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La bellezza estetica non è perfezione

Il concetto di bellezza si tramanda da secoli e varia notevolmente a seconda dell’epoca in cui ci troviamo. Fin dall’antichità, la bellezza è stata valutata e misurata sulla base di un modello estetico di riferimento, riconosciuto dalla società in un determinato contesto storico e culturale. Quanto sono diversi i canoni di bellezza di oggi da quelli del passato? Il concetto di bellezza ha subito enormi mutamenti. È giusto dunque dire che la bellezza non è un dato assoluto, ma che si evolve nel tempo, segue le tendenze ed è mutabile a seconda del luogo e della società. Per esempio, pensiamo al passaggio dalla prorompenza di  Marilyn Monroe alla magrezza rappresentata da Lesley Hornby conosciuta da tutti noi come “Twiggy” ovvero “stecchino”, la Swinging London degli anni Sessanta. Viviamo, in fin dei conti, di canoni e di tendenze e non possiamo nascondere che una figura curata, aiuta a mantenere in equilibrio la nostra psiche e a dare una maggiore attenzione alla salute.

Ho avuto il piacere di incontrare, seppur virtualmente, il chirurgo estetico e dermatologo, Dottor Domenico Piccolo. Uno dei maggiori esperti, in ambito nazionale e internazionale, nel campo della videodermatoscopia e della prevenzione del melanoma cutaneo e nel settore dei laser applicati in ambito dermatologico e in medicina estetica. È autore di libri e pubblicazioni, nonché relatore di svariati congressi nazionali e internazionali. Attualmente ricopre la carica di professore  presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi dell’Aquila e  il Master sui laser all’Università di Tor Vergata. Il Dottor Domenico Piccolo si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1996 e si è specializzato nel 2000 in Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Nello stesso periodo è stato Guest Resident presso l’Università Karl Franzens di Graz in Austria e Membro Fondatore dell’International Dermoscopy Society. Per il Dottor Piccolo, la bellezza non è sinonimo di perfezione ma di una qualità di vita, e non solo, è la percezione di un’armonia anche familiare.

Sono convinto che la grandezza e la bellezza di ogni uomo nasca all’interno di una famiglia sana dove regna l’amore, la collaborazione e la comprensione.

Dottor Piccolo, cos’è per lei la bellezza? Essere in armonia con sé stessi e con il mondo. Significa possedere buona autostima e senso del limite, avere più stile proprio che modelli da seguire, scoprire e valorizzare il fascino insito in ognuno, scegliere di migliorare qualcosa di sé che non piace con libertà e saggezza. Avere un rapporto equilibrato col proprio corpo e con la propria età. Saper trovare il giusto equilibrio tra desiderio di migliorare la propria immagine e accettazione delle peculiari caratteristiche fisiche che rendono unico e speciale ciascuno di noi.

Quando si pensa all’estetica, si fa quasi sempre riferimento alla bellezza femminile. Chi si rivolge ai trattamenti di medicina estetica? Destinatari dei trattamenti di medicina estetica sono indistintamente uomini e donne che scelgono di prendersi cura della propria persona per raggiungere un miglior equilibrio psico-fisico. Non tutti i richiedenti diventano effettivi destinatari dei miei trattamenti, perché occorre verificare, caso per caso, l’idoneità fisica e psicologica dei candidati.

La sua storia professionale nasce nell’ambito della prevenzione e cura dei tumori cutanei. Com’è arrivato alla medicina estetica? Esattamente con questo vissuto, i cui ambiti spaziano dalla risoluzione dei danni estetici conseguenti a patologie o interventi chirurgici invasivi al trattamento di pazienti che richiedono solo un supporto per migliorare il proprio aspetto estetico. Quale dermatologo ritengo di godere di un punto di osservazione “privilegiato” dei pazienti che si rivolgono a me per i trattamenti estetici: la mia specialità mi porta a valutare sempre in via preliminare la salute della pelle e in tal modo a trattare gli inestetismi cutanei con un approccio più ampio e completo. Come spesso mi capita di spiegare ai numerosi pazienti che mi richiedono solo trattamenti iniettivi (fillers e botox), per me una pelle sana è come la tela di un quadro e sarebbe inutile corredare di una cornice preziosa una tela che necessita prima di un restauro.

