Morto il giornalista Massimo Zamorani, inviato di guerra e autore di libri

Aveva 92 anni, i suoi volumi pubblicati dall'editore Mursia

Il giornalista e scrittore Massimo Zamorani, a lungo corrispondente di guerra per varie testate e autore di libri su vicende belliche, è morto giovedì 18 ootobre all’età di 92 anni a Santa Margherita Ligure (Genova). I funerali si sono svolti  il 19 ottobre  nella Basilica di piazza Caprera a Santa Margherita Ligure. Con l’editore Mursia ha pubblicato i libri “L’agguato di Matapan. 28-29 marzo 1941” (2006), “Dalle navi bianche alla Linea Gotica. 1941-44” (2011, con prefazione di Mario Cervi) e “Luigi Ferraro. Un eroe del mare” (2013). E’ autore anche di “Nel cielo di Genova: due secoli di voli” (Ecig, 1986) e “Vola Genova. Cento anni di volo” (De Ferrari, 1997). Ha curato il volume di Rudyard Kipling “La guerra nelle montagne” (Mursia, 2011), ripubblicato nel 2016 da Rcs con un saggio di 70 pagine firmato dallo stesso Zamorani dal titolo “La lunga marcia degli Alpini”. Nato a Milano il 4 marzo 1926 ma genovese di adozione, Zamorani fu giovanissimo volontario sulla Linea Gotica durante la seconda guerra mondiale per la Repubblica di Salò e poi prigioniero in Algeria e a Taranto. Iniziò la carriera di giornalista al quotidiano “Il Secolo XIX” e vi restò per vent’anni, la maggior parte dei quali lavorando come inviato speciale. Dopo aver brevemente diretto il “Corriere Mercantile”, Zamorani entrò a “Il Giornale di Indro Montanelli” come caporedattore e poi inviato speciale. Fu corrispondente di guerra raccontando vari conflitti, dalla guerra del Kippur alla Somalia e poi Libano, Algeria, Kurdistan, Mozambico, Namibia, Bosnia, Iraq. Ha collaborato con periodici italiani e stranieri. (AdnKronos)

da Lettera di notizie sui mass media/direttore Franco Abruzzo (https://www.francoabruzzo.it )

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