Palermo, fine del Ramadan. I messaggi di pace di Orlando e Fratel Biagio.

Numerosi musulmani alla conclusione del Ramadan nella spianata del Foro Italico

PALERMO, 16 MAGGIO 2021 – Anche Fratel Biagio ha partecipato alla cerimonia di fine Ramadan del numeroso popolo musulmano residente a Palermo. Erano in tanti nella grande spianata del Foro Italico col meraviglioso Monte Pellegrino a fare da sfondo durante la preghiera di chiusura a cui ha partecipato anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.  

“Come ogni anno – ha detto Orlando – la preghiera che chiude il Ramadan è anche festa nella città di Palermo. Momento di preghiera ma anche di riflessione in tempi particolarmente difficili. È proprio ora, infatti, che viene messa a dura prova la nostra capacità di costruire fraternità per creare pace e sentirci figli di un unico Dio. Fraternità che, tuttavia, continua ad essere mortificata dalle morti nel Mediterraneo, dalle bombe e dal sangue che in queste ore dilaniano la Palestina. Dobbiamo lottare per difendere la vita e perseguire fraternità tra le persone ed i popoli nel solco della pace” ha concluso il Sindaco.

E anche il messaggio di Fratel Biagio, che nella sua Missione di Speranza e Carità, ospita in questo momento oltre 400 fratelli tra i più poveri e molti dei quali sono musulmani, ha voluto indirizzare un saluto e una preghiera in questo solco della Pace.

“Carissimi fratelli e sorelle musulmane – scrive Fratel Biagio –, il vostro sacrificio della preghiera e del digiuno contribuisce al bene dell’umanità. Anche dopo il Ramadan continuiamo a pregare tutti insieme per la pace nel mondo, perché il buon Dio non fa distinzione di nessun popolo e nazioni e non giudica le diverse religioni e chi non crede, ma ci invita a riconoscerci che siamo tutti fratelli e sorelle.

“Adesso basta rivalità e muri fra le diverse religioni e i non credenti – chiede il piccolo servo inutile, come si definisce Biagio –, ma tutti insieme per costruire un mondo di vera pace, di vera giustizia e di vera speranza.

E non rispondiamo più alle provocazioni, cioè al male, con la violenza, le sopraffazioni e le guerre, ma con il bene e le opere buone ricche di amore e di misericordia”.

Ancora una volta, da Palermo, si eleva un messaggio di Pace.

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