Lei è anche fondatore del centro medico ed estetico Skin Center dove ci sono a disposizione le migliori tecnologie con le quali affrontate diverse problematiche di tipo dermatologico. Quali sono i trattamenti estetici più richiesti? I trattamenti maggiormente richiesti presso gli Skin Center sono sicuramente quelli relativi ai laser. Per citarne alcuni, la rimozione di lesioni del volto e del corpo che creano fastidio e disagio estetico ai nostri pazienti come per esempio nevi papillomatosi, cheratosi seborroiche, teleangectasie del volto e degli arti inferiori ma anche angiomi, tatuaggi, macchie e cicatrici. In quest’ultimo ambito riceviamo pazienti provenienti da ogni parte d’Italia e a volte anche dall’estero. Naturalmente non manca la richiesta di trattamenti iniettivi come fillers e tossina botulinica, di fili riassorbibili o di trattamenti innovativi per l’acne e le pelli acneiche quali la luce pulsata intensificata e il carbon peel (porcelain peel) o gli ultrasuoni microfocalizzati (Ultherapy) per il lifting non chirurgico di volto, collo, braccia, addome e cosce. Non mancano inoltre le richieste di trattamenti per cellulite, adiposità localizzate e lassità cutanee. Effettuiamo in questi casi Onda Coolwaves, crioadipolisi, carbossiterapia ma soprattutto la laserlipolisi (liposuzione mininvasiva).

I vostri centri sono particolarmente apprezzati anche per tutto ciò che riguarda la diagnosi e la terapia dei problemi dei capelli fino alla chirurgia della calvizie. A riguardo, lei ha inventato un trattamento super innovativo, di che si tratta esattamente? Il trattamento esclusivo e peculiare dei nostri centri è il metodo Trichobiolight, da me inventato e brevettato, per la cura dei capelli utilizzando una bio-fotostimolazione del cuoio capelluto. Sempre alta la richiesta di visite di prevenzione dei tumori della pelle e dell’eventuale chirurgia degli stessi.

Con la pandemia ancora in corso e il lockdown, possiamo dire che sia anche cambiato il mondo dell’estetica? Cambierà ancora?  La pandemia che stiamo attraversando ha prodotto effetti rilevanti sulla vita e sulla percezione di sé, facendo emergere profonde insicurezze e problematiche psicologiche che talvolta minano l’autostima delle persone. A ciò va aggiunto che il confinamento forzato degli individui ha sovente generato disequilibri alimentari, cui conseguono inevitabili danni estetici. La mancanza di attività sportiva e di adeguata ossigenazione dei tessuti ha anch’essa sicuramente contribuito ad accentuare il naturale processo d’invecchiamento cutaneo e dunque non posso che confermare che il Covid 19 ha prodotto effetti anche nell’ambito della medicina estetica. Quale dermatologo ho inoltre potuto osservare importanti effetti sulla pelle riconducibili al coronavirus, sia per patologie cutanee associate al virus sia per l’uso prolungato di presidi di protezione come mascherine e gel igienizzanti. Numerose sono inoltre state rilevazioni di aggravamento di patologie cutanee croniche (psoriasi, dermatiti seborroiche e atopiche, lichen, etc) legate allo stress subito durante tutto il periodo pandemico. Per quanto attiene nello specifico alla richiesta ed erogazione dei trattamenti estetici ritengo che l’esperienza che stiamo vivendo abbia orientato maggiormente i pazienti verso trattamenti estetici minnvasivi ed erogabili in forma ambulatoriale.

