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Aldo Dalla Vecchia e l’indagine dietro la maschera di Diabolik

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Lo conosciamo come il Re del terrore, l’uomo dagli occhi di ghiaccio e senza scrupoli, mago del travestimento e genio nella fuga, un mito che ha accompagnato vivacemente generazioni di lettori con le sue gesta avventurose nel crimine di Clerville. Diabolik sin dalla sua “nascita” nel 1962 rimane un cult del fumetto, un personaggio insormontabile nel genere dell’azione.
Ma come nasce questo incredibile personaggio? Aldo Dalla Vecchia, autore televisivo e giornalista da più di trent’anni, ne svela le origini e le evoluzioni avvenute in questi 60 anni di vita dell’eroe  in un libro edito da Graphe.it “Diabolik dietro la maschera, indagine sul Re del Terrore”.
Gabriele Acerbo, autore della prefazione al libro, ci ricorda quell’inedita sensazione di proibito che i primi lettori del Re del Terrore provavano nel conoscere un protagonista fuori dagli schemi, diverso dal solito eroe e paladino della giustizia: “come se improvvisamente mi avessero suggerito di tifare Gambadilegno o Goblin” .


Diabolik , un uomo dall’intelligenza fuori dal comune e di un’audacia che non conosce limiti, si presenta come un personaggio che segue i propri criteri morali, in una continua sfida con la legge.
Anche Diabolik ha il suo mito di fondazione, Angela Giussani, la prima e vera autrice di Diabolik -poi affiancata nella stesura delle storie da sua sorella Luciana Giussani. Ogni mattina dal suo ufficio Angela osservava i pendolari che si riversavano nelle ferrovie Nord in piazza Cadorna e, per loro, pianifica un fumetto consumabile nella mezz’ora di un viaggio in treno. E così nasce Diabolik, casa editrice Astorina, il genio del male:Angela in questo modo sfida il mondo con un fumetto da  adulti, caratterizzato dalla novità delle maschere sottilissime che permettono al Re del Terrore di assumere l’identità di chiunque e che diventeranno il suo marchio di fabbrica, imitato e copiato nei decenni a venire come nel caso cinematografico di Mission Impossibile 2,dove Tom Cruise si toglie la maschera dal volto con la stessa nonchalance di Diabolik.
Aldo Dalla Vecchia ci accompagna attraverso una mole sconfinata di riferimenti e notizie in un’analisi di tutti i personaggi secondari, primo tra i quali Ginko, il nemico giurato di Diabolik che da tutta la vita è sulle sue tracce. “Quello che caratterizza da sei decenni il duello senza fine Ginko-Diabolik è una sorta di patto non scritto, una stima reciproca di fondo che è evidente in ogni loro incontro.”
Ginko a differenza di Eva Kant, che compare solo nel episodio 3 del fumetto, è presente sin dal primo episodio dove a pagina 101 Diabolik riesce a sfuggire a l’ispettore Ginko così come da li in poi accadrà altre centinaia di volte.
Eva Kant si presenta subito come un personaggio fuori dalla norma con un passato leggendario e oscuro e un coraggio impensabile. Una donna libera, indipendente, autonoma, comparsa dal nulla che non solo tiene coraggiosamente testa al titolare del fumetto facendo istantaneamente breccia nel suo cuore, ma lo salva addirittura dalla ghigliottina, capovolgendo i ruoli sin dalla sua apparizione, diventando il simbolo della donna moderna.
Altra fedele compagna di avventure di Diabolik è senza dubbio la celebre Jaguar E-type, che con la sua comparsa nel fumetto incrementò per cinque volte il fatturato della casa del Giaguaro.
“Diabolik dietro la maschera” contiene undici capitoli nei quali grazie alla scrittura brillante di Aldo Dalla Vecchia viene esplorata la genesi e l’incredibile successo del Re del Terrore, l’eroe che ha rivoluzionato la storia del fumetto, rimanendo attuale perfino 60 anni dopo il suo esordio.