Al Mipim di Cannes l’Italia che costruisce ha saputo fare sistema

Gerardo Biancofiore (Ance): conferma della svolta ad alto livello nel settore delle costruzioni made in Italy

“Il Mipim di Cannes, la più importante rassegna mondiale del settore immobiliare, è stata l’occasione per una conferma al più alto livello della svolta in atto nel settore delle costruzioni made in Italy. ” Ad affermarlo è Gerardo Biancofiore, Presidente del Comitato estero Pmi dell’Ance, l’Associazione nazionale dei Costruttori edili. “Il nostro impegno costante da qualche anno è di internazionalizzare le nostre aziende iscritte. Lo stiamo facendo con una serie di iniziative, tra cui la partecipazione a diverse missioni in stati di particolare interesse per le imprese del comparto. Al Mipim abbiamo saputo veicolare un’offerta articolata di progetti imprenditoriali molto qualificati, anche sotto il profilo tecnologico. La giornata italiana celebrata al nostro Padiglione, organizzato dall’Ance insieme all’Ice e promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, è stata un grande successo, a riprova dell’apprezzamento che riscuotono le nostre aziende oltre confine. Importante anche la presenza del Vice Ministro al Commercio Estero Ivan Scalfarotto che ha scelto questa tra le sue prime missioni internazionali”.

Per Biancofiore è molto importante che al Mipim la presenza italiana si sia arricchita con la presenza di diversi nuovi operatori. “C’è stato un entusiasmo e una voglia di proporsi su un palcoscenico prestigioso come quello francese mai avvertiti in precedenza. Ci sono le premesse per affinare ulteriormente le proposte, facendo sistema con tutta la filiera e formando un prodotto articolato, grazie agli apporti complementari di imprese unite in partnership e in altre forme di aggregazione”.

In Italia, secondo il numero numero uno del Comitato Ance per l’Internazionalizzazione delle Pmi, il mercato delle costruzioni va rilanciato partendo innanzitutto dalle regole. “È fondamentale esportare all’estero le nostre capacità, ma dobbiamo fare molto di piú. E’ inaccettabile che uno Stato come la Spagna abbia transato 16 miliardi di euro di immobiliare, contro gli 8 dell’Italia, seppure le condizioni economiche di quel Paese siano nettamente inferiori alle nostre. Bene la svolta del Mipim, dunque, ma è solo la prima pietra di un percorso che potrebbe portare nel prossimo anno a una presenza ancora piú sistemica del nostro Paese. E’ questa la vera sfida, significa crescere e portare le nostre eccellenze in tutto il mondo”.

Per Biancofiore, la qualità progettuale è il presupposto per poter assicurare la realizzazione di importanti iniziative anche in tempi di crisi delle pubbliche finanze. “Il mercato dei capitali è ormai globalizzato a tutti gli effetti. Per poter fruire delle sue opportunità occorre tuttavia mettere a punto azioni in grado di suscitare concretamente l’attenzione degli investitori. E’ quanto abbiamo cominciato a fare al Mipim, dove finalmente si sono incontrate le componenti finanziarie del Real Estate e l’eccellenza manifatturiera del settore edile italiano”.

E’ stata importante, per il leader dell’Ance, anche la presenza di rappresentanze di vertice delle istituzioni regionali. “Chi governa il territorio deve utilizzare con oculatezza le risorse, la presenza al Mipim vale più di decine di manifestazioni frammentate e di scarsa rilevanza per la promozione del patrimonio produttivo e imprenditoriale locale!”. Tra le Regioni italiane partecipanti  la Lombardia, le Marche, il Piemonte, la Toscana, la Provincia autonoma di Trento e la Puglia, unica regione del Mezzogiorno. 

Il Mipim è l’evento più importante in Europa per chi si muove nel campo degli investimenti immobiliari. Lo attestano i numeri: 21,400 partecipanti, 351 stand, 89 Paesi, 2.445 imprese espositrici, 4.800 investitori. La Regione Puglia, Sezione Internazionalizzazione, partecipa all’evento nella collettiva italiana, coordinata da Ice Agenzia e Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che prevede, all’interno del “Padiglione Italia”, la presenza delle Regioni italiane e di amministrazioni centrali coinvolte nei processi di dismissioni degli immobili pubblici, come la Cassa Depositi e Prestiti e il Demanio (civile e militare).

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