Quali saranno, secondo lei, le conseguenze? In futuro, a mio avviso, ci sarà un’ampia richiesta di servizi ambulatoriali con crescita esponenziale delle strutture che garantiscano standard qualitativi elevati sia in termini di prestazioni sia sotto il profilo della sicurezza degli ambienti di lavoro. Dalla mia osservazione sulla affluenza di pazienti presso gli Skin Center non è emerso un decremento di richiesta di prestazioni estetiche, che di fatto costituiscono nella attuale società una emergente e crescente esigenza delle persone. Di fatto i miei pazienti, impossibilitati a dedicarsi alla maggior parte delle consuete precedenti attività, hanno spesso incrementato la richiesta di trattamenti estetici, ricavando da queste prestazioni beneficio fisico ed anche psicologico.

Stiamo vivendo una situazione di disagio generale e questo, come lei ha ben detto, incide sul nostro stato di salute fisico e psichico. Che ruolo spetta alla cura di sé in un momento di tale difficoltà emotiva? In una condizione di prostrazione emotiva uno dei segnali da attenzionare è senz’altro la perdita d’interesse per il proprio aspetto fisico e più in generale per la cura di sé. La persona depressa o che versa in una condizione di difficoltà, anche transitoria, necessita di un supporto multidisciplinare e non può trovare solamente nei trattamenti estetici adeguato sollievo alla sua sofferenza. Il mio compito, soprattutto in questo momento, è quello di sostenere i pazienti favorendone il pensiero positivo anche attraverso il miglioramento della propria immagine esteriore, ma come ho già spiegato, occorre grande cautela e un’anamnesi adeguata per scongiurare il pericolo che il disagio estetico sia solo la punta di un iceberg che impone altre forme di supporto e altre tipologie di approccio medicale.

L’estetica e il relax sono dunque fattori connessi e proprio nell’ottica di promuovere il benessere profondo delle persone, ha sviluppato un progetto di promozione del benessere in senso ampio che ha portato alla recente realizzazione di una urban SPA (Skin Center Spa Beauty and Wellness) ubicata nel cuore della città di Avezzano dove lei vive con la sua famiglia. Certamente, l’estetica e il relax sono fattori fortemente connessi, se non altro per la constatazione di fatto che un volto disteso e sorridente è di per sé  più bello di uno crucciato e ombroso. È noto inoltre che uno stato di benessere psico-fisico liberando endorfine consente alle persone di sentirsi oggettivamente più in armonia con sé stessi e con gli altri. La SPA è un’idea maturata e cresciuta grazie alla passione che condivido da sempre con mia moglie Federica per il mondo dei massaggi e dei trattamenti relax, un interesse comune che ci ha portato a visitare numerose strutture nel mondo. La nostra SPA si colloca come un’oasi di serenità caratterizzata dalla presenza di personale altamente qualificato e competente nell’area dei massaggi, nonché  da un’ambientazione suggestiva dove il rilassamento e la meditazione è assicurato grazie alla copiosa presenza dell’acqua che da secoli è riconosciuta come elemento in grado di ridurre la tensione e lo stress delle persone.

Vorrei ringraziarla per il suo prezioso intervento ma prima di salutarla ci dica quali sono i prossimi progetti per il futuro. Il segreto del successo della mia vita professionale credo sia da ricondurre alla mia predisposizione al lavoro di squadra e alla mia grande passione per le nuove tecnologie. La combinazione di questi due fattori mi ha consentito di realizzare un progetto di Medical Franchising come Presidente di Lasernetitalia per promuovere il network Skin Center in tutta Italia. Oltre ai centri già attivi di Avezzano, Pescara e L’Aquila, nel 2021 vedranno la luce gli Skin Center di Catania, Barcellona PG, Ancona, Valmontone e Pordenone. Il mio auspicio è quello di portare il nostro brand in altre città italiane e, perché no, anche estere nel prossimo futuro.