazzino“, diretto da Alessandro Di Robilant, che porta al grande pubblico la conoscenza della vita del giudice siciliano Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1981 e il recente documentario “Vatican girl“, per Netflix, sulla vicenda insoluta della scomparsa di Emanuela Orlandi.

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