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Luoghi della cultura e percentuali Covid, la speranza di capienze più alte


C’era speranza nel mondo dello spettacolo dal vivo e il parere positivo del Comitato tecnico-scientifico [1] aveva fatto ben sperare sull’aumento della capienza di cinema, teatri, sale da concerto, palazzetti e stadi. Nellultimo Consiglio dei Ministri tutto è stato rimandato di una settimana, così pare, per cinema, teatri e sale da concerto e per gli stadi due.

Ad oggi la percentuale è fissata al 50% e lobiettivo è arrivare all80% al chiuso e al 100% allaperto, gli stadi al 75% e i musei a zero limitazione. 

Qualche giorno fa, quando sembrava che il decreto con i nuovi numeri fosse pronto e sicuro, la CGIL di settore aveva segnalato come quella di estendere la capienza non fosse “l’unica misura da prendere. Dalla riapertura, con la capienza massima obbligatoria al 50%, non sempre- aveva dichiarato il sindacato– gli esercizi cinematografici sono riusciti a riempire anche quella quantità ridotta di pubblico in sala, anzi il raggiungimento del 50% di presenze è stato episodico.
Le riaperture delle sale cinematografiche non sono state complessivamente all’altezza delle aspettative. Alcune sale non hanno ancora riaperto, altre danno la sensazione che non riapriranno più. Ogni volta che chiude un cinema sono posti di lavoro e luoghi di aggregazione e proposta culturale in meno”. 

Altra polemica è montata di recente da parte di alcuni beniamini della musica sui comizi elettorali e l’assembramento e la diversa, cosi parrebbe, attenzione ai due contesti. La ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta sull’argomento ha ribadito l’attenzione del governo al mondo della cultura e dello spettacolo, rispedendo al mittente eventuali polemiche da rigettare “per il senso civico dimostrato dagli italiani”.

“Accoglieremo con gradimento questa decisione, che ci avvicinerà di un altro passo verso la normalità. Del resto già in tempo di piena pandemia, quasi un anno fa, uno studio dell’Università politecnica di Berlino aveva comprovato che musei, teatri e cinema sono i luoghi pubblici a minor rischio di contagio“, aveva dichiarato giorni fa il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt sul parere del Cts riguardo la riattivazione della capienza dei musei al 100%. Quando la decisione sembrava imminente. L’auspicio è che sia solo questione di giorni.

*Foto dal Web