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Fnsi blocca l’iter per la trasformazione di CASAGIT in una Società di mutuo soccorso. Appello di Franco Abruzzo portavoce del MIL

Lettera di 5 componenti del cda ai delegati di CASAGIT. Fnsi blocca l’iter per la trasformazione di CASAGIT in una Società di mutuo soccorso (Sms). Nel 2025 non ci saranno più soldi per erogare le prestazioni, ma la maggioranza di Lorusso-Perucchini-Del Freo-Giulietti si disinteressa. FRANCO ABRUZZO (portavoce del Mil): “Appello ai colleghi perchè leggano questa lettera e mettano la Fnsi spalle al muro. Non bastano le preoccupazioni per il futuro dell’Inpgi? Adesso arriva anche il momento difficile di Casagit?”.
 

21.11.2018 – La cronaca. – Un anno e mezzo dopo l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione (presidente Cerrato, vice Giuliani e Summo) l’iter per la trasformazione di status giuridico della cassa sembrava terminato. Obiettivo: diventare una Società di mutuo soccorso (Sms) e dare corso all’allargamento del bacino attraverso la mutualità mediata, salvaguardando quindi governance e patrimonio accantonato (che ammonta a 42 milioni). Per i giornalisti nulla cambierebbe (stesse modalità e stesse prestazioni, anzi i soci volontari e i Nuovi Profili godrebbero di benefici fiscali che oggi non hanno) ma la Cassa potrebbe acquisire ulteriori entrate gestendo la assistenza sanitaria integrativa anche per altre categorie, e così garantirsi l’arrivo di risorse necessarie alla sopravvivenza. Invece, a tre giorni della riunione della commissione che avrebbe dovuto varare il progetto, e a quattro dal Cda che avrebbe dovuto ratificarlo, la Fnsi trasmette un parere giuridico, senza data, nel quale si sostiene che si sta sbagliando tutto. Il segretario Lorusso, poi, interviene in cda con argomenti (in gran parte superati, o già accolti) fingendo di dimenticare che in Cassa si discute da un anno e mezzo.

Diciotto mesi di lavoro. – Casagit ha nel complesso acquisito nove pareri di importanti studi legali come  1) Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli; 2) Taurini & Hazan; 3) Cuonzo-Montecchiani; 4) Mondellini; 5) Bonfante. Abbiamo verificato ogni passaggio, facendo approfondimenti di diritto societario, nell’ambito commerciale e del terzo settore, analisi civilistiche e tributarie. La direzione generale si è confrontata con ministeri e con la Fimiv (la federazione delle Società di mutuo soccorso). Tutti pareri che indicano un solo percorso. Diventare Società di mutuo soccorso.

L’ostacolo. – Il segretario della Fnsi e la sua maggioranza hanno dato l’incarico a un docente universitario, il  prof. Ugo Patroni Griffi, che  ha partorito un parere le cui conclusioni sono riassumibili in due punti e completamente divergenti con tutti i professionisti consultati da Casagit. Il primo: sbagliata la scelta della Sms. Casagit dovrebbe diventare una Fondazione. Il secondo: il ruolo della Fnsi in Casagit deve tornare a essere quello previsto nello statuto originario, pretendendo di avere 5 consiglieri di amministrazione su 11. E tutti i soci non iscritti al sindacato vedrebbero così compresso il loro diritto di rappresentanza. In realtà, ultra petita, i due consulenti dicono pure che lo statuto attuale è fuorilegge perché antidemocratico. L’antidemocraticità starebbe – secondo il parere Fnsi – nell’attribuire un maggior peso alle piccole consulte, che vantano delegati in modo non proporzionato al numero di iscritti. Ma questa, direbbe Carlo Lucarelli, è un’altra storia.

Il risultato. – La sostanza è che tutto il progetto rischia di rimanere bloccato, in attesa di un confronto – se sarà accettato – tra i tecnici Casagit, il docente barese e i vertici Fnsi. In consiglio di amministrazione noi della minoranza, abbiamo chiesto, ancora una volta, tempi rapidi. I nostri concorrenti stanno strappando contratti, stringendo accordi e alleanze. Noi siamo fermi al palo e con un ufficio di presidenza spaccato a metà.

La richiesta.- La nostra richiesta è semplice: c’è tutto il tempo per arrivare all’Assemblea nazionale dei delegati del 18-19 dicembre prossimo con una proposta da votare.  Gli ultimi dati  indicano che, senza interventi, i 42 milioni del patrimonio saranno esauriti nel 2025, cioè domani. Non è più il momento di tentennamenti e giochini pre-congressuali da parte della Fnsi. C’è ancora tempo – poco, davvero poco, ma c’è – per portare Casagit ad una riva sicura: basta un po’ di senso di responsabilità, un minimo di ascolto e attenzione alle esigenze vere della categoria, una spolveratina di buon senso.

I consiglieri di amministrazione: Luciano Azzolini, Paola D’Amico, Carlo Gariboldi, Marisa La Penna, Chiara Roverotto