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”La riforma della RAI e i riflessi sul sistema mediatico italiano” nel convegno UCSI Messina

Immagine: Il prof. Angelo Sindoni presidente della Sezione UCSI di Messina

Messina – Roventi polemiche hanno riportato in questi giorni al centro della ribalta il ruolo della RAI nel mondo della comunicazione e dell’opinione pubblica italiana. La recente soppressione, fatto inusuale, della trasmissione televisiva “Parliamone sabato”  (di RAI  1) ha infatti posto in rilievo, come ciclicamente avviene, i delicati equilibri che la Rai mantiene più in generale nella vita pubblica italiana. 

   Cade dunque al momento giusto una iniziativa che sta portando  avanti la sezione UCSI Unione Cattolica Stampa Italiana di Messina.  Cosa è cambiato, più in generale, nel mondo della comunicazione (oltre che dell’intrattenimento) con la recente importante, dibattuta, riforma della RAI?  Talora se ne parla in modo impreciso, approssimativo. Pertanto l’UCSI di Messina ha organizzato un Convegno che si terrà venerdì 31 marzo nella Sala Consiglio della Città metropolitana di Messina (ex Provincia), in Via Cavour, alle ore 17,00

dal titolo : “La riforma della RAI e i riflessi sul sistema mediatico italiano”.

A discuterne sono stati chiamati alcuni dei maggiori esponenti del giornalismo ed esperti di televisione. Il Convegno inizierà con il saluto di Santino Franchina, attuale Presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Ci sarà poi la relazione di Corradino Mineo, già autorevole Direttore di rete RAI TV (“Rainews 24) ed ora Senatore della Repubblica. Seguirà l’intervento di Domenco Cangemi, un giovane di origini messinesi (laureato all’Università di Messina) che si è affermato come giornalista professionista nella conduzione del TG regionale di Sicilia nella sede RAI di Palermo. I lavori saranno introdotti e moderati da Angelo Sindoni, professore universitario e presidente della Sezione UCSI di Messina.

Il convegno si concluderà con l’intervento di saluto del giornalista Domenico Interdonato presidente dell’UCSI Sicilia.

L’evento è aperto al pubblico, ma è valido anche come momento formativo per i giornalisti i quali, se partecipanti come iscritti sulla Piattaforma Sigef, riceveranno 3 crediti per la formazione continua prevista dalla legge.