“Vivaldiana” al Teatro Vascello di Roma. Una produzione di Spellbound Contemporary Ballet

Vivaldi come non lo avete mai sentito (e visto). Le musiche meno conosciute del celebre compositore veneziano al centro dell’ultima creazione di Spellbound Contemporary Ballet.

Dal 6 all’11 dicembre al Teatro Vascello di Roma, il Centro di Produzione della Danza Orbita/Spellbound presenta Vivaldiana, fra le più recenti produzioni di Spellbound Contemporary Ballet con le coreografie di Mauro Astolfi.

Vivaldiana è una parte del più ampio progetto Vivaldi Variations che nel 2019 ha inaugurato la stagione del Grand Theater du Luxembourg, che ha commissionato e coprodotto le due creazioni, Vivaldiana e Seasons, a due firme: lo stesso Astolfi e il coreografo Jean-Guillaume Weis.

Al centro di Vivaldiana, c’è la rilettura dell’universo di Antonio Vivaldi, delle composizioni meno note e della sua personalità di ribelle fuori dagli schemi, tradotte in movimento dal coreografo fondatore di Spellbound per raccontare il talento dell’autore dei celeberrimi concerti solitisci per violino Le Quattro Stagioni e le sue capacità di reinventare la musica barocca. Musicista immerso in un contesto dominato dalla razionalità, Vivaldi si è distinto per la piena consapevolezza di andare oltre i limiti del proprio tempo e la noncuranza a muoversi contro corrente. Astolfi ne rielabora le architetture sonore alla ricerca di quelle caratteristiche di unicità che le hanno rese una insuperabile fonte di ispirazione, mettendole in relazione – attraverso la danza contemporanea – con le declinazioni umane più istrioniche e talvolta folli del “prete rosso”, il primo musicista a comporre col preciso intento di stimolare il gusto del pubblico e non di assecondarlo.

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET

Prodotta da Associazione Spellbound, Spellbound Contemporary Ballet nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione. Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe. L’esperienza di oltre 25 anni in ambito professionale ha rafforzato il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di produzione e gestione con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione. Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visione plurale. Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente,  abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa, Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival; “La Mode”, installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell’ottobre  2016; la performance installazione  “Re-Mark” a cura del coreografo Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza; il recente progetto “Collapse” a firma di Francesco Sgrò , la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg e in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush; Spellbound 25 a firma di Astolfi, Morau, Goecke in occasione del venticinquennale della Compagnia e “We us and other games” a firma dell’artista serba Dunja Jocic coprodotto da Bolzano Danza. Dal 2000 Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura che dal 2022 riconosce le attività dell’associazione come Centro Nazionale di Produzione della Danza unendo all’impegno produttivo le programmazioni sui palchi romani del Teatro Palladium e Teatro Biblioteca Quarticciolo.

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