Addio a Carla Fracci, l’étoile internazionale aveva 84 anni

Si è spenta a Milano, la regina del palcoscenici mondiali. Due mesi fa l'ultima apparizione dell'ètoile della Scala, per una masterclass su ‘Giselle’

Milano, 27 maggio 2021 – Muore la regina della danza italiana e dei palcoscenici mondiali. Carla Fracci si è spenta a Milano all’età di 84 anni. Stava male da alcuni giorni ma secondo quanto si apprende, il suo stato di salute era coperto da stretto riserbo voluto dalla stessa Fracci. Alla Scala due mesi fa, la sua ultima apparizione per una masterclass su ‘Giselle’.

Carla Fracci, nata a Milano il 20 agosto 1936, inizia a studiare nel 1946 a soli dieci anni, alla Scuola di danza del Teatro alla Scala dove si diploma nel 1954. Tra i suoi insegnati la coreografa russa Vera Volkova. Prosegue la sua formazione artistica partecipando a corsi avanzati a Londra, Parigi e New York per divenire solista e nel 1958 étoile della Scala.

Nel 1964 la Fracci diviene la moglie di Beppe Menegatti, regista di molta parte dei suoi spettacoli di successo. Dal matrimonio, nasce il figlio, Francesco.

Fracci e Nureyev

Dal 1967 Carla Fracci diventa ospite fissa dell’American Ballet Theatre. Il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet sono alcune delle compagnie straniere con le quali danza per tutti gli anni ’70. Particolarmente propensa ai ruoli romantici, le sue interpretazioni sono legate notoriamente a Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini. Si esprime sui palcoscenici mondiali danzando a partner come Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam. Veste magnificamente i panni di ‘Giselle’ accompagnata dal ballerino danese Erik Bruhn, regalando al pubblico uno spettacolo indimenticabile che apre alla realizzazione del film nel 1969.

Alla fine degli anni ’80 dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli assieme a Gheorghe Iancu e nel 1981 interpreta in tv il ruolo di Giuseppina Strepponi, la moglie di Giuseppe Verdi, nello sceneggiato Rai sulla vita del grande compositore di Busseto. Nel 1994 diviene membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera. L’anno seguente è eletta presidente dell’associazione ambientalista “Altritalia Ambiente”. Dal 1996 al 1997 la Fracci dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona e nel 2003 le viene conferita l’onoreficenza italiana Cavaliere di Gran Croce. Nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della Fao.

Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, attività alla quale affianca la riproposta di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti. Dal giugno 2009 al 2014 è assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e nel 2015 Ambasciatrice di Expo Milano. Nel 2018 riceve il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga e il 19 settembre 2020 quello alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.

Grande commozione viene espressa da tutte le componenti dal Teatro alla Scala di Milano. La scomparsa di Carla Fracci, rappresenta una perdita storica : “il teatro, la città, la danza, perdono una figura, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”. ”Carla Fracci insieme a Maria Taglioni,è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro.” Così Il sovrintendente Dominque Meyer che ha ricordato il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, alla Scala per trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima ‘Giselle’.
Colpito profondamente per la scomparsa di Carla Fracci, Manuel Legris, direttore del Corpo di Ballo: ”La sua energia mai sopita, ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”.

Il coreografo e ballerino Luca Tommassini molto provato per la morte della Fracci ha dichiarato: “Stamattina le ho mandato un messaggio e quando non mi ha risposto sono rimasto stupito. Poi purtroppo ho saputo che si era aggravata. Una perdita incommensurabile per il mondo della danza”.  

 “Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese. Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”.

 “Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese. Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento” ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ”le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale”. 

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, apprendendo con profonda commozione la notizia della scomparsa Carla Fracci, étoile della Scala e artista straordinaria, ha commentato: “Ha rappresentato nel mondo l’arte della danza esempio di passione per intere generazioni, interprete eccezionale, una grande italiana.”

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