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Rilanciare l’economia aprendosi all’internazionalizzazione

Lo scenario economico che si va delineando con l’uscita dalla crisi mostra segnali di ripresa disomogenei a livello mondiale, evidenziando notevoli differenze tra paesi emergenti ed avanzati, i più colpiti per le caratteristiche di maturità e integrazione dei loro sistemi economici.

L’apertura internazionale è il volano della crescita economica, in particolare per l’Italia manifatturiera, la quale vanta un prezioso patrimonio di piccole e medie imprese che rappresentano il 99% del tessuto produttivo e sono in grado di offrire sui mercati una vasta gamma di prodotti di eccellenza sia per qualità sia per l’innovazione tecnologica che li caratterizza.

Nel contesto competitivo attuale, ancor più che in passato, il tradizionale modello di produrre per esportare non è più sufficiente a reggere la sfida del mercato globale e la scelta di internazionalizzarsi comporta impedimenti soprattutto per le imprese di minori dimensioni che risultano carenti nell’individuazione di una strategia promozionale, nel reperimento di risorse finanziarie e risorse umane qualificate, nei costi per la raccolta delle informazioni e nella riorganizzazione delle funzioni aziendali.

L’obiettivo del Ministero dello Sviluppo Economico è quello di accrescere il grado in internazionalizzazione delle aziende, mettendo in campo strumenti di carattere promozionale e finanziario per accompagnarne la proiezione sui mercati internazionali volti, soprattutto, al sostegno del Made in Italy, al potenziamento degli strumenti agevolativi esistenti, alla facilitazione dei processi di internazionalizzazione, e alla concentrazione delle risorse pubbliche nei settori e nelle aree geografiche dal maggior potenziale.

Senza un’adeguata pianificazione e strategia di internazionalizzazione qualsiasi progetto di espansione all’estero è destinato a fallire. Credere di poter semplicemente cogliere qualche occasione o agire per“sentito dire”risulta inefficace, inconsistente e pericoloso in termini economici.

Il programma del Made in Italy



Al programma promozionale ordinario si affianca il Programma straordinario di sostegno del Made in Italy, gestito direttamente dal Ministero e attuato dall’ ICE in collaborazione con gli altri Enti preposti a favorire l’internazionalizzazione delle imprese. I progetti finanziati con i fondi a sostegno del Made in Italy rappresentano, una strategia volta a sostenere la creatività, la progettualità, le competenze e le specializzazioni delle imprese attraverso la promozione dell’immagine dell’Italia nella sua più complessa dimensione economica, storica, artistica e di tradizione. Proprio in quest’ottica vengono sviluppate azioni di promozione cosiddetta “integrata”, plurisettoriale e generalmente evocativa del Made in Italy come uno stile di vita, che trascende l’insieme dei singoli settori.

I progetti prevedono un sistema di iniziative incentrate sui settori di eccellenza e sui comparti nei quali l’Italia possiede rilevanti margini di capacità competitiva e interessanti prospettive di inserimento nei diversi mercati. In particolare, il Programma Promozionale Straordinario ha consentito la previsione e realizzazione di azioni promozionali in settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico, come: bionanotecnologie, energie rinnovabili, tecnologie nel campo della protezione ambientale, design e progettazione, restauro e recupero urbano. Notevoli anche le azioni di promozione dell’Italian lifestyle in campo educativo che da una parte tutelano i prodotti italiani dai fenomeni imitativi e dall’altra sono in grado di comunicare, anche attraverso campagne sui media, l’unicità e l’originalità dei prodotti italiani. La comunicazione, difatti, gioca un ruolo fondamentale nell’individuazione del target di riferimento al quale adatta messaggi e modalità di trasmissione personalizzata delle informazioni basandosi sulle specificità dei rispettivi mercati varcati.

START UP export



È in corso di emanazione il decreto operativo per una nuova modalità di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese disegnata per supportare progetti di internazionalizzazione attraverso un Fondo Rotativo alimentato con le disponibilità attribuite al MISE sulla base degli utili realizzati dalla Simest.

Lo strumento consentirà il finanziamento in equity transitorio e di minoranza di società che realizzino progetti di internazionalizzazione attraverso la costituzione di un veicolo societario apposito, eventualmente abbinati anche all’innovazione del prodotto e di processo.

Imprenditori con SPRINT


Gli SPRINT – Sportelli regionali per l’internazionalizzazione delle imprese – sono strutture, collocate presso le sedi dell’ ICE, le Camere di Commercio, gli Assessorati o enti  regionali Forniscono alle PMI, che danno assistenza sulle modalità di accesso e di utilizzo degli strumenti promozionali, finanziari e assicurativi disponibili. Essi costituiscono, inoltre, uno strumento di coordinamento della politica di commercio estero e di internazionalizzazione sia in ambito infra regionale tra tutti i soggetti che, a livello locale, operano nel campo dell’internazionalizzazione, sia nei rapporti tra Amministrazione centrale e regionale. Lo SPRINT ha una sede centrale nel capoluogo e delle sedi periferiche, presso le Camere di Commercio, le quali costituiscono la “rete” provinciale degli SPRINT.