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Clima: sale il termometro e il WWF lancia l’allarme

“Ogni variazione della temperatura media globale conta, mezzo grado aggrava moltissimo l’impatto per le persone, la natura e per il nostro pianeta. Con azioni urgenti e su larga scala si riducano drasticamente le emissioni di gas serra”. Lo ha dichiarato Manuel Pulgar-Vidal, leader internazionale WWF su Clima ed Energia, a proposito dei numeri emersi dal report sul clima pubblicato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO). “La temperatura media globale ha circa il 40% di possibilità di raggiungere temporaneamente un innalzamento di 1,5°C in almeno uno dei prossimi cinque anni- è emerso- e tra il 2021-2025 c’è una probabilità del 90% che almeno un anno superi l’attuale anno più caldo, il 2016”.

Aumenta la temperatura ed ecco che sale il livello del mare, si sciolgono i ghiacci marini e crescono gli eventi metereologici estremi. E’ allarme ambiente e biodoversità, ma è emergenza anche per equilibri sociali ed economici. E’ bene ricordare che l’accordo di Parigi stabilisce un quadro globale per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e chiede di limitarlo a 1,5ºC come obiettivo verso cui protendere tutti gli sforzi.

Il Climate Action Summit del 2019 [1] ha chiesto ai Paesi piani climatici più ambiziosi, soprattutto agli stati più responsabili della produzione di emissioni. La loro risposta, però è stata debole e insufficiente” , ha ribadito il WWF sul proprio sito.

In una pagina dal titolo “Azione Clima”, proprio sul proprio sito, il WWF presenta azioni, tra cui l’ultimo studio sulla decarbonizzazione della Sardegna (acura del Gruppo RELAB Dipartimento di Energia – Politecnico di Milano e realizzato con il contributo del WWF Italia) e una strategia energetica per l’Italia. L’occasione e l’opportunità potrebbe essere, quest’anno, nella Pre-COP e nell’evento Giovani di fine settembre e inizio ottobre, ma soprattutto nel G20 che vedrà il summit dei leader finire il giorno prima dell’inizio della COP26 a Glasgow.

People, planet, prosperity’ saranno i tre pilastri dell’ agenda G20 che vedrà la presidenza italiana e per la prima volta il summit ‘economico’ non potrà prescindere da questioni di diritto e di ambiente che anche Women20 engagement group del G20, sta raccogliendo ascoltando voci e istanze dalla società civile. Prosperità è la parola chiave e l’ambiente ne è sempre più elemento fondamentale. Ma sarà soprattutto una grande occasione per l’Italia.

(Foto dal sito WWF)